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8 Nov [11:01]

RALLYE DU CONDROZ – 1. GIORNO
Tsjoen galleggia meglio

Mille violini suonati dal vento, tutti i colori dell'arcobaleno vanno a fermare una pioggia d'argento. Ma piove piove... Già, nel Plat Pays piove e non è proprio una novità. “Per debuttare con la 207 Super2000, non avrei potuto sognare condizioni più difficili”, fa Melissa Debackere con un mezo sorriso. Sognare? Boh, sarà. Ma le strade intorno a Huy sembrerebbero più da incubo. A farne le spese sono in tanti. Fra loro, anche un veterano come Patrick Snijers che vola fuori piuttosto presto. E anche François Duval che proprio nell’ultimo tratto della prima frazione paga pegno ed esce di strada. Era primo, il vallone con la Lancer vuerrecì. Con una quindicina di secondi su Pieter Tsjoen messi insieme vincendo quattro delle prime otto speciali. Gli restano le belle sensazioni di aver provato di non essere bollito. Non è molto, ma bisogna pur sapersi accontentare.

A Freddy Loix, pesantemente penalizzato da un problema elettrico che l’ha costretto a un quarto d’ora di sosta nel terzo tratto cronometrato, resta solo la rabbia. “Sapevo – osserva – che contro le vuerrecì non ci sarebbe stato niente da fare, però ero convinto di poter fare da terzo incomodo. Invece...”. Invece s’è ritrovato perso nei bassifondi della classifica, senza nessuna concreta possibilità di risalire nelle zone calde. “Comunque – aggiunge il fiammingo – non mollo”. Di mollare, non ha nessuna intenzione neppure Tsjoen (nella foto). E’ in una botte di ferro, il gentleman-driver belga. Ha quattro e minuti e passa su Bernd Casier che maneggia una Fabia Super2000 e più di sette minuti su Olivier Collard che si gioca con Paul Lietaer e Dominique Bruyneel la terza moneta in una sfida fra subaristi. Restano due boucles di tre prove ciascuna e resta la minaccia di altri rovesci d’acqua. Che però, adesso, al leader fanno assai meno paura.

m. ro.