31 Gen [19:22]
RONDE VAL D’ORCIA – FINALE
Broccoli al tartufo
Radicofani – “Io ci provo sempre...”. La ronde nel senese sta per cominciare e Alex Broccoli non si nasconde. Sa che in tanti sono pronti a puntare su di lui e informa di volersi dar da fare per non deluderli. Tira una bella aria, nella Val d’Orcia. E non è solo quella che viene da nord e gela mani e piedi. Vista nelle ricognizioni, la prova scelta, una classica delle corse, è piaciuta subito a tutti. Il primo dei quattro passaggi serve a confermare le impressioni della vigilia. “Bella davvero”, fa il sammarinese che non ha messo tutti dietro. Gavino Carta, l’enfant du pays, ha fatto meglio di lui di 3” e 3. Può essere un brutto cliente, ma il favorito non trema. Osserva che è piuttosto normale che il pilota di casa abbia sfruttato il vantaggio di una conoscenza per forza di cose maggiore degli allunghi, delle curve e pure delle pietre che, maligne, affiorano nella parte in discesa. Però fa anche notare che il bello deve ancora venire. Non parla a caso, sta leggendo la corsa con buonsenso.
I fatti di lì a poco gli danno ragione. Malgrado un mezzo giro di valzer, vince il passaggo successivo e prende il pallino. Non lo molla più. Mette in riga gli avversari anche nei due successivi e chiude con 13” e 6 su Teemu Arminen. Che non è un fenomeno, ma con l’Impreza del Motoring Club sta davanti al sullodato Carta e pure a Daniele Batistini con la solita, bella Peugeot 207 di Munaretto. Non ha avuto una giornata facile, il toscano. Eppure sorride soddisfatto: “Ho avuto un problema a un sensore nel primo passaggio e ho forato nel secondo, ma non ho di che lamentarmi: nel finale i tempi sono venuti e poi è sempre così bello correre sulla terra”.
Lo dice anche Broccoli. Dopo aver reso omaggio alla concorrenza. “Si parte sempre sempre per vincere, ma farlo non è poi come dirlo...”. Già, non lo è. Lui però l’ha detto e l’ha fatto. Mica poco.
Non è l’unico dell’Antica Terra della Libertà a festeggiare. Alex De Angelis, primo di classe con la Citroen C2 si gode il momento e ribadisce il suo amore – vero – per i rally. “Fosse per me – ricorda – correrei in macchina e su strada ogni domenica”. Gli appassionati delle due ruote non glielo permetterebbero, eppure già pensa alla pausa d’agosto. “Un rally lo farò, sicuro”, promette.
Guido Rancati