18 Set [10:05]
Rally Catalogna – Anteprima
Ben sette le C4 al via
“Sono qui per dare un’occhiata...”. Era il duemila e sette, Guy Frequelin si preparava a lasciare il comando della Citroen Sport per raggiunti – e superati – limiti d’età e a Swansea, alla vigilia di un Wales Rally che avrebbe dato a Sébastien Loeb il quarto titolo iridato consecutivo, Olivier Quesnel faceva il suo ingresso nel mondiale. In borghese, in punta di piedi. Il manager che di lì a un mesetto avrebbe preso il posto del Grizzly annunciava di non aver in mente nessuna rivoluzione perché non avrebbe avuto senso intervenire in una squadra che da qualche stagione era protagonista nel mondiale e intanto si guardava intorno. Osservava i tecnici dell’Armata Rossa darsi da fare sulla C4 dell’Extraterrestre e su quella di Dani Sordo e, tutt’intorno, uomini con il Grande Ovale Blu della Ford sulla tuta armeggiare su varie Focus.
Erano addirittura nove quelle che si sarebbero avventurate nei boschi gallesi, nove vuerrecì uscite da Cockermouth e appena quattro, a mettere nel conto anche due Xsara, quelle uscite da Versailles. Non lo diceva apertamente, ma l’inevitabile senso di accerchiamento che provava non gli piaceva. E ancor meno gli piaceva che fosse la struttura di Malcolm Wilson ad essere padrona di un mercato che stava girando le spalle alla Prodrive di David Richards. “Eppure – buttava lì – abbiamo un’auto competitiva, molto competitiva...”. Già, l’avevano. Però “Le Freq” non le voleva dare in giro. Questione di scelte o, per dirla alla Jean Todt, di stratégia.
Qualcosa – tanto – è cambiato. L’elenco degli iscritti del prossimo Rally di Catalogna lo conferma. La lista comprende sette Focus – le due della squadra ufficale, le due Stobart, le due Munchi’s (una è per il deb Paul Bird) e una per Khalid Al Qassimi, l’arabo che paga i conti, ma ci sono anche sette C4: le solite due con il Toro, la gialla di Evgeny Novikov (nella foto), la tricolore di Sébastien Ogier, la rossa con fiamme multicolore di Conrad Rautenbach e una per Andreas Mikkelsen. Il ragazzo norvegese che due anni fa maneggiava una Ford...
Guido Rancati