27 Ott [19:51]
Rally del Valais
5 domande per capire
1 – Più che una vittoria, quasi un ko tecnico. La Peugeot anche al Valais ha finito con la solita abbuffata: quattro vetture del Leone ai primi quattro posti. Non è che a Torino e dintorni finiranno per gettare la spugna?
Un mesetto fa, a Sanremo, Luca De Meo ha ribadito che le corse sono nel dna dello Scorpione e allora è legittimo pensare che le Punto saranno protagoniste anche nella prossima stagione. Anche nell’Intercontinental Rally Challenge, magari affidate a qualche squadra satellite.
2 – Arrendersi mai, provarci sempre. Giandomenico Basso non ha comunque mai smesso di credere nel “grande sogno”, però senza quelle tre forature in Svizzera…
La speranza è l’ultima a morire e Giando l’ha alimentata con due gare fantastiche, Principe delle Asturie e Sanremo. Il tris non gli è riuscito e al Valais ha seppellito le ultime possibilità di vincere un titolo che di fatto aveva già perso. E non certo solo per le capriole turche di inizio stagione...
3 – In archivio la seconda stagione, l’Intercontinental Rally Challenge si prepara per il terzo anno. Con il Monte-Carlo, quello più affascinante. Sarà anche quello della definitiva consacrazione? In soldoni, arriveranno anche quelle Case ufficiali da tempo sbandierate?
Skoda, Opel e magari pure la Suzuki dovrebbero davvero entrare. Se così non sarà, I vertici di Eurosporet Events dovranno cominciare a chiedersi se davvero hanno messo gli uomini giusti ai posti giusti. E comunque la serie alternative è messa assai meglio di quella iridata. Nella quale nessuno vuole entrare e dalla quale qualcuno potrebbe uscire.
4 – La diretta delle prove speciali del Valais, che Eurosport ha mandato in onda il venerdì ed il sabato sembra aver dato esiti più che incoraggianti. La dimostrazione che si può offrire un bello spettacolo, senza “umiliare” i percorsi di gara…
Già. L’emittente sportive per definizione ha fatto un ottimo lavoro e, fra l’altro, ha definitivamente demolito le (assurde) convinzioni di David Richards per cui solo le gimkane spacciate da rally sono telegeniche. E su questo, dopo l’abbuffata di interviste a questo e a quello che ha farcito la diretta Rai di Como, anche gli uomini di AciSport avrebbero di che meditare.
5 – Per finire non tanto una domanda, ma piuttosto il gioco dell’indovino: nel 2010 quali potrebbero essere le Case al via del Mondiale e quelle invece ai nastri di partenza dell’IRC?
Anche se i giapponesi ancora non hanno rinnovato il contratto con la Prodrive, è probabile che il Blu Team in qualche modo resti nel mondiale, insieme alla Citroen e alla Ford che però potrebbe essere un po’ meno ufficiale di quanto è stata fin qui. Più dubbia, invece, la presenza della Suzuki. Nell’Intercontinental Rally Challenge, oltre a Peugeot e Abarth è quasi certa la presenza di Skoda e Opel. E magari pure della Proton.
a cura di Guido Rancati