5 Set [18:54]
Rallye du Mont Blanc: Snobeck sbatte, Henry vince
Camminando sotto la pioggia. Non sarà romantico come cantare, però... Però, l’avesse fatto, Dany Snobech avrebbe da festeggiare un’altra vittoria. L’ennesima di una carriera iniziata quando Berta filava. Invece il sessantatreenne transalpino vuol correre. Anche se piove, anche se non avrebbe bisogno di farlo. Pigia sul chiodo della 307 World Rally Car, spinge ancora più indietro il meno lontano dei suoi avversari. E non esce dalla sestultima speciale del Mont Blanc. Patrick Henry lo vede fermo e si adegua. Nel senso che in quel che resta di uno dei grandi classici del rallysmo francese, se la prende ancora più comoda. Lascia che a rischiare siano gli altri, dà la possibilità a Eddie Mercier di collezionare successi parziali con un’altra 307 con un passato iridato. Chiede alla sua 206 d’annata assai meno di quello che ancora potrebbe dare. Controlla. Vince. Chiude con un minuto e passa su Pierre Roche che maneggia un’Impreza di qualche tempo fa. Se la ride.
Se la ride pure Kris Meeke, alla fine. Ha fatto la sua parte, il nordirlandese. Con una 207 della Peugeot Sport ha raccolto una buona esperienza su un asfalto non troppo diverso da quello che troverà al Principe delle Asturie e al Sanremo. E’ stato sufficientemente veloce un po’ dappertutto ed è stato saggio: quelli del Leone gli avevano chiesto di non interferire nella lotta fra Jean-Sébastien Vigion e Guillame Canivenq e lui, fermandosi fra la penultima e l’ultima piesse della prima tappa non ha interferito. A farlo, piuttosto, sono stati i gendarmi. Ritirando sul più bello la patente a Vigion. A ragione: il francese s’è fatto pizzicare mentre, a centoventisei all’ora in un centro abitato, stava compiendo un sorpasso...
ran.