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26 Lug [17:58]

Tre domande a...
Sergio Maiga

Incassate le reazioni positive al ritorno alle 2 tappe per il prossimo Rallye du Sanremo - la prima in programma nella notte fra giovedì 22 e venerdì 23 settembre, la seconda sabato 24 - Sergio Maiga ribadisce che il formato inusuale scelto da lui e dai suoi collaboratori è stato suggerito dal desiderio di riproporre la mitica “Ronde di Monte Bignone” nella sua interezza: “Il tratto di strada che va da Coldirodi a San Romolo passando attraverso Perinaldo, Apricale e Bajardo - osserva il presidente dell'ente organizzatore - ha un fascino unico nel panorama rallistico e ci è sembrato doveroso cogliere al volo l'occasione di reinserirlo nel programma della manifestazione”.

- È stato difficile convincere gli amministratori dei comuni attraversati ad accettare l'idea?
“Sinceramente, no. Il Rallye Sanremo è sempre stato molto legato al territorio e tutti loro hanno mostrato fin dai primi contatti una grande disponibilità. L'unica condizione posta è stata quella di far svolgere una prova che è davvero speciale nelle ore notturne, per ridurre al minimo il disagio di chi vive e lavora in quella parte del nostro splendido entroterra e noi ci siamo adeguati”.

- Soprattutto fra gli appassionati, c'è chi ha suggerito di anticipare di un giorno la seconda frazione. L'ipotesi era stata presa in considerazione?
“Ovviamente sì. Non se n'è fatto niente perché esiste una regola della CSAI in base alla quale tra una tappa e l'altra devono trascorrere almeno sei ore. I conti sono presto fatti: tenuto conto che giovedì si svolgerà lo shakedown e le verifiche e che l'ordine di partenza deve essere pubblicato due ore prima del via, non è possibile far partire il rally prima delle 22. Con quattro ore e mezza di gara, quarantacinque minuti di parco assistenza e altri cinque minuti per il trasferimento in parco chiuso, l'ultimo equipaggio avrebbe concluso la prima tappa intorno poco prima delle 5 del mattino e di conseguenza la seconda non avrebbe potuto iniziare prima delle 11 e concludersi, intorno alle 21. Il che significa che la classifica ufficiale non avrebbe potuto essere pubblicata prima delle 23”.

- Insomma, una scelta obbligata.
“Ovviamente. Che offre però l'opportunità di aumentare la visibilità del rally, visto che venerdì pomeriggio, dopo i regolamentare tre quarti d'ora d'assistenza fra le due tappe, le auto in gara avranno l'occasione di sfilare nel centro di Sanremo. E che consente a tutti di recuperare completamente la fatica accumulata nella prima parte della gara. Penso ai piloti e ai copiloti, ma anche a tutto il personale di servizio: fra commissari, radioamatori, cronometristi, gli uomini delle Forze dell'Ordine e della Protezione Civile, medici, paramedici e gli addetti ai carri attrezzi saranno circa 450 persone ad operare per il Rallye Sanremo. Volontari animati da un'enorme passione che avrebbero terminato il loro servizio - iniziato circa alle 19 - intorno alle 4 e 30 e avrebbero raggiunto le loro case o alberghi intorno alle 5 e 30. Per far ripartire la gara alle 11, avrebbero dovuto rimettersi in moto meno di tre ore dopo e avrebbero duvuto andare avanti fin quasi a mezzanotte: un impegno che francamente sarebbe stato eccessivo”.