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19 Feb [14:23]

Alla scoperta di Takamoto Katsuta
il giapponese rivelazione del Wrc2

Marco Minghetti

Nel Rally di Svezia che ha lanciato Thierry Neuville in testa al mondiale, a far stropicciare gli occhi di appassionati e addetti ai lavori è stato sicuramente il vincitore del Wrc2 Takamoto Katsuta, capace di tenersi dietro fior di specialisti nordici come Pontus Tidemand e Ole-Christian Veiby.

Ventiquattro anni il prossimo 17 marzo, il giovane giapponese, assieme all’altro figlio d’arte Hiroki Arai, fa parte della nidiata che Tommi Makinen sta crescendo amorevolmente per conto del Toyota Gazoo Racing Challenge Program, in soldoni lo Juinior Team della casa nipponica per i rally.

Fisico da fantino, (un metro e sessantacinque centimetri d’altezza per sessantatré chili di peso…), Katsuta ha debuttato all’età di dodici anni in karting, per poi passare alle monoposto di Formula Challenge Japan dove si è laureato campione all’età di diciotto anni. Due anni più tardi, passato armi e bagagli nell’agguerrita Formula 3 giapponese, è stato vicecampione di categoria con una Dallara 312 del team Tom’s Toyota.

Ma nel frattempo papà Norihiko (apprezzato rallista del Sol levante), aveva irrimediabilmente contagiato il figliolo con il virus delle corse su strada e nel 2014, il giovane Takamoto, ha fatto le prime apparizioni in prova speciale a bordo di una Toyota GT86 lasciando subito una buona impressione, tanto che solo dodici mesi più tardi era già a bordo di una Subaru Impreza STi del Tommi Makinen Racing prescelto per il programma Toyota.

E da quel Ralli Turku terminato al settimo posto Katsuta di strada ne ha fatta parecchio, compresa la disputa di due gara su asfalto in Italia (Ciocco e Sanremo) con una Fiesta R2T. Ora alla settima gara del mondiale affrontata con una vettura R5 la definitiva consacrazione, aiutato anche dal fatto di aver già disputato diverse gare su neve come il recente Arctic Rally concluso al terzo posto assoluto e davanti a specialisti come Juha Salo.

Katsuta, che dal Giappone si è trasferito ermi e bagagli in Finlandia da un paio di anni e ora vive a Jyvaskyla, centro nevralgico del Finland Rally e non troppo distante dalla cittadina di Puuppola, base dell’atelier Toyota di Tommi Makinen. I prossimi impegni della promessa giapponese sono tutte la gare europee del Wrc tranne la Germania, oltre che alcune gare su asfalto in Italia, molto presumibilmente ancora al Ciocco e al Sanremo. Il tutto in preparazione del suo debutto con una Yaris Wrc nel 2019…

Con la vittoria nel Wrc in Svezia, Katsuta ha risvegliato il sogno del grande capo della Toyota Akio Toyoda, desideroso più che mai di vedere un pilota giapponese alla guida di una Toyota nel Wrc: “Quando la Toyota ha deciso di tornare nel mondiale rally dopo 17 anni di assenza, la prima immagine nella mia testa è stata quella di vedere una vettura Toyota sui palcoscenici del Wrc, e la foto successiva era di un pilota giapponese in macchina. Se quello diventasse realtà, penso che in Giappone ci sarebbero più appassionati di rally che capirebbero quanto sia meraviglioso questo sport e la sua cultura".

Poi Toyoda ha continuato: "Ecco perché abbiamo lanciato il programma Toyota Gazoo Racing Rally Challenge: per aiutare i giovani piloti a raggiungere un ambito internazionale. Sono trascorsi due anni e mezzo da quando hanno cominciato la loro sfida e Katsuta ha già fatto un ottimo lavoro. Ha dimostrato che il mio sogno di vedere un pilota giapponese su una vettura giapponese Wrc era possibile. Sono felicissimo di questo…”.