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28 Ott [11:50]

CONTROCANTO
Todos caballeros

Ha vinto tre volte su quattro, Paolo Andreucci. E dove non è riuscito ad arrampicarsi sul gradino più alto del podio, a San Crispino, ha comunque chiuso al secondo posto. Dietro a Piero Longhi, ma davanti a Luca Rossetti (nella foto). Sugli sterrati italici, ha fin qui rastrellato più punti di tutti: trentotto contro i trenta del Rox e i diciotto di Renato Travaglia. Eppure non ha bisogno di aspettare il risultato del Rally di Azzano per sapere con assoluta certezza che non sarà lui a vincere il Trofeo Terra. Ebbene sì: l’infaticabile ha perso. La coroncina dei “polverosi” andrà al friulano dell’Abarth, quello che lo ha battuto sistematicamente sull’asfalto e che lui ha sistematicamente battuto sulle strade bianche. Perché nell’insensato regolamento dei campionati e campionatini tricolori sta scritto che il Campione Italiano non può vincere il Trofeo Terra.

E’ una norma un po’ così, quella introdotta quest’anno. Ispirata da una logica perversa: dare a molti la possibilità di vincere qualcosa. Per provare ad accontentare tutti, per dare un’opportunità anche a quelli che avrebbero continuato a gareggiare con le Impreza e le Lancer. E c’è da scommettere che a più d’uno, nella stanza dei bottini, era parsa una bella idea. L’obiettivo non è stato raggiunto: Andrea Navarra, il subarista meglio piazzato degli ennisti a una gara dalla fine, è soltanto quarto. A ventotto punti da Andreucci e a venti da Rossetti. Quanto ad Andrea Perego, fin qui il più costante fra coloro che maneggiano una Mitsubishi, è ancora più indietro: ottavo a tre lunghezze dal romagnolo. I federalotti della subfederazione ne hanno preso atto e hanno corretto il tiro.

Raddoppiando i titoli. Già, nella stagione che verrà ci saranno due campionati italiani rally, uno per chi si batterà con le Super2000 e uno per lo farà con le “derivate dalla serie”. E se neppure in questo modo i dirigenti della Subaru Italia avranno qualcosa da festeggiare, per il 2011 ci sarà una coccarda tricolore per il primo con un’auto di Gruppo N blu e uno per il primo con’auto rossa. Così hanno proposto i cavalier serventi – più questi che quelli – e così ratificheranno i membri del comitato esecutivo. Senza prendere in considerazione il fatto che i titoli, a moltiplicarli, si sviliscono. Pensando di fare una gran bella scelta. Del resto, uno dei grandi problemi dell’automobilismo da corsa del Belpaese è proprio anche quello dei condomini del palazzo in cui si puote ciò che si vuole, pensano.

Monteiro Rossi