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5 Dic [10:36]

Controcanto
Comunicazioni vietate, ma chi controllerà?

L'intenzione è chiara ed è buona: evitare che l'atteggiamento dei piloti sia influenzato da notizie ricevute dall'etere, come è capitato con una certa frequenza nel recente passato. Per farlo, i componenti il Consiglio Mondiale dello Sport hanno deciso che dal prossimo anno, nei rally iridati, sarà vietata la trasmissione di dati e informazioni alle e dalle auto in competizione durante le prove speciali. Eccezion fatta per le comunicazioni inerenti alla sicurezza. Bene: quello che è un ritorno al passato potrebbe e dovrebbe evitare che chi corre regoli il suo passo su quello del o degli avversari diretti. E, come recita la nota ufficiale, garantire un incremento della competitività.

Resta da vedere come reagiranno i responsabili delle squadre di punta, quelle in servizio permanente effettivo nella serie iridata. Che per comunicare con i rispettivi equipaggi potrebbero tornare a posizionare dei loro uomini ai bordi delle strade. Aggirando il divieto. Resta soprattutto da vedere come i federali pensano di riuscire a controllare che la norma varata a Doha sia effettivamente rispettata sempre e comunque. Operazione a prima vista non semplice, ma indispensabile: se non troveranno il modo di farlo, il tutto resterà nell'ambito delle buone intenzioni. Quelle che, ricorda il proverbio, lastricano le vie che portano all'inferno.

Nywele Ndefu