formula 1

Grande entusiasmo per il
biopic su Gilles Villeneuve

Alfredo Filippone La notizia è di quelle ghiotte per i tantissimi contagiati dalla ‘febbre Villeneuve’ nel mondo: il biopi...

Leggi »
altre

Magnani racconta NOPE Engineering:
“Dalla progettazione al supporto in pista,
dove gli altri dicono di no, noi ci siamo”

Michele Montesano A volte ci si sofferma solamente al risultato finale, senza domandarsi il lavoro che c’è dietro per raggi...

Leggi »
World Endurance

Exeed potrebbe essere la prima Casa
cinese a Le Mans, l’obiettivo in 5 anni

Michele Montesano La Cina non è mai stata così vicina a Le Mans. Anche nel Paese del Dragone il richiamo della maratona del...

Leggi »
World Endurance

FIA e ACO aprono la gara d’appalto per
gli pneumatici delle Hypercar dal 2030

Michele Montesano - DPPI Images Chi si ferma è perduto. Nonostante l’acclamato successo della categoria, per il FIA WEC è t...

Leggi »
Rally

Dakar: Yacopini gravissimo per
un incidente durante una gita

Alfredo Filippone Ancor prima di iniziare, la Dakar 2026 perde uno dei suoi protagonisti, l’argentino Juan Cruz Yacopini, ...

Leggi »
Rally

Munster a Monte Carlo con la Ford
Puma Rally1, ma prima al via della Dakar

Michele Montesano Non lascia ma raddoppia Gregoire Muster. Uscito dal programma ufficiale M-Sport nel WRC, il pilota belga ...

Leggi »
5 Dic [10:36]

Controcanto
Comunicazioni vietate, ma chi controllerà?

L'intenzione è chiara ed è buona: evitare che l'atteggiamento dei piloti sia influenzato da notizie ricevute dall'etere, come è capitato con una certa frequenza nel recente passato. Per farlo, i componenti il Consiglio Mondiale dello Sport hanno deciso che dal prossimo anno, nei rally iridati, sarà vietata la trasmissione di dati e informazioni alle e dalle auto in competizione durante le prove speciali. Eccezion fatta per le comunicazioni inerenti alla sicurezza. Bene: quello che è un ritorno al passato potrebbe e dovrebbe evitare che chi corre regoli il suo passo su quello del o degli avversari diretti. E, come recita la nota ufficiale, garantire un incremento della competitività.

Resta da vedere come reagiranno i responsabili delle squadre di punta, quelle in servizio permanente effettivo nella serie iridata. Che per comunicare con i rispettivi equipaggi potrebbero tornare a posizionare dei loro uomini ai bordi delle strade. Aggirando il divieto. Resta soprattutto da vedere come i federali pensano di riuscire a controllare che la norma varata a Doha sia effettivamente rispettata sempre e comunque. Operazione a prima vista non semplice, ma indispensabile: se non troveranno il modo di farlo, il tutto resterà nell'ambito delle buone intenzioni. Quelle che, ricorda il proverbio, lastricano le vie che portano all'inferno.

Nywele Ndefu