13 Mag [10:57]
Controcanto
La scoperta “italica”:
un RIS da Mondiale
Su Google, l’elenco inizia con “Ris, delitti imperfetti” e prosegue con il “Reparto Investigativo Scientifico” della Benemerita. Poi, un numero imprecisato di altre paginate per un totale, avverte il colosso dei motori di ricerca, di circa 20 milioni di voci. Fra esse, forse, ce n’è anche una che riguarda l’appuntamento italiano con il mondiale. Eh già: gli organizzatori della manche isolana si sono lasciati tentare dall’uso anglosassone dell’acronimo e il Rally d’Italia-Sardegna è diventato “RIS”. Questione di compiacere la sempre potente lobby anglofona o magari è solo una faccenda di gusti che, si sa, non sono tutti all’anice. Sia come sia, il risultato è triste. Dice Sardegna e pensi al mare smeraldino, ai nuraghi immersi in una natura bella selvaggia, a gente fiera e ospitale. Dici Ris e pensi alla più o meno fortunata serie televisiva o ai carabinieri. E non è esattamente la stessa cosa.
A pensare male si fa peccato, d’accordo. Ma il sospetto è che ci sia qualcosa di freudiano nella scelta. Il tentato rallycidio perpetrato a suo tempo ai danni del Sanremo resta un delitto molto imperfetto. E i colpevoli sono stati smascherati da tempo senza l’intervento di reparti investigativi scientifici: a denunciarli all’opinione pubblica fu Max Mosley, indirizzando una lettera all’allora primo cittadino sanremese nella quale chiariva che il trasloco era stato voluto dalla federazione italiana. Quella che, anno dopo anno, tiene in piedi la manifestazione ripianando il sempre abbondante disavanzo...
di Guido Rancati
Nella foto, Gigi Galli durante il Rally Italia/Sardegna 2007