Rally

Rally d’Italia – 1° giorno mattino
Fourmaux 1°, disastro per Ford M-Sport

Michele Montesano Regna l’assoluto equilibrio nel Rally d’Italia Sardegna. Dopo lo Shakedown di ieri ad Olbia, il sesto att...

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World Endurance

Michelin rivoluziona gli pneumatici che
equipaggeranno le Hypercar dal 2026

Michele Montesano Il futuro dell’Endurance passa da Le Castellet. Non stiamo parlando di nuovi regolamenti, ne’ tantomeno d...

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Rally

Rally d’Italia – Shakedown
Ogier guida la tripletta Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally è approdato in Italia per la sesta prova stagionale. A fare da palcoscenico ai protagoni...

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formula 1

Stroll si è operato alla mano
Drugovich o Bottas al GP di Montreal?

Massimo Costa - XPB ImagesLance Stroll è stato operato alla mano destra, infortunata nel 2023 per una caduta in bicicletta e...

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formula 1

Mercedes, Racing Bulls e Red Bull
al lavoro nei test Pirelli di Montmelò

Massimo CostaMartedì e mercoledì scorsi, il circuito che ha ospitato il GP di Spagna ha accolto i test Pirelli in ottica 202...

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formula 1

Quando Hulkenberg si traveste da Hulk
Dal 2022 la Sauber mai così in alto

Massimo Costa - XPB Images Il risultato più clamoroso del GP di Spagna non è rappresentato dalla doppietta McLaren o ta...

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19 Ott [11:25]

EuroRally ad Antibes
Travaglia ci prova

Enrique Garcia Ojeda, primo senza volere e sena volare dopo i primi nove round è fuori dai giochi: come Nicolas Vouilloz e Andrea Navarra, l’iberico non ha collezionato un numero sufficiente di presenze nella serie continentale per poter vincere il titolo. E ad Antibes non c’è. Ma a giocarsi la (rivalutata) corona continentale sulle strade delle Alpi Marittime sono in tanti. Per cominciare, Simon Jean-Joseph che pezzo dopo pezzo, con la Citroen C2, ha costruito un piccolo capolavoro. Il martinicano, vaso di cristallo in una cortile frequentato da panzer ed elefanti, può tornare ad essere Campione d’Europa. Vuole esserlo. Anche se saggiamente, dice in giro che il più resta da fare.
Il più è raccogliere punti pesanti domenica e qualche punticino strada facendo, piazzandosi fra i primi tre in ciascuna delle tre tappe. Come prevede un regolamento tanto intelligente che né i signori del mondiale, né i signorotti dell’italiano hanno voluto mutuare dai campionati continentali della Fia. Impresa possibile, quella che affronta. Ma non scontata. Qualche speranziella di agguantarlo ce l’ha Volkan Isik che all’Elpa s’è ricordato di essere un pilota (o almeno di essere pagato per questo) e non uno stunt-man. Ma più del turco, di Iliev e di Solowow, a sperare è Renato Travaglia (nella foto). Ha raccolto poco, fin qui, il trentino. Però ha dimostrato con costanza disarmante di essere ancora estremamente veloce. E motivato come un ragazzino. Parte con l’idea di andare a palla senza far troppi calcoli: i conti li farà alla fine, dopo aver spremuto ben bene la Grande Punto della Trico in una gara tosta. Lunga e difficile, con nove prove speciali da ripetere due volte per trecento e passa chilometri contro il cronometro. Su passi che solo a nominarli fanno ritornare in mente la storia dei rally. Uno su tutti: il Col del Turini...

di Guido Rancati