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22 Mag [17:33]

IL FATTO
Adesso l'IRC Fia
fa paura al Mondiale

Qualcosa sta cambiando. È una buona notizia, una di quelle che dal fronte non arrivavano da un bel po’. Dai e dai, l’allarme lanciato da chi – protagonisti, comparse e addetti ai lavori – s’è guadagnato la cittadinanza nel mondiale rally è arrivato a palazzo. O forse no: ci sta pure che a mettere in allarme chi ha un posto nella stanza dei bottoni sia stata la profonda crisi di liquidità nella quale è precipitata la Isc (che per i diritti televisivi versa non poco alla Fia) e magari anche la continua crescita dell’Intercontinental Rally Challenge che ha già attirato Fiat, Peugeot, Mitsubishi, Honda e Volkswagen . Ma va bene lo stesso. Quello che conta davvero è che qualcuno dei signori dei rally abbia preso coscenza che la barca fa acqua da tutte le parti. E che abbia deciso di far qualcosa per provare a evitare il naufragio.
Già tre costruttori – Citroen, Ford Subaru – in servizio permanente effettivo e appena tre team semiufficiali – Stobart e Munchi ’s con le Focus, Kronos con le Xsara – sono pochini. Perderne uno starda facendo è un lusso che la serie iridata non può permettersi. Nariz Hoosein, grande elettore di Max Mosley e presidente del collegio dei commissari sportivi in tutti e sedici gli appuntamenti della stagione, l’ha capito e ha convinto i due in servizio con lui al Rally d’Italia a redigere un verbale che autorizza la Kronos a schierare nelle prove che mancano anche solo una vettura. È un segnale importante, forte: dopo anni nei quali la preoccupazione maggiore dei federali era mettere paletti ovunque, se n’è tolto uno. Meglio, molto meglio di niente.
Adesso la speranza è che il più intransigente, ma anche il più lucido, degli uomini che hanno il potere continui sulla stessa strada. È l’unico modo per dare un senso al lavoro di Morris Chandler, il neozelandese al quale un annetto fa è stata affidata (se cautamente o incautamente non si sa) la presidenza della Commissione del Mondiale Rally. Che seguita ad andare in giro a chiedere a questo e a quello come cambiare le regole del gioco. Ma a partire dal 2012...

di Guido Rancati

Nella foto Andrea Navarra e l'Abarth Grande Punto, entrambi leader dell'Irc