Super Formula

Doohan, gli incidenti a Suzuka
e l'odio gratuito sui social media

Davide Attanasio - XPB ImagesSe parlassimo di una relazione di coppia, quella tra Jack Doohan e il circuito di Suzuka stareb...

Leggi »
elms

A Sepang nella ALMS, Cetilar vince
anche gara 2 con Lacorte-Milesi-Fuoco

Dominio totale del team Cetilar Racing, nel primo dei tre appuntamenti dell'Asian Le Mans Series. Al suo debutto nella s...

Leggi »
Rally

Lancia al via con PH Sport: Rossel e
Gryazin al volante delle Ypsilon Rally2

Michele Montesano Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon...

Leggi »
elms

Cetilar Racing subito vincente
a Sepang nell'Asian Le Mans Series

Primo ciak e vittoria nell'Asian Le Mans Series per il team Cetilar Racing, che è andato a segno nella 4 Ore di Sepang c...

Leggi »
Super Formula

Test a Suzuka
Di Ugochukwu il miglior crono

Davide AttanasioCome da tradizione, la Super Formula giapponese ha organizzato una tre giorni di test post-stagionali sul ci...

Leggi »
World Endurance

In Peugeot arriva Esnault
come nuovo Team Principal

Michele Montesano Prosegue la ristrutturazione in Peugeot Sport. Dopo l’annuncio del passaggio di consegne tra Jean-Marc Fi...

Leggi »
18 Dic [17:49]

Mario Mannucci
non c’è più

“Lui, in quel momento, per me era "il navigatore" e ancora non sapevo neanche cosa volesse dire…”. Dice proprio bene Silvia Galleni ricordando un altro grande che ci ha lasciato: Mario Mannucci, per almeno un paio di generazioni di rallisti, è stato un preciso punto di riferimento. Il maestro, lo chiamavano così e non solo per le sue vittorie. E’ che lui, approdato nel mondo dei rally da pilota e poi convinto da Cesare Fiorio a cambiare sediolo, era sempre pronto a insegnare qualcosa a tutti. Con la semplicità di quelli bravi per davvero, senza atteggiarsi a professorino. Prima con Sergio Barbasio, poi con Sandro Munari (nella foto), aveva razziato una quantità enorme di vittorie. Ma non era riuscito ad appagare la sua enorme voglia di correre, non del tutto. E difatti, dopo una breve parentesi nei quadri dirigenziali della squadra Lancia, era tornato a scrivere e leggere note, a dettare il ritmo a gente tosta come Adartico Vudafieri e Attilio Bettega con il quale firmò l’ultima delle sue grandi imprese: miglior tempo con una Ritmo Gruppo A al Col del Turini. Dopo qualche annata spesa a dare una mano a vari organizzatori, s’era fatto da parte. Adesso, dolorosa, la notizia della sua morte colpisce e ferisce anche chi di quegli anni eroici ne ha solo sentito parlare.
Addio, Maestro.