10 Ott [16:06]
Quesnel attacca Loeb sull'affaire Ogier
Filippo Zanier
Ricordate la querelle Loeb-Ogier, quella che portò il Sébastien più giovane a lasciare la Citroen a fine 2011 per accasarsi alla Volkswagen, con cui ha appena conquistato l'iride rally? A distanza di tre anni arrivano nuove informazioni su quello che accadde dietro le quinte e arrivano proprio dal più informato sui fatti, Olivier Quesnel, che in quegli anni era DG del reparto sport di Citroen dopo l'addio di Guy Fréquelin. Intervistato sull'emittente transalpina Sport365TV, il manager francese ha ricordato così quegli anni: "Ogier venne da me prima della partenza del Rally di Bulgaria 2010 con in mano un contratto per il 2011. Credevo che il problema fossero i soldi, ma in realtà chiarì subito che non era il denaro che gli interessava, bensì partire per la stagione successiva alla pari con Loeb, cioè senza consegne da numero 2. In pratica potersi giocare il Mondiale".
Il problema, per Quesnel, si presentò quando Loeb iniziò a sentire la sua leadership in pericolo: "I due arrivarono a un certo punto della stagione con 5 vittorie a testa. Lì Loeb capì che la situazione gli stava sfuggendo di mano dal punto di vista sportivo, e così trasformo la lotta sportiva in bagarre politica". Quesnel qui scende nei dettagli: "Fece credere che stava trattando con la Volkswagen, giocò bene le sue carte, e il problema fu che i grandi capi del gruppo PSA abboccarono e si lasciarono manipolare, concedendogli quello che voleva. Ma il danno più grande fu che Loeb chiese che Ogier venisse allontanato. Gli fu accordato, e a quel punto per me non aveva più senso restare al mio posto".