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22 Mag [12:00]

Rally d’Italia/Sardegna
5 domande per capire

1 – La quarantesima vittoria di Loeb è arrivata dopo una battaglia serratissima tra l’alsaziano e i due piloti Ford. Grande “controllo” di Seb capace di capitalizzare il vantaggio accumulato il primo giorno, o lotta spietata sino all’ultimo metro?
Un po’ di questo e un po’ di quello: l’Extraterrestre ha attaccato venerdì, s’è difeso alla stragrande il sabato e, la domenica, ha firmato l’impresa vincendo la seconda speciale dell’ultima tappa. Mica facile, per uno che spazzava la strada…

2 – Sugli sterrati sardi si è vista per l’ultima volta l’Impreza “old style”, e i silenzi piccati dei piloti stridevano con la solita spavalda sicurezza di David Richards. Cosa ci possiamo aspettare dal modello che debutterà tra una settimana in Grecia
Tanto, si spera. Anche se le doti del francese Christophe Chapelain, quello che l’ha disegnata, restano ancora tutte da scoprire. L’unica certezza è che non potrà essere peggio di quella finalmente pensionata.

3 – Al di là di una classifica ancora deficitaria qualche segnale lo hanno lanciato anche le Suzuki SX4. Qualcuno però vocifera che il prossimo anno la squadra giapponese si fermerà in attesa di una nuova Super 2000. Possibile?
L’impressione, sempre più netta, è che l’era di Monster Tajima, padre-padrone del reparto sportivo dell’azienda nipponica, sia alla fine. E se lo cacciano, potrà succedere di tutto.

4 – Dopo il Rally d’Italia c’è stata una sollevazione di scudi in favore di Gigi Galli. “Non fa test e quindi è più bravo dei piloti ufficiali…”, questa la tesi che si è voluto far passare. Ma siamo proprio sicuri che questi “pannicelli caldi” siano così utili nel far crescere dei talenti o presunti tali?
Personalmente, credo di no. Non credo neppure che al livignasco, bravo e niente di più, serva seguitare a piangersi addosso. D’accordo, non fa test. Ma non li faceva neppure Jari-Matti Latvala, l’anno passato. E in Sardegna, dopo la prima boucle, era in testa...

5 – Il secondo posto di Alessandro Bettega con la Clio R3 nella classifica Junior è un risultato insperato alla vigilia e che fa sperare nel futuro. C’è da sperare che prima o poi qualcuno si accorga del figlio d’arte…
Che sia forte, ormai lo sanno anche i sassi. Se ne sono accorti persino quelli della Csai che gli hanno elargito un mini-contributo. E se mai dovessero accorgersene anche quelli che hanno la possibilità di investire nel mondiale...

a cura di Guido Rancati

Nella foto Alessandro Bettega “vola” sugli sterrati sardi con la sua Renault Clio Power Car Munaretto