30 Nov [10:15]
SAFARI CLASSIC – 8° GIORNO
Duncan fora, Waldegard si avvicina
Pietre aguzze, taglienti come rasoi. C’è anche questo, nei saliscendi a ridosso della savana e forare fa parte del gioco. Era capitato a Bjorn Waldegard (nella foto), è capitato a Ian Duncan. E se la seconda volta il keniota se l’è cavata piuttosto a buon mercato, lasciando per strada un paio di minuti o poco più, la sostituzione della prima gomma squarciata gli era invece costata assai di più. “E’ che – spiega – prima di mettere mano al crick abbiamo dovuto avanzare per diversi chilometri in attesa di trovare un punto sufficientemente piano da compiere l’operazione...”, spiega a sera. L’ha fatto, è restato calmo e nel terzo controllo selettivo della giornata ha alzato il ritmo quanto basta da recuperere un po’ del tempo perso. Da chiudere il terz’ultimo giorno dell’East African Safari Classic con ancora quattro minuti e mezzo di vantaggio sullo svedese. Un gruzzoletto da spendere in quel che resta prima dell’arrivo sulla costa. “E’ tutto ancora molto aperto”, osserva Duncan. Che saggiamente non si illude di aver già vinto: “Bjorn – dice – è sempre un grandissimo e per provare a tenergli testa dovrò darmi da fare come e più di quanto ho fatto fin qui”. Steve Perez e Staffan Parmander, terzi, stanno alla finestra. Aspettano e sperano, i due. Ma intanto devono darsi da fare per contenere il ritorno di Gerard Marcy e Stéphane Prevot che sembrano aver trovato il ritmo giusto per ottenere qualcosa di importante sulle piste africane e hanno scavalcato Geoff Bell.
Mzungo Mzee