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Portimão - Qualifica 2
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7 Mag [16:43]

Simone Campedelli

Dice Danilo Fappani: “L’unico problema è che lui è tifoso del Cesena e io del Brescia...”. Aggiunge: “Non sarà comunque la rivalità calcistica a farci litigare: lo scontro diretto fra le nostre squadre è in programma solo a fine stagione all’ultima giornata, quando i giochi magari saranno fatti. E poi da tempo le tifoserie delle nostre due squadre sono gemellate...”. Una quindicina d’anni di onorata carriera alle spalle, il copilota di Botticino è sempre più contento di aver accettato di dividere l’abitacolo di una macchina da corsa anche con Simone Campedelli. E non solo perché le Mitsu della Robicone Corse hanno una bella livrea azzurra che gli ricorda la maglia delle “rondinelle. “Il ragazzo – spiega – ha delle doti naturali non comuni. Ha un ottimo controllo dell’auto e, soprattutto, tanta voglia di imparare. A inizio della scorsa stagione faceva ancora una certa fatica a contenere la sua esuberanza ed esagerava con i traversi, ma ha fatto presto a capire quando, per non perdere tempo, è necessario seguire le rotaie lasciate dagli altri”.
L’anno passato, a Cipro, su strade tormentate e tormentose che non lasciano spazio allo spettacolo, il ventunenne di Savignano su Rubicone lo aveva ampiamente dimostrato. L’ultimo fine settimana di aprile, sulla terra del Liburna, lo ha confermato. Osserva il suo angelo custode: “A differenza di quanto avevamo fatto a San Marino, in Toscana siamo partiti più cautamente per non restar di nuovo a mani vuote, ma strada facendo Simone ha preso sempre più fiducia e qualche tempo decisamente interessante lo si è ottenuto”. I tabulati confermano: nella seconda parte della gara, il ragazzo ha messo in qualche occasione tutti in riga. E soprattutto ha vinto. Un avvenimento, nel Bel Paese dove, gira e rigira, a imporsi sono sempre gli stessi.
Commette ancora qualche errore, il romagnolo. Non molti, però. Commenta il Fappo: “Sta crescendo bene, anche sull’asfalto che non è il suo fondo preferito”. A dispetto della differenza d’età, i due stanno bene insieme: “Simone– confessa il bresciano –ha la voglia di vivere e di scherzare che hanno i ventenni e io cerco di non commettere l’errore di fargli pesare la mia maggior esperienza”. Lo lascia fare. Evita di opprimerlo e di farlo sentire perennemente sotto esame. “Ritengo sia giusto fare in modo che prenda sempre più fiducia nei suoi mezzi che non sono pochi e fin qui penso di esserci riuscito. Questa, per lui, è un’altra stagione di apprendistato “. Intenso: oltre che nel Trofeo Terra, userà la Lancer della squadra di famiglia al Rally d’Italia e all’Acropoli. E sulle strade del Salento debutterà nel campionatino riservato alle Punto con motore a gasolio.

di Guido Rancati