14 Ott [19:24]
Rally Costa Smeralda: vittoria e titolo per Andreucci e la Fiat
Non c'era miglior modo per l’affiatata coppia tosco/friulana per sancire la conquista di un titolo tricolore che, già prima del via, sembrava cucito sul loro petto.
Paolo Andreucci con una gara attenta e senza errori è sempre rimasto nelle posizioni alte della classifica cercando di portare al traguardo la sua Fiat Grande Punto che si è dimostrata molto competitiva e affidabile anche sulla terra, dopo avergli permesso di vincere ben cinque delle sei gare su asfalto della stagione 2006.
A contrastare il passo del toscano ci hanno provato in tutti i modi i piloti Subaru scesi in Gallura in forze. Prima con Piero Longhi che, dopo aver comandato per tutta la prima tappa con un buon margine di vantaggio, ha ceduto la leadership, dopo il secondo passaggio sulla prova di San Giacomo, al compagno di squadra Andrea Aghini, partito nella seconda tappa con un passo molto aggressivo nel tentativo di risalire dalla quarta posizione del primo giorno e sopravanzare Andreucci tenendo aperta la lotta per il titolo tricolore.
Come detto, Aghini vincendo le prime tre prove speciali della giornata è passato al comando davanti a Longhi che, purtroppo per lui, ha dovuto abbandonare i sogni di gloria sulla tredicesima prova speciale, per una foratura che gli ha fatto perdere oltre un minuto e la speranza di poter contrastare Andreucci nella lotta per il titolo.
La gara stava tranquillamente volgendo al termine, con le tre prime posizioni consolidate, Aghini davanti a Andreucci e Travaglia ma , proprio sull’ultimo tratto cronometrato il portacolori Subaru è stato tradito da un tubo dei freni che lo ha costretto a rallentare, perdendo oltre cinquanta secondi ed il gradino più alto del podio passato, con merito, a Paolo Andreucci.
Seconda piazza per Renato Travaglia e Umberto Granai a cui va il merito di averci creduto fino alla fine e, dopo aver pagato nella prima tappa le difficoltà legate al numero 1, hanno attaccato metro dopo metro recuperando dalla sesta posizione di ieri.
Sul gradino più basso del podio, Andrea Aghini e Max Cerrai autori comunque di una gara maiuscola tradita da una banale rottura.
Sempre all’altezza della situazione anche Andrea Dallavilla e Daniele Vernuccio che hanno portato a casa una quarta piazza di tutto rispetto incamerando inoltre punti preziosi per la Mitsubishi nella lotta per il titolo tricolore costruttori che sarà assegnato solo all’ultima gara.
Alle spalle dei big due giovani di cui sentiremo ancora parlare, Davide Medici con la Mitsubishi molto veloce nella prima tappa e più attento nella seconda e il sammarinese Denis Colombini che, dopo un inizio in sordina è cresciuto prova dopo prova, agguantando nel finale , grazie anche ad alcuni tempi di assoluto rilievo una settima posizione assoluta che la dice lunga sulle doti del pilota Subaru.
Ottavo il primo tra gli equipaggi sardi, quello composto da Paolo Liceri e Maurizio Diomedi sempre molto veloci sulle strade di casa.
Noni Elwis Chentre e Tania Canton. Il driver valdostano ha confermato tutto il bene che si dice di lui portando al traguardo, primo tra le Super 1600, la Citroen C2. Con questo risultato il valdostano si porta al comando della classifica di campionato con un punto di vantaggio su Rossetti (Peugeot), qui secondo e Bizzarri (Renault ) fermo nella prima tappa per uscita di strada.
Da segnalare la sfortunata gara di Alessandro Bottega, sempre al comando della classe N3 con la Ford Fiesta costretto al ritiro dopo l’ultima prova speciale per doppia foratura che lo ha privato di un risultato importante. Vittoria di classe andata a Federico Pelassa con la Peugeot 206.
Felicissimo il toscano al traguardo: “Una vittoria stupenda, in una gara stupenda. Per noi è stata una splendida stagione in cui abbiamo avuto a disposizione una vettura perfetta ed affidabile. Non posso che ringraziare la Fiat e tutta la squadra artefice di questa grande vittoria. Ho dovuto confrontarmi con grandi avversari e così la vittoria è ancora più bella”.
La classifica finale
1. Andreucci-Andreussi ( Fiat Grande Punto) in 2h 20’27”5
2. Travaglia-Granai (Mitsubishi Lancer Evo 9) a 6”1
3. Aghini-Cerrai ( Subaru Impreza Spec C) a 19”4
4. Dallavilla-Vernuccio (Mitsubishi Lancer Evo 9) a 22”0
5. Longhi-Imerito ( Subaru Impreza Sti) a 55”1
6. Medici-Cicognini (Mitsubishi Lancer Evo 9) a 1’33”7
7. Colombini-Guglielmini ( Subaru Impreza) 2’02”8
8. Liceri-Diomedi (Mitsubishi Lancer Evo 9) a 5’59”6
9. Chentre-Canton ( Citroen C2 S1600) a 6’59”6
10. Zanchi-D’Esposito ( Subaru Impreza Sti) a 8’09”8