Silk Way Rally: il ruggito del Re Leone

Criniera al vento della steppa e muscoli tesi. Re Leone non ha bisogno di far di calcolo per sapere che se vuole vincere la maratona russa sulla via della seta deve attaccare. E attacca. Si avventa sui trecento e sessanta chilometri del tratto selettivo con tutta la grinta che ha. Spinge forte sul chiodo e costringe Nasser Al-Attiyah all’errore. Il fatto che cambia i connotati alla classifica avviene al chilometro centotrenta, quando il qatariano si mette la Volksagen per cappello e dice addio ai suoi sogni di gloria. Armeggia, riesce a ripartire e pure a finire la sezione, ma tre ore e passa dopo i migliori. E siccome dsi becca pure tre ore di penalità, nella generale precipita al nono posto.
Les jeux sont faits? Si direbbe davvero di sì: Carlos Sainz ha 21’ e 52 su Mark Miller e quasi mezz’ora di Giniel De Villiers. Il quarto, tal Misikov con una Nissan Patrol, è a quattro ore e tre quarti. Domani il programma prevede un impegno di due dozzine di chilometri appena e i tre della panzerdivision Volkswagen potrebbero anche farli in marcia indietro... Più o meno come, fra i camionisti, potrebbe fare Kabirov con il suo Kamaz.

g.r.