24 Feb [19:28]
Tre domande a...
Sébastien Loeb
- Come ti sei preparato per il Messico?
"Come per l'asfalto, anche in vista della terra il grosso del lavoro è finalizzato all'adattamento della Xsara alle specifiche richieste dalla FIA in questa stagione. In maniera progressiva abbiamo adattato il funzionamento meccanico dei differenziali posteriori ed anteriori. Sull'asfalto e sulla neve siamo già riusciti a trovare soluzioni altamente performanti, sulla terra le condizioni di aderenza sono diverse e occorre impegnarsi al massimo per trovare la migliore motricità".
- La gara messicana è una delle tue preferite, ma ancora non ti ha riservato molte soddisfazioni...
"Certo, fino ad oggi mi ha detto male, tuttavia è di sicuro in cima alla mia classifica personale. Le prove speciali non sono particolarmente strette e mi piace questa possibilità di scegliere le traiettorie migliori. Poi sono molto variegate, sia veloci, sia tecniche. Generalmente il tempo è bello il paesaggio stupendo e le persone calorose... Il punto negativo sono certe pietre "nascoste" che hanno fatto tante vittime gli anni passati. Anche io ho avuto le mie brave disavventure, basti pensare che per due anni mi sono presentato alla cerimonia di partenza il giovedì a piedi...".
- Che tipo di gara ti sei prefissato?
"L'anno passato, dopo il distacco accusato nelle prime battute ho avuto poco da calcolare e ne è scaturita una corsa davvero emozionante. Comunque l'unica cosa che spero ardentemente è che la Xsara sia competitiva così come lo è stata nelle due precedenti edizioni. Se così fosse credo di potermi battere per la vittoria e di poter così cogliere il nostro obiettivo numero uno: non lasciare a Marcus Gronholm la chance di aumentare il distacco in campionato".