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14 Set [20:10]

Rally del Cile – Finale
Ogier cannibale, vittoria e leadership

Michele Montesano

Duecento Rally all’attivo e la voglia, ancora intatta, di vincere come se fosse al debutto. Questo è Sebastien Ogier che ha apposto, per la prima volta in carriera, la sua firma anche sul Rally del Cile conquistando la sua sessantaseiesima affermazione nel WRC. Una prova di forza quella del francese che, navigato da Vincent Landais, ha fatto bottino pieno in Cile vincendo, oltre al rally, anche il Super Sunday e la Power Stage conclusiva. Non ha lasciato nulla al caso l’alfiere della Toyota che è, così, salito in cima alla classifica generale del Mondiale Rally scalzando il compagno di squadra Elfyn Evans, giunto secondo al traguardo.

E pensate che il Rally del Cile non era iniziato nel miglior dei modi per Ogier. In difficoltà di assetto con la sua Yaris Rally1, l’otto volte iridato WRC aveva chiuso la mattinata del venerdì solamente quarto. Il Service Park di metà giornata è servito per stravolgere completamente la sua vettura, tant’è che già nel pomeriggio il francese è tornato a brillare chiudendo la tappa in zona podio.

Ma il vero colpo di classe è arrivato il sabato. Sulle speciali rese fangose e scivolose dalla pioggia, Ogier ha impresso un ritmo indiavolato dovendosi inchinare solamente al compagno di squadra Evans, decisamente a suo agio in tali condizioni. Ancora una volta la tornata pomeridiana è stata decisiva, con il francese che ha vinto tutte le speciali in programma balzando al comando del Rally del Cile.



Con un margine di 6”3 su Evans, la domenica ha regalato un finale pirotecnico. Ogier non si è risparmiato, anzi ha cercato di chiudere subito la pratica siglando lo scratch nella prima speciale di Laraquete. Non si è fatta attendere la risposta di Evans che ha firmato il riferimento nella successiva BioBio accorciando il distacco sul battistrada a 5”9. Ogier (nella foto sopra) ha quindi alzato ulteriormente l’asticella siglando lo scratch dapprima nella ripetizione di Laraquete e poi nella Power Stage di BioBio.

Visto l’impressionante ruolino di marcia, il francese della Toyota ha chiuso il Rally del Cile con il bottino pieno vincendo anche il Super Sunday. Ciò ha consentito a Ogier di balzare al comando del campionato WRC, seppure con un margine di soli due punti quando mancano ancora tre rally al termine della stagione. Ciò significa che nulla è ancora perso per Evans che, però, dovrà cercare di essere più aggressivo nei prossimi appuntamenti a partire già dal Rally dell’Europa Centrale.



A salvare l’onore in casa Hyundai ci ha pensato, ancora una volta, Adrien Fourmaux (nella foto sopra). Così come già accaduto nello scorso Rally del Paraguay, il francese aveva anche accarezzato l’idea di conquistare la sua prima vittoria nel WRC. Purtroppo la pioggia del sabato non ha aiutato e Fourmaux ha dovuto cedere il passo agli alfieri della Toyota. Il risultato finale però rende merito al lavoro svolto dal francese che ha battuto il campione in carica Thierry Neuville, solamente quarto.

Ma a far male al team coreano è stato il ritiro di Ott Tänak nel pomeriggio del venerdì. Costretto a parcheggiare la sua i20N Rally1 per noie al motore, l’estone ha di fatto messo un macigno sulla sua corsa al titolo mondiale. Sebbene sia ancora matematicamente in lizza, le speranze per Tänak di conquistare la corona iridata sono ridotte al lumicino. Il punticino conquistato nel Super Sunday è decisamente poco rispetto al dominio messo in campo da Toyota.



Da applausi anche la gara di Sami Pajari. Il finlandese ha ottenuto un meritato quinto posto al termine di un rally corso con intelligenza e maturità. Pajari ha, inoltre, preceduto il connazionale Kalle Rovanperä subito estromesso dalla lotta di vertice per via di una foratura lenta. Il tutto è accaduto nella mattinata del venerdì per un errore commesso dal due volte iridato WRC quando occupava la prima posizione assoluta.

Un Rally del Cile vissuto in ombra per Takamoto Katsuta. Settimo, il nipponico non è mai stato in grado di segnare tempi interessanti chiudendo la gara con distacchi consistenti e davanti solamente all’unica Ford superstite. Proprio Gregoire Munster, nonostante la rottura del leveraggio del cambio sulla sua Puma Rally1 nel corso della prima tappa, è riuscito a chiudere ottavo (nella foto sopra). Subito fuori dai giochi Joshua McErlean protagonista di un lungo che ha danneggiato l’avantreno della vettura. Mentre il locale Alberto Heller ha accusato un calo di potenza.



Il Rally del Cile ha assegnato già il primo titolo della stagione. A laurearsi campione del WRC2 è stato Oliver Solberg (nella foto sopra). Al termine di una cavalcata trionfale lo svedese, navigato dal fido Elliott Edmondson, ha conquistato sia la vittoria in Sudamerica che il titolo di classe. Un cammino perfetto quello del figlio d’arte condito anche dal suo primo trionfo iridato nel Rally d’Estonia con una vettura da assoluto. Ora il prossimo obiettivo di Solberg è tornare a guidare in pianta stabile una Rally1.

Tornando al Rally del Cile, alle spalle del fresco campione del WRC2 si è piazzato, seppur a oltre 40 secondi di distacco, Nikolay Gryazin. Il russo, al volante della Skoda Fabia Rally2, ha preceduto la Toyota Yaris di Jan Solans. Mentre a completare la top-5 di classe ci hanno pensato l’idolo locale Jorge Martinez e Fabrizio Zaldivar, entrambi su Skoda. Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi ci hanno preso gusto. La coppia tricolore della Ford Fiesta Rally3, dopo il trionfo in Paraguay, si sono ripetuti conquistando la vittoria di classe WRC3 anche in Cile.

Domenica 14 settembre 2025, classifica Super Sunday (top 10)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 32'28"2
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4"7
3 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 12"5
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 13"0
5 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 14"8
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 17"3
7 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 19"7
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 19"7
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 43"7
10 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'17"0

Domenica 14 settembre 2025, classifica finale (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h55'42"1
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 11"0
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 46"5
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 59"0
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'03"4
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'35"7
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'14"0
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'44"1
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 8'18"6
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 8'59"0
11 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 10'06"4
12 - Martinez-Garcia (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 12'27"6
13 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 12'29"1
14 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 16'55"1
15 - Rosselot-Brizio (Citroen C3 WRC2) - Rosselot - 17'10"2

Il campionato piloti
1.Ogier 224 punti; 2.Evans 222; 3.Rovanpera 203; 4.Tanak 181; 5.Neuville 166; 6.Katsuta 94; 7.Fourmaux 86; 8.Pajari 70; 9.Solberg 60; 10.Munster 25.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 572 punti; 2.Hyundai 447; 3.M-Sport Ford 157.

13 Set [23:30]

Rally del Cile – 2° giorno finale
Ogier supera Evans e sale al comando

Michele Montesano

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Sebastien Ogier ha levato la maschera e, nel giro pomeridiano del sabato, ha iniziato a martellare sul cronometro prendendo le redini del Rally del Cile. Il francese della Toyota, quando mancano quattro speciali al traguardo, ha ora nel mirino la quinta vittoria stagionale nel WRC. Ma Ogier dovrà vedersela con Elfyn Evans, pronto a tendergli lo sgambetto per riprendere la vetta della classifica. Più staccate le Hyundai di Adrien Fourmaux e Thierry Neuville.

Ogier vuole festeggiare nel migliore dei modi il suo 200° rally iridato. Così, nella tornata pomeridiana, ha completato il recupero iniziato nella mattinata. Complice un terreno più asciutto e compatto, rispetto al fango visto nella mattina, i piloti hanno montato per la prima volta in questo Rally del Cile le Hankook Hard. Il migliore interprete è stato proprio Ogier, il quale ha letteralmente dominato la scena infilando una tripletta in altrettante speciali disputate.



Siglando lo scratch della ripetizione di Pelun, il francese della Toyota ha subito dimezzato il divario su Evans (nella foto sopra). Ogier ha quindi proseguito il cammino nella successiva Lota 2 strappando il comando del Rally del Cile al gallese. Infine, nel secondo passaggio della lunga e complessa Maria las Cruces, Ogier ha fatto nuovamente la differenza battendo di oltre cinque secondi il compagno di squadra. L’otto volte iridato WRC ha ora un vantaggio di 6”3 su Evans. Un margine tutt’altro che rassicurante, ma che lo pone in una posizione di vantaggio in vista dell’ultima tappa.

Sebbene sia riuscito a conservare il terzo posto in classifica generale, per Fourmaux sembrano svanite le possibilità di conquistare la prima vittoria nel Mondiale Rally. Il francese paga ormai un distacco di 26”8 dalla vetta, un divario che difficilmente può essere colmato in quattro tappe. Tuttavia Fourmaux (nella foto sopra) può essere soddisfatto per essersi confermato il più in forma tra i piloti Hyundai. Infatti Neuville, attualmente quarto, paga 14”9 dal francese. Il campione in carica pur utilizzando una tattica diversa, montando tre gomme dure e una soft, non è riuscito a invertire la tendenza.



Minacciato da Kalle Rovanperä al termine della mattinata, Sami Pajari può tirare un sospiro di sollievo al termine della tappa del sabato. Il finnico, non solo si è confermato al quinto posto, ma ha anche esteso il vantaggio sul connazionale. Infatti Rovanperä ha pagato a caro prezzo il dover aprire le speciali. La superficie più dura, rispetto al passaggio mattutino, ha fatto perdere diversi secondi al finlandese che ha chiuso la tappa sesto e con un distacco di 32”8 da Pajari.

Nonostante un testacoda innocuo nell’ultima speciale odierna, Takamoto Katsuta è riuscito a sorpassare la Ford Puma Rally1 di Gregoire Munster e salire al settimo posto. Il pilota M-Sport ha perso secondi preziosi dapprima per colpa di una foratura, incappata nella ripetizione di Lota, e poi per aver montato gli pneumatici Soft sul posteriore nell’ultima prova. Gli oltre 28 km di speciale hanno giocato a sfavore di Muster che ha perso secondi fino a scendere in ottava piazza.



È proseguita la marcia di Oliver Solberg nel WRC2 (nella foto sopra). Saldamente al comando della classifica di classe, lo svedese ha di fatto allungato le mani sul titolo. Al volante della sua Toyota GR Yaris Rally2, Solberg può contare su un vantaggio di oltre mezzo minuto su Nikolay Gryazin. Il russo, a sua volta, ha un margine di quasi un minuto su Jan Solans. A completare la top-5 di classe ci hanno pensato l’idolo locale Jorge Martinez e Frabrizio Zaldivar, entrambi su Skoda Fabia Rally2.

Sabato 13 settembre 2025, classifica dopo la SS12 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h23'13"9
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6"3
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 26"8
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 41"7
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 50"4
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'23"2
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'54"3
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'00"4
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 6'12"7
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 6'42"9
11 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 7'42"3
12 - Martinez-Garcia (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 9'55"4
13 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 10'05"6
14 - Rosselot-Brizio (Citroen C3 WRC2) - Rosselot - 13'39"8
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 13'47"3

13 Set [19:13]

Rally del Cile – 2° giorno mattino
Evans e Ogier rimontano sotto la pioggia

Michele Montesano

Gli sterrati bagnati e fangosi del Rally del Cile devono avergli ricordano le strade di casa del Galles. Così, nell’arco di sole tre Prove Speciali, Elfyn Evans ha letteralmente stravolto la classifica dell’undicesimo appuntamento stagionale del WRC. L’alfiere della Toyota ha scalato la classifica portandosi dal quinto posto fino a prendere il comando delle operazioni. La squadra nipponica ha di che sorridere, perché alle spalle di Evans ora c’è Sebastien Ogier. Al contrario Hyundai ha subito un tracollo con Adrien Fourmaux e Thierry Neuville scesi a ridosso del podio.

La pioggia, caudata abbondantemente sia durante la notte che nella mattinata, ha pesantemente condizionato la tappa odierna del Rally del Cile. Fango, aderenza precaria e tratti scivolosi hanno però esaltato Evans. Il leader del campionato, vedendo le condizioni del manto stradale, si è subito trovato a suo agio. Infatti le speciali cilene si sono trasformate, come per magia, simili alle prove che solitamente caratterizzavano il Rally del Galles.



Quinto al termine della giornata di ieri, Evans ha iniziato la mattinata del sabato subito all’attacco. Il gallese ha stampato il secondo crono nella speciale di Pelun salendo, in un solo colpo, al terzo posto. Quarto nella successiva prova di Lota, Evans è riuscito a scalzare anche Neuville portandosi a nove decimi dal leader Fourmaux. La cavalcata trionfale si è quindi conclusa nella speciale speciale più lunga dell’intero Rally del Cile, la Maria las Cruces. Evans ha staccato il secondo crono prendendo di forza il primato della gara.

Alle spalle del gallese c’è ora il compagno di squadra Ogier (nella foto sopra). Sebbene sia riuscito a salire al secondo posto, l’otto volte iridato WRC ha da recriminare un avvio troppo cauto. Il francese della Toyota ha, infatti, perso secondi preziosi nella prima speciale odierna, per poi tornare a marcare tempi di rilievo solamente nelle ultime due prove. Ciò gli ha consentito di chiudere la mattinata a 5”6 dal battistrada Evans, un distacco che Ogier proverà a colmare già nel corso della tornata pomeridiana.



La pioggia si è rivelata tutt’altro che una valida alleata per Fourmaux (nella foto sopra). Dopo aver tenuto botta nella prima speciale di Pelun, il francese si è visto minacciato alle spalle da Evans. Fourmaux ha quindi cercato di spingere ma, nella più lunga prova di Maria las Cruces, ha dovuto fare i conti con problemi di aderenza sull’asse posteriore della sua Hyundai. In un solo colpo, il francese si è quindi ritrovato al terzo posto a quasi nove secondi e mezzo dalla vetta.

Non è andata meglio a Neuville. Il campione in carica è stato troppo conservativo sulle speciali del Cile perdendo secondi preziosi ad ogni prova. Attualmente quarto, a meno di grossi scossoni in classifica, il belga difficilmente potrà ambire alla vittoria. Al contrario Ott Tänak, tornato in gara, ha siglato due scratch per sincerarsi che tutto funzionasse per il meglio. Tale risultato non ha fatto altro che aumentare il rimpianto del ritiro, subito ieri per un problema meccanico. L’estone tornerà in azione domani per provare a guadagnare qualche punto nel Super Sunday.



Sami Pajari, quinto, dovrà prestare attenzione alla rimonta del connazionale Kalle Rovanperä. Il finnico, scivolato in fondo alla classifica ieri per una foratura, quest’oggi si è reso protagonista di una bella rimonta. Velocissimo sugli sterrati sudamericani, Rovaneperä ha scalzato sia Gregoire Muster, settimo sulla sua Puma Rally1 (nella foto sopra), che il compagno di squadra Takamoto Katsuta. Peccato per Joshua McErlean, costretto alla resa dopo pochi chilometri per una perdita di potenza della sua Ford. Problema simile poi accusato anche dal compagno di squadra Alberto Heller.

Nel frattempo Oliver Solberg è sempre più lanciato verso la conquista del titolo del WRC2. Nono assoluto, lo svedese della Toyota ha esteso il suo vantaggio su Nikolay Gryazin, secondo di classe, portandolo a quasi mezzo minuto. Jan Solans, al volante della Yaris Rally2, occupa il terzo posto precedendo Emil Lindholm e Kajetan Kajetanowicz.

Sabato 13 settembre 2025, classifica dopo la SS9 (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1h41'08"3
2 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 5"6
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 9"3
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 18"8
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 28"1
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 44"4
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'18"2
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'25"1
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 4'11"7
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 4'40"7
11 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 5'29"0
12 - Lindholm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 5'37"5
13- Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 6'46"7
14 - Martinez-Garcia (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 7'29"2
15 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 9'41"4

12 Set [23:35]

Rally del Cile – 1° giorno finale
Fourmaux al comando, Tänak si ritira

Michele Montesano

È un Rally del Cile dal doppio volto per Hyundai. Se da un lato c’è Adrien Fourmaux che è salito al comando della gara sudamericana, oltretutto seguito dal compagno di squadra Thierry Neuville, il rovescio della medaglia vede Ott Tänak costretto alla resa. Per l’estone della Hyundai questo ritiro ha il peso di un macigno per la sua rincorsa verso il titolo del WRC. A salvare l’onore di Toyota ci ha pensato Sebastien Ogier che, pur in difficoltà con la Yaris, è riuscito a entrare nella zona podio.

La tornata pomeridiana era iniziata nel migliore dei modi per Tänak. Chiusa la mattinata con un ritardo di mezzo secondo sul leader Elfyn Evans, l’estone della Hyundai già nella ripetizione di Pulperia era riuscito a salire al comando del Rally del Cile. Complice una prestazione opaca di Evans, costretto ad aprire le speciali odierne, Tänak ha esteso ulteriormente il suo vantaggio staccando il riferimento nel secondo passaggio della speciale di Rere. Non solo, perché dietro l’estone si era istallato il compagno di squadra Fourmaux a proteggergli le spalle.



Tutto sembrava perfetto per Hyundai, con Tänak pronto a centrare la sua terza vittoria in Cile. Ma a mettersi di traverso è stato il motore della i20N Rally1 che, nel corso del sesto chilometro della prova di San Rosendo, si è ammutolito (nella foto sopra). Sconsolato l’estone, e il suo navigatore Martin Järveoja, non hanno potuto far altro che ritirarsi. Così a ereditare il comando del rally è stato Fourmaux che, per appena un secondo di margine, ha chiuso la tappa del venerdì davanti al compagno di squadra Neuville.

Costretto a cambiare la trasmissione dopo lo Shakedown di ieri, il campione in carica nella mattinata è parso tutt’altro che competitivo. Neuville ha quindi approfittato del parco assistenza per apportare ulteriori modifiche sulla Hyundai rendendola decisamente più competitiva. I risultati si sono visti immediatamente, tant’è che il belga ha centrato il podio in tutte e tre le speciali pomeridiane. La battuta d’arresto di Tänak l’ha poi promosso in seconda posizione.



A completare il podio ci ha pensato Ogier, al via del suo 200° rally iridato. Dopo una mattinata sottotono, l’otto volte campione del WRC ha sfruttato il Service Park per cambiare l’assetto della sua Toyota. Il francese è quindi tornado a esprimersi sui livelli cui ci ha abituato siglando lo scratch anche nella ripetizione di San Rosendo, la prova più lunga della giornata. Autore del riferimento della PS4, Sami Pajari (nella foto sopra) è riuscito ad artigliare il quarto posto battendo anche Evans. Il gallese ha infatti perso ulteriore terreno scivolando dal primo al quinto posto.

Nonostante una Yaris Rally1 tutt’altro che bilanciata sugli sterrati cileni, Takamoto Katsuta è riuscito a salire in sesta piazza precedendo Gregoire Munster. Costretto a chiudere la mattinata con il leveraggio del cambio rotto, il lussemburghese ha portato la sua Ford Puma Rally1 al settimo posto davanti allo sfortunato Kalle Rovanperä. Infatti il finlandese è costretto a rimontare dopo aver forato uno pneumatico nel corso della terza speciale odierna. Top-10 per Joshua McErlean, mentre l’altro alfiere di M-Sport Alberto Heller ha chiuso al dodicesimo posto assoluto.



Nel WRC2 è ancora Oliver Solberg a dettare il ritmo (nella foto sopra). Inoltre, complice il doppio ritiro dei diretti rivali al titolo Yohan Rossel e Gus Greensmith, lo svedese della Toyota è sempre più vicino a laurearsi campione già al termine del Rally del Cile. Solberg ha ora un vantaggio di più di dieci secondi su Nikolay Gryazin che, a sua volta, può contare su un margine di 26”9 su Emil Lindholm. A completare la top-5 delle Rally2 ci hanno pensato Jan Solans e Kajetan Kajetanowicz, entrambi su Toyota GR Yaris Rally2.

Venerdì 12 settembre 2025, classifica dopo la SS6 (top 15)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 57'48"5
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1"0
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2"3
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 11"2
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 13"1
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 41"0
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 49"8
8 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'05"0
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 2'27"4
10 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'35"7
11 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'37"8
12 - Heller-Allende (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'42"5
13 - Lindholm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'04"7
14 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 3'15"2
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 3'47"6

12 Set [18:03]

Rally del Cile – 1° giorno mattino
Evans 1° dopo la foratura di Rovanperä

Michele Montesano

Se il buon giorno si vede dal mattino, ci aspetta un Rally del Cile a dir poco scoppiettante. La tornata mattutina della tappa del venerdì ha già visto i primi colpi di scena. Il primo a ferme le spese è stato Kalle Rovanperä che, vittima di una foratura, ha ceduto il comando dell’undicesimo atto del WRC al compagno di squadra Elfyn Evans. L’alfiere della Toyota è ora al primo posto ma con appena mezzo secondo di vantaggio sulla Hyundai di Ott Tänak. Leggermente più staccato Adrien Fourmaux che, però, può ancora dire la sua.

Ancora una volta gli pneumatici Hankook hanno avuto il ruolo da protagonista nel WRC. Per evitare quanto accaduto nel Rally del Paraguay e visto la pioggia che ha imperversato nei giorni scorsi, è stato deciso di aumentare il numero di pneumatici opzionali a disposizione passandoli a 20, anziché i 12 solitamente utilizzati negli altri rally, per in totale di ben 28 gomme per singolo pilota.

Il Rally del Cile sembrava essere iniziato sulla falsariga di un anno fa, con il vincitore della passata edizione Rovanperä che ha dettato il ritmo siglando gli scratch delle prime due Prove Speciali. Il finnico ha sfruttato al meglio la superficie quasi del tutto asciutta della speciale di Pulperia per staccare il riferimento. L’alfiere della Toyota si è poi ritenuto anche nella successiva Rere, seppur condizionata dalla nebbia che ha avvolto l’ultimo tratto.



Intendo a spingere, per apporre il suo sigillo anche alla terza speciale, Rovanperä ha però commesso un errore. Nel corso della San Rosendo, la speciale più lunga della giornata, il finlandese è arrivato lungo in una destra veloce colpendo con la posteriore sinistra un terrapieno. Dopo l’impatto, Rovanperä si è accorto immediatamente della perdita di pressione dello pneumatico ma ha preferito proseguire. Il portacolori della Toyota è arrivato al traguardo con oltre un minuto di ritardo scivolando al nono posto.

Ad approfittarne è stato Evans che, siglando lo scratch della PS3, è balzato al comando del Rally del Cile. Nonostante sia costretto ad affrontare per primo le speciali odierne, trovandosi al comando della classifica iridata, il gallese finora è riuscito a mostrare un buon ritmo. Evans dovrà però guardarsi le spalle da Tänak, staccato di appena mezzo secondo dagli scarichi della Toyota. L’estone ha lamentato problemi di assetto sulla sua Hyundai i20N Rally1 che, però, pare abbia risolto già nel corso della giornata.

A completare il podio ci ha pensato Fourmaux. Protagonista di una leggera toccata contro un banco di terra, nel corso della prima speciale, il francese è riuscito a recuperare terreno chiudendo la mattinata a meno di dieci secondi dalla vetta. Alle spalle della Hyundai troviamo Sebastien Ogier. Quarto, il francese ha faticato a trovare il giusto ritmo lamentando un bilanciamento non ottimale della sua Yaris Rally1. Gli uomini di Toyota sfrutteranno il parco assistenza di metà giornata per provare a sistemare l’assetto.



Quinto posto per Thierry Neuville. Non soddisfatto della sua vettura al termine dello Shakedown di ieri, il campione in carica ha stravolto il set-up della Hyundai mettendo in mostra una prestazione più convincente. Il belga dovrà guardarsi le spalle da Sami Pajari, sesto con la sua Toyota Yaris. Nettamente più staccati gli altri a partire da Gregoire Munster, settimo nonostante la rottura del leveraggio del cambio della sua Ford Puma Rally1 nell’ultima speciale della mattinata.

L’alfiere della M-Sport ha ora un margine di appena sette decimi su Takamoto Katsuta, apparso in netta difficoltà sugli sterrati sudamericani. Più attardati gli altri portacolori Ford con la wild card Alberto Heller undicesimo assoluto. Addirittura diciassettesimo Joshua McErlean che, dopo appena due chilometri del Rally del Cile, ha sbattuto contro una staccionata. Nell’impatto si è danneggiato l’avantreno della sua Puma Rally1 e l’irlandese ha dovuto lasciare secondi preziosi per strada chiudendo la mattinata a quasi due minuti dalla vetta.



Il Rally del Cile potrà essere decisivo per l’assegnazione del titolo del WRC2. Archiviate le prime tre speciali, c’è Oliver Solberg al comando. Nonostante un testacoda nella prima speciale, l’alfiere della Toyota è riuscito a riprendersi il comando della graduatoria riservata alle Rally2 chiudendo la mattinata con un vantaggio di 5”9 su Emil Lindholm, sulla Skoda Fabia. Proprio nell’ultima prova Nikolay Gryazin ha perso il comando scivolando al terzo posto. Mentre a completare la top-5 ci hanno pensato Gus Greensmith e Yohan Rossel.

Venerdì 12 settembre 2025, classifica dopo la SS3 (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 29'06"0
2 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 0"5
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 9"6
4 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 13"9
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 14"5
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 19"7
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 43"9
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 44"6
9 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'05"6
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 1'30"2
11 - Heller-Allende (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'33"1
12 - Lindholm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'36"1
13 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'38"2
14 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'40"0
15 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 1'41"8

11 Set [20:18]

Rally del Cile – Shakedown
Tänak il più rapido sull’umido

Michele Montesano

Archiviato il combattuto Rally del Paraguay, il WRC si è fermato in Sudamerica. Gli specialisti del traverso questo fine settimana si sfideranno sugli sterrati del Cile. Le strade che si snodano attorno a Concepción saranno il palcoscenico ideale per una lotta a quattro che vede il leader Elfyn Evans braccato dai compagni di squadra Kalle Rovanpera e Sebastien Ogier. Ma, oltre agli alfiere della Toyota, ancora in lizza per il titolo iridato c’è anche il portacolori della Hyundai Ott Tänak.

Costretto ad aprire le speciali della tappa del venerdì per primo, Evans dovrà sicuramente stringere i denti nella giornata di domani. Il gallese troverà sporco e sabbia sulle strade cilene, ma non per questo partirà sconfitto. Tant’è vero che, pur subendo una situazione simile, nel Rally del Paraguay è riuscito a centrare il secondo posto finale alle spalle di Ogier. Proprio il francese è il pilota apparso più in forma in questa stagione. Estremamente cinico nell’approfittare dei passi falsi degli avversari, Ogier è finora il pilota che ha totalizzato più vittorie, ben quattro, e paga nove lunghezze dal leader Evans (nella foto sotto).



A frapporsi tra i due piloti Toyota c’è Rovanperä. Staccato di appena sette punti dalla vetta, il finlandese è sicuramente tra i favoriti per bissare la vittoria ottenuta lo scorso anno in Cile. Tuttavia il due volte campione WRC dovrà trovare prima il giusto feeling con gli pneumatici Hankook, un tasto dolente che Rovanperä si sta portando dall’inizio dell’anno. Della partita anche Takamoto Katusta e Sami Pajari, entrambi alla ricerca di un posto al sole nel Rally del Cile.

Con due vittorie all’attivo, nel 2019 e nel 2023, Tänak è colui che ha conquistato più successi nel Rally del Cile. L’estone finora ha trionfato sia con la Toyota Yaris WRC+ che al volante della Ford Puma Rally1, manca quindi un’affermazione con la Hyundai. Tänak sicuramente proverà a far saltare nuovamente il banco supportato dal campione in carica Thierry Neuville e da Adrien Fourmaux. Proprio il francese è stato tra i protagonisti in Paraguay prima che la sfortuna si accanisse contro.



La squadra Ford M-Sport tornerà a schierare tre Puma Rally1. Oltre a Gregoire Munster ci sarà come sempre Joshua McErlean. Alla sua prima partecipazione al Rally del Cile, l’irlandese spera di ben figurare sugli sterrati sudamericani. M-Sport si affiderà anche ad Alberto Heller. Dopo un anno di assenza, il pilota cileno tornerà a guidare la Puma che ha già avuto modo di saggiare nel 2023.

Dopo che i giorni di ricognizione sono stati condizionati dalla pioggia e dalla nebbia, il sole è finalmente tornato a splendere sulle strada di Concepción. Siglando il riferimento nello Shakedown di Campamento Conuco, è toccato a Tänak aprire il Rally del Cile. L’estone della Hyundai ha completato i 6,79 km fermando le lancette del cronometro in 3’21”5. Ma in generale tutti i piloti si sono lamentati di un fondo ancora umido per le piogge cadute in precedenza. Pur accusando problemi all’interfono, Rovanperä (nella foto sotto) ha artigliato il secondo posto pagando appena un decimo dalla vetta.



Terzo crono per Evans che, nel primo passaggio, era riuscito a mettere tutti in riga. Al via del suo 200° Rally iridato, Ogier ha aperto le danze firmando il quarto tempo davanti al connazionale Fourmaux, quinto al volante della Hyundai i20N Rally1. Appena fuori dalla top-5, Pajari e Katsuta hanno preceduto gli alfieri Ford McErlean e Munster. Avvio in salita per Neuville che, nel primo passaggio, ha commesso un errore andando in testacoda (nella foto sotto). Il belga della Hyundai ha chiuso con quasi dieci secondi di ritardo dalla vetta precedendo il solo Heller.

A dettare il ritmo nel WRC2 è stato Nikolay Gryazin. L’alfiere del Toksport WRT ha stampato un riferimento in 3’35”1 con la sua Skoda Fabia Rally2. Per soli nove decimi Gryazin è riuscito a mettersi alle spalle l’idolo locale Jorge Martinez Fontena. Terzo crono per Gus Greensmith che ha così completato un podio tutto marchiato Skoda. Mentre a completare la top-5 di classe sono stati Jan Solans, al volante della Toyota GR Yaris Rally2, e Fabio Zaldivar su Skoda.



Il Rally del Cile si articolerà su un percorso del tutto immutato rispetto alla scorsa edizione. Composto da 16 Prove Speciali, per un totale di 306,76 km cronometrati, la prova sudamericana si presenta con un fondo sterrato veloce e tecnico, simile a quello della Nuova Zelanda o del Galles. Le ostilità prenderanno ufficialmente il via con la tappa del venerdì che prevede 112,76 km cronometrati con le speciali di Pulperia, Rere e San Rosedo ripetute due volte.

Con i suoi 139,20 km cronometrati, sabato sarà la giornata più massacrante dell’intero Rally del Cile. La tappa sarà composta dai due passaggi di Pelun, Lota e Maria Las Cruces, quest’ultima con i suoi 28,31 km è la speciale più lunga del fine settimana. Infine la tappa della domenica vedrà gli equipaggi affrontare le ultime quattro prove per un totale di 54,80 km cronometrati. Ad attendere i protagonisti del WRC saranno le speciali di Laraquete e Bio Bio, quest’ultima nel secondo passaggio sarà la Power Stage del Rally del Cile.

Giovedì 11 settembre 2025, shakedown (top 15)

1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'21"5
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'21"6
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'21"8
4 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'22"9
5 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'23"1
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'24"2
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'25"3
8 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'28"1
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'29"8
10 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'31"4
11 - Heller-Allende (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'32"5
12 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'35"1
13 - Martinez-Garcia (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 3'36"0
14 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'37"2
15 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 3'37"8

11 Set [12:03]

Lancia svela la Ypsilon Rally2 HF
Primi test in Francia anche con Biasion

Michele Montesano

Il sogno è diventato realtà. Presto torneremo a vedere il marchio Lancia nel mondo dei rally. Dopo aver dato vita al progetto Ypsilon Rally4, e al relativo campionato monomarca, ora i tempi sono maturi per il grande salto. La Casa torinese, appartenete al Gruppo Stellantis, ha confermato che sta lavorano alla Ypsilon Rally2 HF Integrale. Anche se la nuova vettura ha svolto i suoi primi test sulle strade delle Alpi francesi in gran segreto, la notizia non poteva di certo passare inosservata.

Quasi immediatamente il web è stato inondato da foto e video, tanto che in Lancia hanno deciso di ufficializzare il tutto. Ciò significa che il progetto di rivedere il marchio torinese tornare a lottare in campionati a respiro internazionale è questione di massimo un anno e mezzo. Infatti la vettura è già marciante ma bisognerà attendere dapprima l’omologazione, prevista nel 2026, prima di vederla in gara.



Quello ‘paparazzato’ sulle Alpi francesi è stato solamente il primo di una lunga serie di test a cui verrà sottoposta la Ypsilon Rally2, prima di ricevere la validazione effettiva dal reparto Stellantis Motorpsort. A tal proposito, secondo indiscrezioni, oltre al collaudatore Yoann Bonato si sono alternati anche altri piloti al volante della Lancia, tra cui il campione italiano Andrea Crugnola e nientemeno che il due volte iridato WRC Miki Biasion.

Bocche cucite in merito alla nuova vettura. Ma, quasi sicuramente, si è partiti sfruttando le conoscenze maturate in questi anni con la Citroën C3 Rally2. Quindi, quasi certamente, sia il motore che la trasmissione della Lancia deriveranno dalla vettura francese. Entrambi sono stati opportunamente aggiornati e migliorati per incrementare potenza e affidabilità. Mentre la restante parte meccanica, come sospensioni e differenziali, saranno nuove.



Per quanto riguarda il telaio, invece, non ci sarà una stretta parentela così come si può riscontrare tra la Ypsilon Rally4 e la Peugeot 208 Rally4. Infatti, come da regolamento, le Rally2 sono vetture derivate strettamente dalla produzione di serie. Così se la vecchia C3 era realizzata su un pianale del Gruppo PSA, la Lancia nasce sulla nuova piattaforma CMP Stellantis. Giocoforza si è lavorato partendo da un telaio differente.

La scelta fatta da Lancia di puntare su una Rally2 presenta più chiavi di lettura. Innanzitutto il regolamento delle future Rally1 non è ancora stato approvato del tutto. Inoltre nella classe di vertice del WRC, nei prossimi anni, si prevede una possibile coabitazione tra Rally1 e Rally2, di conseguenza Lancia potrebbe lottare anche per la vittoria assoluta.



Ma ancora più importante è la versatilità della classe, infatti le Rally2 attualmente prendono parte sia nei campionati nazionali che nel FIA ERC, contendendosi la vittoria assoluta, e addirittura nel WRC2. Ciò significa anche un buon investimento a livello commerciale, visto che il blasone del marchio è decisamente appetibile ai clienti sportivi di tutto il mondo.

Nonostante si sia ritirata ufficialmente dal 1992, Lancia resta tuttora il costruttore con il maggior numero di titoli vinti nel WRC, ben dieci affermazioni iridate contro le otto di Toyota e Citroën. Il sogno di poter rivedere la Casa torinese lottare per la vittoria assoluta, magari anche nel Mondiale Rally, è ormai solamente una questione di tempo. Se il programma proseguirà per il verso giusto, il 2027 sarà l’anno del grande ritorno di Lancia nella specialità del traverso.

1 Set [11:44]

Hyundai ha ritirato Fourmaux
al termine del Rally del Paraguay

Michele Montesano

È finito con un ritiro “strategico” il Rally del Paraguay di Adrien Fourmaux. Tra i protagonisti assoluti del decimo appuntamento stagionale del WRC, il francese della Hyundai ha purtroppo vissuto un epilogo amaro. Dopo aver accarezzato l’idea di conquistare la sua prima vittoria assoluta nel Mondiale Rally, Fourmaux è stato vittima di una foratura che l’ha fatto scivolare al secondo posto.

Ma la beffa più grande è arrivata in occasione della Power Stage conclusiva. Tratto in inganno dalla forte pioggia, caduta intensamente proprio sul finale, il francese ha perso secondi preziosi che l’hanno relegato al quarto posto. Oltre alle avverse condizioni climatiche, a ostacolare la marcia di Fourmaux è stato anche un problema alla trasmissione della sua i20N Rally1.

Alla luce di quanto accaduto, in Hyundai hanno quindi deciso di ritirare la vettura del francese per poter sostituire il cambio senza incorrere in penalità in vista del prossimo Rally del Cile. Infatti, stando all’articolo 17.5.1 del Regolamento Sportivo FIA WRC, in due rally nominati contigui le componenti della trasmissione, come cambio e differenziali, devono restare sigillati.

Visto che Paraguay e Cile sono classificati come rally collegati tra loro, il cambio delle suddette componenti avrebbe comportato una penalità di cinque minuti da scontare nella prossima gara. Tale sanzione, però, non sussiste qualora la vettura viene dichiarata ritirata prima della fine del primo dei due rally. Hyundai ha quindi deciso di sfruttare questo cavillo per sostituire il cambio della i20N del francese senza incorrere in sanzioni.

Il ritiro di Fourmaux ha consentito, inoltre, di far salire al quarto posto del Rally del Paraguay Ott Tänak che ha, così, guadagnato qualche punto in più in ottica campionato. A beneficiarne è stato anche Kalle Rovanperä. Quinto al traguardo, il finnico si è riportato al secondo posto della classifica generale scalzando il vincitore della gara sudamericana Sebastien Ogier.

Domenica 31 agosto 2025, classifica finale (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h00'06"6
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 26"2
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 27"2
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 30"6
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'05"2
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'35"5
7 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 6'53"8
8 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 7'16"3
9 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 8'48"2
10 - F.Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 9'17"0
11 - Virves-Viilo (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 9'26"0
12 - Bestard-Rozada (Skoda Fabia WRC2) - Bestard - 13'27"0
13 - Weiler-Sanchez (Toyota GR Yaris WRC2) - Weiler - 17'53"4
14 - Pappalardo-Carrera (Skoda Fabia WRC2) - Pappalardo - 18'04"7
15 - M.Zaldivar-Garcia (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 20'22"3

Il campionato piloti
1.Evans 198 punti; 2.Rovanpera 191; 3.Ogier 189; 4.Tanak 180; 5.Neuville 150; 6.Katsuta 88; 7.Fourmaux 71; 8.Solberg 58; 9.Pajari 56; 10.Munster 21.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 513 punti; 2.Hyundai 413; 3.M-Sport Ford 143.

31 Ago [22:25]

Rally del Paraguay – Finale
Ogier vince, Evans resta leader

Michele Montesano

Tra colpi di scena, numerosi cambi al vertice e forature, il Rally del Paraguay si è concluso con l’ennesima doppietta Toyota. Ma, al suo esordio nel WRC, l’esito finale della gara sudamericana è stato tutt’altro che scontato. A vincere è stato Sebastien Ogier autore dapprima di una spettacolare rimonta e poi di una tenace difesa. Il francese, navigato da Vincent Landais, ha preceduto Elfyn Evans che, grazie al secondo posto e alle disavventure altrui, è riuscito a mantenere il comando del campionato. A difendere l’onore di Hyundai ci ha pensato il campione in carica Thierry Neuville che ha artigliato, proprio sul finale, il terzo gradino del podio.

Il Rally del Paraguay ha rivelato subito il volto più duro ad Ogier. L’otto volte iridato WRC nel corso della PS2 ha subito la foratura della posteriore destra perdendo oltre mezzo minuto. Scivolato al settimo posto, l’alfiere della Toyota non si è dato per vinto iniziando una sorprendere rimonta fatta a suon di scratch. Risalito al quarto posto, al termine della tappa del venerdì, il francese il sabato ha provato una tattica tanto rischiosa quanto vincente.



Al contrario dei suoi rivali, nella seconda tappa del Rally del Paraguay Ogier ha caricato a bordo della sua Yaris Rally1 solamente una ruota di scorta. Sfruttando la maggior leggerezza della sua Toyota, il francese ha vinto ben quattro speciali delle sette in programma balzando, complice una foratura di Kalle Rovanperä, al comando della corsa. Neppure la pioggia, caduta abbondante sulle speciali della domenica, ha rallentato la marcia di Ogier che ha aggiunto anche il Rally del Paraguay nel suo personale albo d’oro.

L’unico rammarico per il francese è il non aver vinto sia il Super Sunday che la Power Stage. La pioggia non ha permesso a Ogier di chiudere il rally sudamericano a pieni punti e, soprattutto, di salire in vetta alla classifica iridata. Infatti a confermarsi al comando del campionato è stato Evans. Il gallese della Toyota è stato bravo a contenere i distacchi nella prima tappa del fine settimana, quando è stato costretto ad aprire tutte le speciali. Unico pilota a non subire neppure una foratura nell’arco del weekend, Evans ha approfittato delle disavventure altrui per scalare la classifica fino a giungere al secondo posto.



Al contrario, Adrien Fourmaux ha visto sgretolarsi un meritato podio proprio sul finale. Secondo fino alla penultima speciale, il francese della Hyundai è stato rallentato nella Power Stage dalla forte pioggia scivolando al quarto posto. Ad approfittarne, oltre ad Evans, è stato Neuville autore di un’ultima tappa vissuta con il coltello tra i denti. Dopo un difficile avvio, il belga ha cambiato passo già nella tappa del sabato. Ma è nella giornata odierna che il campione in carica ha espresso tutto il suo potenziale. L’alfiere della Hyundai ha infatti letteralmente dominato l’ultima tappa conquistando sia il Super Sunday che la Power Stage.

Detto dello sfortunato Fourmaux, anche Ott Tänak non ha vissuto un fine settimana semplice. L’estone è stato bersagliato da due forature, l’ultima quando occupava il secondo posto assoluto, che l’hanno relegato in quinta posizione. Il portacolori della Hyundai ha, così, perso un’importante occasione per poter limare il distacco sul leader di campionato Evans. Sorte simile per Rovanperä che ha subito una foratura quando occupava saldamente il primo posto. Il finnico ha perso oltre due minuti e mezzo che l’hanno fatto scivolare sesto davanti al compagno di squadra Sami Pajari. Fine settimana tribolato per Takamoto Katsuta che ha strappato la sospensione posteriore sinistra nel pomeriggio del venerdì.



Rally del Paraguay da dimenticare per gli uomini di Ford M-Sport. La gara di Gregoire Munster è durata un battito di ciglia. Il lussemburghese è stato costretto a parcheggiare la sua Puma Rally1 dopo appena 900 metri dopo aver danneggiato il braccetto dello sterzo. Invece Joshua McErlean è stato costretto ad alzare bandiera bianca nella mattinata del sabato dopo aver rotto la coppa dell’olio contro un masso. Rientrati in gara quest’oggi, gli alfieri M-Sport hanno mostrato un passo lontano dai migliori, tanto da chiudere il Super Sunday lontano dalla vetta.

Anche nel WRC2 si è assistito a una vittoria tutta in rimonta da parte di Oliver Solberg. Dopo aver perso minuti preziosi per via di una foratura, accusata nella tappa del venerdì, l’alfiere della Toyota ha dato vita a una prova di forza. L’intenso recupero di Solberg è culminato con il sorpasso su Yohan Rossel che, al volante della Citroën C3 Rally2, ha preceduto Nikolay Gryazin. A completare la top-5 di classe sono state le Skoda Fabia Rally2 dell’idolo locale Fabrizio Zaldivar e Robert Virves. Il Rally del Paraguay ha parlato italiano nel WRC3 con Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi che hanno letteralmente dominato con la loro Ford Fiesta Rally3.

Domenica 31 agosto 2025, classifica Super Sunday (top 10)

1 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 42'26"5
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3"6
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 9"2
4 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 11"1
5 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 19"6
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 36"3
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 38"9
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 58"2
9 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'08"8
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 1'36"1

Domenica 31 agosto 2025, classifica finale (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h00'06"6
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 26"2
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 27"2
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 28"5
5 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 30"6
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'05"2
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'35"5
8 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 6'53"8
9 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 7'16"3
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 8'48"2
11 - F.Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 9'17"0
12 - Virves-Viilo (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 9'26"0
13 - Bestard-Rozada (Skoda Fabia WRC2) - Bestard - 13'27"0
14 - Weiler-Sanchez (Toyota GR Yaris WRC2) - Weiler - 17'53"4
15 - Pappalardo-Carrera (Skoda Fabia WRC2) - Pappalardo - 18'04"7

Il campionato piloti
1.Evans 198 punti; 2.Ogier 189; 3.Rovanpera 189; 4.Tanak 178; 5.Neuville 150; 6.Katsuta 88; 7.Fourmaux 71; 8.Solberg 56; 9.Pajari 54; 10.Munster 21.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 513 punti; 2.Hyundai 401; 3.M-Sport Ford 147.

31 Ago [8:45]

Rally del Paraguay – 2° giorno finale
Ogier sale in vetta, Rovanperä fora

Michele Montesano

Non smette di regalare colpi di scena il Rally del Paraguay. L’ultimo evento, in ordine cronologico, ad aver cambiato fisionomia al decimo atto stagionale del WRC è stata la foratura incappata da Kalle Rovanperä. Il finlandese della Toyota, oltre a perdere il comando della gara, è così precipitato al sesto posto. Ciò ha promosso Sebastien Ogier in testa al Rally del Paraguay, seguito da un sempre combattivo Adrien Fourmaux e da un sorprendente Elfyn Evans.

L’esperienza si vede anche nel dettaglio. Incurante delle numerose forature che hanno martoriato i piloti del WRC, Ogier ha deciso di dare il tutto per tutto sugli sterrati sudamericani caricando a bordo della sua Yaris Rally1 solamente una ruota di scorta. Il minor peso ha consentito all’otto volte iridato del WRC di aprire la tornata pomeridiana del sabato siglando lo scratch della ripetizione di Carmen del Parana. Il francese, navigato da Vincent Landais, è così riuscito a scalzare Fourmaux (nella foto sotto) salendo al secondo posto assoluto.



Ogier ha quindi proseguito imperterrito la sua marcia firmando anche la speciale successiva. Proprio nel secondo passaggio della prova di Artigas si è assistito all’ennesimo colpo di scena del Rally del Paraguay. Rovanperä, che aveva controllato la corsa fin dalle ultime battute del venerdì, ha accusato una foratura all’anteriore destra all’inizio della speciale. Il finlandese ha preferito continuare perdendo per strada più di due minuti e mezzo, oltre a precipitare al sesto posto.

Ogier è quindi salito in vetta quando mancano solamente quattro prove al termine del Rally del Paraguay. Ma ad approfittarne è stato anche Fourmaux. Nonostante un problema agli ammortizzatori della sua Hyundai i20N Rally1, che gli hanno impedito di provare a insidiare Ogier nelle ultime battute, il francese è riuscito a chiudere la tappa del sabato al secondo posto a 10”3 dalla vetta. Arrivato al traguardo, Fourmaux ha dichiarato che nell’ultima giornata cercherà di fare del suo meglio per conquistare la sua prima vittoria in carriera nel WRC.



Unico a non aver subito finora una foratura, Evans (nella foto sopra) è salito in zona podio. Dopo aver sofferto nella prima tappa, avendo affrontato per primo le speciali, il leader di campionato ha trovato un buon ritmo che, complice le disavventure degli avversari, gli ha permesso di scalare la classifica. Il gallese ora dovrà fare i conti con Ott Tänak che, dopo aver accusato la foratura nella tornata mattutina, si è reso protagonista di un’intensa rimonta culminata con il quarto posto a soli due secondi e mezzo dalla zona podio.

A completare la top-5 è stato Thierry Neuville. Il campione in carica nel pomeriggio è parso poco incisivo non riuscendo a inserirsi nella lotta di vertice in nessuna delle tre speciali in programma. Questo, inevitabilmente, si è riversato sul risultato della classifica generale. Approfittando della foratura di Rovanperä, Neuville è salito di una posizione precedendo proprio il finlandese. Infine a chiudere la classifica del WRC è stato l’alfiere della Toyota Sami Pajari.



Le forature non hanno risparmiato neppure i protagonisti del WRC2. L’ultimo a farne le spese è stato Nikolay Gryazin che, nel corso della penultima tappa, ha perso il comando del Rally del Paraguay scivolando al quarto posto. Così a prendere le redini della gara è stato Robert Virves (nella foto sopra) che, al volante della Skoda Fabia Rally2, precede ora di sei secondi e mezzo un coriaceo Oliver Solberg. Quest’ultimo, dopo aver subito una foratura nei primi chilometri del rally, è staro autore di una straordinaria rimonta fatta a suon di scratch. A completare il podio di classe Yohan Rossel, scalzato da Solberg proprio negli ultimi chilometri della giornata.

Sabato 30 agosto 2025, classifica dopo la SS15 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h17'20"5
2 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 10"3
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 36"6
4 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 39"1
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 46"8
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'21"2
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'16"2
8 - Virves-Viilo (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 5'30"8
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 5'37"3
10 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 5'38"0
11 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 7'06"5
12 - F.Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Zaldivar - 7'40"1
13 - Bestard-Rozada (Skoda Fabia WRC2) - Bestard - 9'52"4
14 - Pappalardo-Carrera (Skoda Fabia WRC2) - Pappalardo - 14'13"3
15 - Weiler-Sanchez (Toyota GR Yaris WRC2) - Weiler - 14'26"3

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