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La FIA ha svelato le prime immagini di
come saranno le future vetture WRC27

Michele Montesano Quando manca poco più di un anno al debutto del nuovo ciclo regolarmente, la FIA ha finalmente svelato co...

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Rally

Project Rally One: il primo preparatore
che realizzerà la nuova vettura WRC27

Michele Montesano Sebbene le Rally1 animeranno il WRC ancora per la prossima stagione, c’è chi guarda già oltre e più preci...

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19 Dic [9:46]

La FIA ha svelato le prime immagini di
come saranno le future vetture WRC27

Michele Montesano

Quando manca poco più di un anno al debutto del nuovo ciclo regolarmente, la FIA ha finalmente svelato come saranno le vetture che calcheranno le prove speciali del Mondiale Rally a partire dal 2027. Sebbene si tratti di rendering, si possono già apprezzare appieno le linee guida e i dettagli che caratterizzeranno le future auto, meglio note come WRC27, che andranno a sostituire le attuali Rally1.

La strada per arrivare a questo punto è stata lunga e tortuosa, basti pensare che la prima bozza del nuovo regolamento era stata approvata dal Consiglio Mondiale del Motorsport a metà 2024. Poi sono seguiti una serie di dibattiti tra FIA, organizzatore e Case automobilistiche per arrivare finalmente alla versione definitiva. Il passo più importante è stato fatto, ora l’obiettivo è cercare di attirare quanti più costruttori per avere uno schieramento degno di una serie di caratura mondiale.



Se Case e preparatori erano già a conoscenza del regolamento, tanto che alcuni hanno già avviato la fase di progettazione, i rendering mostrati dalla FIA hanno il compito di indicare anche agli appassionati le linee guida che caratterizzano le future vetture. La cosa che balza all’occhio è sicuramente come le auto possano essere declinate su una vasta gamma di stili e tipologie di veicoli.

Le WRC27 si baseranno su un telaio tubolare che, partendo da quello già utilizzato sulle attuali Rally1, è stato ulteriormente migliorato sul piano della sicurezza effettuando numerose simulazioni di crash-test su varie aree critiche. Altro aspetto da non sottovalutare è che la cellula è stata semplificata riducendo, così, i costi di realizzazione. Su questa struttura verranno quindi montati i pannelli della carrozzeria.



Altro aspetto interessante è la libertà nel design. Infatti il regolamento prevede che le WRC27 non debbano per forza basarsi su modelli derivanti dalla produzione stradale. Largo quindi alla creatività, dalla realizzazione di prototipi, concept car o modelli che semplicemente richiamano le vetture stradali, purché le dimensioni della carrozzeria rispettino il volume massimo consentito dal regolamento. Vale a dire una lunghezza compresa tra i 4,10 e 4,3 metri e una larghezza massima di 1,87 metri. Inoltre anche le appendici aerodinamiche saranno semplificate per ridurre i costi di sviluppo.

A spingere le vetture saranno inizialmente i motori 1.6 turbo che, alimentati da carburanti sostenibili, svilupperanno fino a 290 cv. Il propulsore sarà abbinato a un cambio a cinque marce e alla trazione integrale. Se inizialmente la scelta ricadrà sul propulsore termico, la flessibilità regolamentare consentirà successivamente di introdurre anche motori a idrogeno, ibridi o elettrici.



Le WRC27 saranno dotate di sospensioni a doppio braccio oscillante. Mentre il sistema frenante e sterzante sarà derivato dalle attuali Rally2, il tutto per mantenere ulteriormente bassi i costi di realizzazione e gestione. A tal proposito il prezzo di un’auto in configurazione d’asfalto è stato fissato a un massimo di 345.000 euro, vale a dire meno della metà rispetto al costo di un’attuale Rally1. Oltre che sulla vettura, il regolamento punta a ridurre anche i costi operativi limitando il personale e razionalizzando la logistica.

Un’altra novità riguarda la definizione di Costruttore che varrà sia per le Case automobilistiche (ad esempio Toyota e Hyundai) che per i preparatori, come nel caso di M-Sport, Prodrive o la recente Project Rally One. A tale scopo il regolamento WRC27 punta a semplificare le componenti della vettura per ridurre il divario prestazionale tra le auto che scenderanno nelle prove speciali.



La FIA ha definito Costruttore colui che progetterà e realizzerà una WRC27 e, a seguito dell’omologazione, si occuperà della commercializzazione e assistenza. Inoltre dovrà impegnarsi a realizzare almeno dieci unità entro 24 mesi dalla data di omologazione della vettura.

18 Dic [8:44]

Project Rally One: il primo preparatore
che realizzerà la nuova vettura WRC27

Michele Montesano

Sebbene le Rally1 animeranno il WRC ancora per la prossima stagione, c’è chi guarda già oltre e più precisamente al 2027 quando nel Mondiale Rally entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico. Oltre alle Case automobilistiche, le vetture WRC27 (questo il nome del nuovo ciclo normativo) potranno essere realizzate anche da preparatori che figureranno a tutti gli effetti come costruttori gareggiando ad armi pari.

Finora Toyota era l’unico marchio interessato a produrre le vetture rispondenti al nuovo regolamento tecnico, ma la Casa nipponica non sarà più sola perché entrerà in campo anche il Project Rally One. Si tratta di una realtà fondata da Lionel Hansen, ingegnere specializzato in ambito motorsport, e da Yves Matton, ex Team Principal Citroën e direttore del dipartimento Rally della FIA durante il mandato di Jean Todt, con il supporto della Prospeed.



Dopo un primo periodo di titubanza, le WRC27 iniziano ad attirare i primi costruttori. Alla base troviamo delle nuove normative tecniche che oltre a creare una stabilità regolamentare, si parla della durata di dieci anni, sono state pensate per essere più accessibili visto il limite di costo di 345000 euro a vettura. Ciò non vuol dire che si rinuncerà allo spettacolo perché saranno in grado di erogare circa 300 cv di potenza.

Dal punto di vista prettamente tecnico a spingere le nuove vetture saranno dei motori 1.6 turbo alimentati da carburanti sostenibili. Le WRC27 saranno inoltre dotate di una cellula di sicurezza tubolare, sospensioni a doppio braccio oscillante e, ovviamente, trazione integrale. Senza dimenticare che utilizzeranno alcuni componenti delle attuali Rally2.

In Project Rally One hanno tenuto a precisare che la fase di progettazione e la costruzione del telaio sono già state completate e attualmente si sta lavorando sull’assemblaggio della prima vettura. Particolare attenzione è stata rivolta nello studio delle sospensioni e delle loro geometrie, oltre alla distribuzione dei pesi tenendo conto che l’auto potrà prendere parte a vari campionati.



Ultimata la vettura, sarà la volta di un intenso programma di sviluppo che prevedrà oltre 6000 km di test sia su terra che su asfalto, con il primo shakedown previsto nella primavera del 2026. Deliberata la vettura verrà poi effettuata l’omologazione da parte della FIA. Ricordiamo che, stando al regolamento, dovranno essere realizzati 10 esemplari di auto nei primi 24 mesi dalla data di omologazione. Inoltre nella prima stagione il costruttore dovrà schierare due auto per almeno metà dei rally previsti a calendario.

Estremamente soddisfatto Il direttore tecnico della FIA, Xavier Mestelan Pinon: "L'ingresso del Project Rally One nel WRC è una chiara indicazione che questa visione sta prendendo forma. Aprendo l'omologazione ai preparatori e introducendo un quadro tecnico a lungo termine economicamente vantaggioso per la categoria, abbiamo creato un ambiente in cui i preparatori possono partecipare al WRC alle stesse condizioni dei costruttori. Il Project Rally One illustra esattamente ciò che questa visione si proponeva di realizzare e conferma che la nuova era del Mondiale Rally sta già iniziando a portare la crescita e la diversità di cui questo sport ha bisogno".

17 Dic [10:37]

Ford M-Sport formazione a due punte
Confermato McErlean arriva Armstrong

Michele Montesano

Dopo Toyota e Hyundai, anche Ford M-Sport ha svelato la sua formazione per la prossima stagione del WRC. Ancora una volta la squadra di Malcolm Wilson non si affiderà a nomi di spicco del rallysmo internazionale, ma darà spazio a giovani promesse. Così al confermato Joshua McErlean, che ha appena completato la sua prima stagione full time nel Mondiale Rally, verrà affiancato l’esordiente John Armstrong formando, così, una squadra tutta irlandese.

Come quest’anno, M-Sport schiererà di base solamente due Ford Puma Rally1. A queste verranno poi affiancate, in base ai rally che si andranno a disputare, altre vetture per i clienti, come il gentleman driver Jourdan Serderidis, o il promettente Martins Sesks. Proprio quest’ultimo, dopo le ottime prestazioni registrate nella stagione appena conclusa, non è riuscito ad imbastire un programma completo molto probabilmente per mancanza di budget.

Vista l’assenza di Gregoire Muster, che alla sua seconda stagione non è riuscito ad essere sufficientemente competitivo, nel 2026 a ricoprire il ruolo di caposquadra sarà McErlean. Il ventiseienne irlandese, navigato da Eoin Treacy, è stato confermato dal Team Principal Richard Millener al termine di una prima stagione incoraggiante.

McErlean, nel campionato appena concluso, ha ottenuto tre settimi posti come miglior risultato: il primo nel difficile Rally di Monte Carlo, poi in Finlandia e infine nel Rally dell’Europa Centrale. Dall’irlandese si aspetta una stagione ancora più competitiva magari puntando con più costanza alla top-5.

Due volte vicecampione del mondo nel FIA Junior WRC, Armstrong approda nel Mondiale Rally dopo aver concluso al secondo posto il FIA ERC 2025. Il trentunenne irlandese, navigato da Shane Byrne, ha affrontato il Campionato Europeo Rally proprio con i colori M-Sport.

Al volante della Ford Fiesta Rally2 Armstrong ha conquistato la vittoria sia in Galles che in Croazia lottando fino all’ultimo per il titolo continentale. Ora la promozione, quasi inaspettata, nel WRC dove l’irlandese dovrà cercare di trovare subito il giusto feeling con la Puma Rally1 per lottare alla pari con McErlean.

14 Dic [9:25]

Lancia al via con PH Sport: Rossel e
Gryazin al volante delle Ypsilon Rally2

Michele Montesano

Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon HF Integrale Rally2 era stata ufficialmente
svelta a metà novembre, mancavano ancora ulteriori dettagli per il ritorno del marchio torinese nella specialità del traverso. Sempre in quell’occasione si era parlato solamente dei programmi sportivi senza entrare più nello specifico, ora sono stati svelati team ed equipaggi che daranno l’assalto al titolo del WRC2.

Un ritorno in grande stile, quello di Lancia nei rally. Proprio considerando il peso e il blasone del marchio, si è deciso di non lasciare nulla al caso. Innanzitutto a gestire le Ypsilon sulle Prove Speciali del Mondiale Rally sarà il team PH Sport. Squadra non nuova per quanto riguarda il gruppo Stellantis, visto che fino alla stagione appena conclusa ha gestito le Citroën C3 Rally2. Inoltre spetterà a Didier Clément rivestire il ruolo di Team Principal.

A portare all’esordio la Lancia Ypsilon Rally2 saranno Yohan Rossel, navigato da Arnaud Dunand, e Nikolay Gryazin affiancato alle note da Konstantin Aleksandrov. I due piloti formano una coppia affiatata e soprattutto esperta per quanto riguarda la categoria del WRC2. Inoltre Rossel e Gryazin hanno già lavorato fianco a fianco, più precisamente lo scorso anno sotto il tendone del team DG Sport, quando entrambi correvano con le Citroën C3 Rally2.

Per la squadra e gli equipaggi prosegue ora la fase di preparazione in vista del Rally di Monte Carlo, gara che a fine gennaio inaugurerà la stagione 2026 del WRC e del WRC2. Proprio sulle strade del Principato Rossel ha conquistato la vittoria di classe nelle ultime tre edizioni. Il trentenne francese è inoltre vicecampione del WRC2, oltre a essere un vero e proprio uomo Stellantis in tutto il suo cammino sportivo.

Lo stesso Gryazin vanta un’ampia esperienza nel Mondiale Rally. Il ventottenne russo, che da diversi anni corre con licenza bulgara, oltre ad aver conquistato il titolo FIA ERC Under 28, si è laureato anche campione del mondo nel WRC2 Challenger. Inoltre, avendo corso con diverse vetture Rally2, potrà sicuramente dare le giuste indicazioni per accelerare lo sviluppo della Ypsilon.

Ciò che è certo è che Lancia sta segnando già un record sul fronte vendite. Infatti già nel corso della sua presentazione ufficiale, la Ypsilon HF Integrale Rally2 ha riscosso un immediato successo tanto da ricevere numerosi ordini dai clienti sportivi. Ad oggi si possono contare già 40 vetture opzionate da squadre di tutta Europa. Quindi già il prossimo anno, a partire dal Rally di Montecarlo, vedremo Lancia tornare a calcare palcoscenici nazionali, europei e mondiali. A tal proposito resta ancora da svelare quali saranno i programmi ufficiali per il FIA ERC e il CIAR nazionale.

5 Dic [11:50]

Hyundai sceglie di alternare Lappi,
Sordo e Paddon sulla terza i20N Rally1

Michele Montesano

Tre al posto di uno. Hyundai ha sciolto le riserve: la prossima stagione del WRC sostituirà Ott Tänak facendo alternare sulla terza i20N Rally 1 ben tre piloti. Si tratta di tre vecchie conoscenze sia per quanto riguarda la specialità del traverso che dello stesso team coreano. Infatti stiamo parlando di Esapekka Lappi, Dani Sordo e Hayden Paddon che andranno ad affiancare, di volta in volta, Thierry Neuville e Adrien Fourmaux.

Dopo la decisione di Tänak di prendersi un anno sabbatico dal Mondiale Rally, Hyundai si è ritrovata a dover scegliere un sostituto in breve tempo. Sondato varie opzioni, la squadra coreana ha preferito puntare sull’esperienza anziché su un pilota giovane. A pesare su tale scelta anche l’incognita sul proseguimento del programma nel WRC. Infatti Hyundai ha confermato la sua presenza solamente per l’anno prossimo, quando terminerà il ciclo delle attuali Rally1.

Con la conferma di Neuville e la promozione sul campo di Fourmaux a seconda guida, i vertici di Hyundai Motorsport Cyril Abiteboul e Andrew Wheatley hanno deciso di tornare a far ruotare i piloti sulla terza i20N Rally1. Una scelta introdotta dall’allora Team Principal Andrea Adamo che, oltretutto, si era rivelata vincente consentendo alla squadra coreana di conquistare anche diversi titoli costruttori.

Dopo un anno fuori dal giro iridato, rivedremo al volante della Hyundai sia Sordo che Lappi. Entrambi conoscono molto bene la i20N Rally1, in quanto hanno avuto modo di correrci nel Mondiale e anche di occuparsi dello sviluppo. Invece per Paddon si tratterà di un ritorno nel WRC dopo ben otto anni di assenza. Il neozelandese è però sempre rimasto legato a Hyundai conquistando anche due Campionati Europei, nel 2023 e 2024, al volante della i20N Rally2 gestita dal team italiano BRC.

Sebbene non sia stato stilato un calendario completo, in Hyundai hanno già confermato che Paddon sarà al via del Rally di Monte Carlo, la gara inaugurale della stagione prevista dal 22 al 25 gennaio 2026. Lappi sarà al via in Svezia, a metà febbraio, rally che ha vinto lo scorso anno proprio con Hyundai. Mentre Sordo farà la sua prima apparizione in occasione della gara di casa, il Rally delle Isole Canarie in scena a fine aprile.

29 Nov [13:37]

Rally dell’Arabia Saudita – Finale
Nona sinfonia per Ogier, Neuville vince

Michele Montesano

Nel Rally dell’Arabia Saudita si è scritta un’altra pagina di storia del WRC. Autore di questo nuovo capitolo non poteva che essere Sebastien Ogier. Al termine di una cavalcata lunga un anno, il francese ha conquistato il nono titolo iridato andando ad eguagliare il connazionale Sebastien Loeb. Sebbene non abbia preso parte a tutti i rally della stagione, Ogier è stato il pilota più cosante ma, soprattutto, il più vincente conquistando sei successi. Un vero e proprio smacco per gli avversari a partire da Elfyn Evans, battuto per soli quattro punti dal francese.

Thierry Neuville ha abdicato lo scettro conquistando la sua prima vittoria stagionale. Un anno avaro di soddisfazioni sia per il belga che per Hyundai, apparsi la brutta copia di quanto visto solamente un 12 mesi fa. In un campionato dominato dalla Toyota, il costruttore coreano è riuscito a siglare solamente due vittorie. L’ultima, in Arabia Saudita, è coincisa anche con una doppietta, visto che il veloce quanto sfortunato Adrien Fourmaux ha conquistato il secondo posto.



Tra forature, errori e penalità, sono stati diversi i piloti ad avvicendarsi al comando del Rally dell’Arabia Saudita. Se Ott Tänak aveva aperto le danze vincendo la prova spettacolo di Jameel Motorsport, ricavata all’interno del circuito che ospita la Formula 1, giovedì a dettare il ritmo è stato un sorprendente Marins Sesks. Il lettone della Ford M-Sport, avvantaggiato dell’ordine di partenza, si è ritrovato ad affrontare le speciali con una traiettoria più pulita. Sesks ha quindi approfittato del vantaggio salendo al comando delle operazioni.

Purtroppo una foratura, accusata nel giro pomeridiano, ha costretto il lettone della Ford a cedere il passo a Fourmaux. In grande spolvero, il francese della Hyundai ha provato ad allungare nonostante una lotta estremamente serrata con Sesks e Sami Pajari. Se una gomma delaminata, episodio avvenuto proprio nel corso dell’ultima speciale del venerdì, non ha fermato la corsa di Fourmaux, a sbarrare la strada del francese è stata una penalità arrivata a motori spenti. Fourmaux è infatti arrivato in anticipo al controllo prima dell’assistenza di fine giornata ricevendo una sanzione di un minuto.



Ad approfittarne è stato Sesks (nella foto sopra) che è tornato al comando a tre speciali dal termine del Rally dell’Arabia Saudita. Ma la fortuna ha voltato le spalle al lettone che, nel corso della speciale di Asfasan, è stato costretto a sostituire due ruote forate. Come se non bastasse, Sesks è arrivato al traguardo con vistosi problemi al propulsore della sua Puma Rally1 che l’hanno costretto alla resa definitiva. Ciò non toglie la bella prestazione messa in mostra dal lettone che spera di poter avere un sedile fisso nella prossima stagione del WRC.

Il comando del Rally dell’Arabia Saudita è quindi passato a Neuville (nella foto sotto). Nonostante due forature e un problema alla sospensione accusata nel corso del fine settimana, il campione uscente del WRC non ha mai mollato la presa. Complice anche le disavventure dei rivali, il risultato finale premia la determinazione di Neuville che, oltretutto, ha fatto della costanza la sua arma vincente visto che non ha segnato nemmeno una scratch. A 54”7 dal belga ha chiuso Fourmaux. Vincitore morale del Rally dell’Arabia Saudita, il francese della Hyundai ha dovuto rimandare ancora una volta l’appuntamento con il primo successo nel WRC.



A completare il podio è stato Ogier. Il francese ha improntato la sua gara nel marcare stretto il diretto rivale al titolo Evans. Ogier ha quindi saggiamente cercato di non correre rischi inutili badando a chiudere costantemente davanti al gallese. La fortuna ha poi sorriso ancora una volta al campione di Gap quando, nel corso della penultima speciale, Takamoto Katsuta ha capottato gettando alle ortiche il podio (nella foto sotto). Ma in generale a impressionare è stata la freddezza con cui Ogier ha gestito l’intero fine settimana. Menzione speciale per il suo navigatore Vincent Landais, ineccepibile nell’arco di tutta la stagione e al suo primo titolo iridato.

Tradito da una foratura quando era in lotta per la vittoria, Pajari si è dovuto accontentare del quarto posto. Il finnico della Toyota ha preceduto il compagno di squadra Katusta, che ha affrontato la Power Stage senza parabrezza. Fuori dalla top-5, Evans è apparso poco brillante nelle prime tappe. Il gallese della Toyota si è risvegliato solamente quest’oggi vincendo il Super Saturday e la Power Stage conclusiva. Ma ciò non è servito, ed Evans ha perso il titolo iridato per soli quattro punti nei confronti di Ogier.



Finale amaro per Kalle Rovanperä. Il due volte campione del mondo, che dal prossimo anno si darà alle monoposto affrontando la Super Formula giapponese, non è riuscito a salutare nel migliore dei modi il WRC. Settimo, il finnico della Toyota è stato rallentato anche dalle forature incappate nell’arco della corsa. Con Sesks fuori, è toccato a Gregoire Munster e Joshua McErlean tenere alto il vessillo Ford. I due piloti del team M-Sport hanno chiuso il Rally dell’Arabia Saudita rispettivamente all’ottavo e al nono posto.

Non poteva esserci arrivederci peggiore per Tänak. L’estone, che la prossima stagione si prenderà un anno sabbatico, è stato bersagliato dalle forature. L’undicesimo posto finale non rende merito all’alfiere della Hyundai che è stato tra i piloti più competitivi sul deserto saudita. Al debutto sulla Puma Rally1, Nasser Al Attiyah ha tagliato il traguardo quindicesimo. Sprofondato in classifica dopo aver staccato il portellone della sua Ford, nel corso del pomeriggio del giovedì, il qatariota si è reso protagonista di un bel recupero.



Già annunciato come pilota ufficiale Toyota nella prossima stagione, Oliver Solberg ha chiuso il capitolo Rally2 con una perentoria vittoria. Ma con lo svedese trasparente ai fini della classifica, a conquistare il successo nel WRC2 è stato Gus Greensmith (nella foto sopra). L’inglese della Skoda Fabia Rally2 griffata Toksport ha preceduto di oltre mezzo minuto Nikolay Gryazin. A completare il podio di classe, tutto marchiato Skoda, è stato Robert Virves.

Sabato 29 novembre 2025, classifica Super Saturday (top 10)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 37'47”7
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 0”8
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 6”1
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 6”6
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 26”4
6 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 32”6
7 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 1'01”6
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 1'03”3
9 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'27”9
10 - Al-Attiyah-Carrera (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 1'49”7

Sabato 29 novembre 2025, classifica finale (top 15)

1 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 3:21'17”3
2 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 54”7
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'03”3
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'51”7
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'59”9
6 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 3'43”9
7 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 5'31”5
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 7'07”2
9 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 8'30”5
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) – Printsport – 10'00”6
11 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 11'04”0
12 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 11'28”3
13 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 12'03”7
14 - Virves-Viilo (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 14'29”2
15 - Al-Attiyah-Carrera (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 15'16”2

Il campionato piloti
1.Ogier 293 punti; 2.Evans 289; 3.Rovanperä 256; 4.Tänak 216; 5.Neuville 194; 6.Katsuta 122; 7.Fourmaux 115; 8.Pajari 107; 9.Solberg 71; 10.Munster 40.

Il campionato costruttori
1.Toyota 735 punti; 2.Hyundai 511; 3.Ford 205.

28 Nov [19:36]

Colpo di scena in Arabia Saudita
Fourmaux penalizzato, Sesks in testa

Michele Montesano

Finale di giornata amaro per Adrien Fourmaux. A motori spenti il leader del Rally dell’Arabia Saudita si è visto comminare una sanzione di un minuto sprofondando al quarto posto. Al termine di un finale rocambolesco, in cui il francese ha subito anche una foratura all’anteriore sinistra nell’ultima speciale, Fourmaux era riuscito a mantenere la prima posizione con un vantaggio di 2”4 su Martins Sesks, a sua volta attardato anche da una delaminazione.

Tuttavia il francese della Hyundai, navigato da Alexandre Coria, si è presentato con un minuto di anticipo al TC14A, il controllo prima dell’assistenza di fine giornata. Tale svista è costata carissima a Fourmaux, che ha ricevuto una penalità di 60 secondi sprofondando al quarto posto. Inoltre, con un distacco dalla vetta di 57”6, per il francese si è inesorabilmente allontano il sogno di poter conquistare la sua prima vittoria nel WRC.

Al contrario a sorridere è Sesks. Il lettone del team Ford M-Sport si è ritrovato al comando delle operazioni e, a tre speciali al traguardo del Rally dell’Arabia Saudita, a un passo dal suo primo successo iridato. Sebbene avvantaggiato dell’ordine di marcia, infatti affronterà per ultimo le prove di domani, Sesks dovrà fare i conti con Thierry Neuville, secondo e a soli 3”4 dal battistrada.

Ad approfittarne è stato anche Takamoto Katsuta che è salito in zona podio. Ma con oltre 40 secondi di ritardo dalla vetta, difficilmente il nipponico della Toyota potrà intromettersi nella lotta per la vittoria del Rally dell’Arabia Saudita. Piuttosto Katsuta dovrà prestare attenzione al recupero di Fourmaux, staccato poco più di 16 secondi dalla Yaris Rally1.

La penalità inflitta al pilota Hyundai non crea scossoni nella lotta per il titolo iridato. In quanto tutti i protagonisti per la conquista dell’iride WRC, vale a dire Elfyn Evans, Sebastien Ogier e Kalle Rovanperä, non hanno beneficiato in alcun modo della retrocessione del francese. 


Venerdì 28 novembre 2025, classifica dopo la SS14 (top 15)

1 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 2:43'20”1
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 3"4
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 41"5
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 57"6
5 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"0
6 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"2
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'37"2
8 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 3'55"0
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 6'15"8
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) – — – 7'29"1
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 7'40"8
12 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 8'13"8
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 8'54"9
14 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 9'22"6
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) – Orlen – 11'32"1

28 Nov [16:38]

Rally Arabia Saudita – 3° giorno finale
Fourmaux resiste in testa tra le forature

Michele Montesano

Così come accaduto nel pomeriggio di ieri, anche nella tappa odierna gli pneumatici hanno giocato un ruolo fondamentale nel Rally dell’Arabia Saudita. Numerose le forature che hanno coinvolto quasi tutti i protagonisti del WRC, a partire dai primi in classifica. Infatti sia Adrien Fourmaux che Marins Sesks hanno subito una delaminazione nell’ultima prova di giornata ma, ciò nonostante, sono riusciti a resistere e tagliare il traguardo nelle posizioni di vertice.

Ugualmente anche la lotta per il titolo iridato è più aperta che mai. Se nella mattinata una foratura aveva costretto Elfyn Evans a scendere in decima posizione, nella ripetizione pomeridiana una sorte simile è capitata a Sebastien Ogier. Il francese della Toyota è però riuscito a contenere il problema tenendosi alle spalle il compagno, nonché leader di campionato. Quando mancano solamente tre speciali al termine della stagione, tutto è ancora aperto per decretare chi sarà il campione 2025 del WRC.

Il turno pomeridiano ha visto Ott Tänak proseguire la striscia vincente della mattinata. L’estone della Hyundai ha infatti siglato lo scratch nella ripetizione di Alghulah istallandosi al terzo posto assoluto in coabitazione con Sami Pajari. Al contempo Sesks ha siglato il secondo crono della prova accorciando a 1”9 il distacco su Fourmaux. Con i primi quattro piloti racchiusi in 4”4 tutto era possibile, ma a scompaginare le carte ci hanno pensato gli pneumatici Hankook.

Il primo a subire una foratura nella ripetizione di Um Al Jerem è stato Tänak. L’estone si è quindi fermato lungo la prova per sostitute lo pneumatico, operazione che gli è costato più di un minuto e mezzo oltre alla lotta per la vittoria. Pochi chilometri dopo la medesima sorte ha visto, suo malgrado, protagonista Pajari. Il finnico della Toyota però ha perso molto più tempo scivolando ai margini della top-10.

Al contrario Sesks è tornato a dettare il ritmo. Il lettone della Ford ha siglato lo scratch della PS13 e, approfittando di un errore di Fourmaux, è balzato al comando delle operazioni con un vantaggio di oltre 22 secondi proprio sul francese. L’alfiere della Hyundai è infatti stato tratto in inganno dalla polvere sollevata da Pajari sbagliando un incrocio. Tale inconveniente gli è costato ben 24 secondi scivolando in seconda posizione.

Ma l’ultima prova della giornata, la ripetizione di Wadi Almatwi, ha scompaginato nuovamente la classifica. Le rocce aguzze e la ghiaia hanno reso complicato il finale a diversi piloti. Tra cui proprio Sesks che ha forato la posteriore sinistra a metà della speciale. Incurante del danno, il lettone ha proseguito perdendo secondi per strada. Fourmaux è quindi tornato prepotentemente in lotta per la vittoria ma, a pochi chilometri dal traguardo, anche il francese ha forato l’anteriore sinistra. Ciò nonostante, Fourmaux è riuscito a mantenere il comando delle operazioni chiudendo davanti a Sesks per appena 2”4.

Pur se rallentato da una gomma delaminata anche nell’ultima speciale del venerdì, Thierry Neuville è riuscito ad approfittare delle disavventure altrui salendo in zona podio. Il belga, campione uscente del WRC, ha ora un distacco di soli 5”8 dalla vetta. Neuville può inoltre contare su un margine di 38”1 su Takamoto Katsuta, diventato il primo dei piloti Toyota. Alle spalle del nipponico troviamo Kalle Rovanperä che ha approfittato delle disavventure di Ogier.

Sebbene attento e cauto nell’affrontare le speciali saudite, anche il francese è stato vittima di una foratura nella ripetizione di Wadi Almatwi. L’otto volte iridato del WRC ha proseguito dritto riuscendo a contenere i secondi persi. Anzi, sfruttando un’altra foratura subita da Tänak, è salito al sesto posto. Pajari, settimo, precede l’altro contendente al titolo Evans, il quale ha di fatto perso il vantaggio dei tre punti in classifica iridata.

In rimonta gli altri alfieri Ford M-Sport. Gregoire Munster occupa la nona piazza, mentre Joshua McErlean è undicesimo assoluto. Prosegue il recupero di Nasser Al Attiyah che, dopo alcune disavventure subite nella tappa di ieri con la sua Puma Rally1, è ora diciassettesimo.

Non accenna a diminuire l’avanzata di Oliver Solberg tra le Rally2. Al suo ultimo rally prima di fare il salto nella prima classe del WRC, lo svedese della Toyota ha ulteriormente allungato sui rivali. Tuttavia, essendo trasparente ai fini della classifica, a occupare il primo posto nel WRC2 è Gus Greensmith che comanda le operazioni con quasi mezzo minuto di vantaggi su Nikolay Gryazin. Il russo della Skoda, nel passaggio pomeridiano, è riuscito ad avere la meglio su Kajetam Kajetanowicz che è sceso sull’ultimo gradino del podio.

Venerdì 28 novembre 2025, classifica dopo la SS14 (top 15)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 2:43'17"7
2 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 2"4
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 5"8
4 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 43"9
5 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"0
6 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"2
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'37"2
8 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 3'55"0
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 6'15"8
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) – — – 7'29"1
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 7'40"8
12 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 8'13"8
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 8'54"9
14 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 9'22"6
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) – Orlen – 11'32"1

28 Nov [10:55]

Rally Arabia Saudita – 3° giorno mattino
Fourmaux 1°, Evans fora e scivola 10°

Michele Montesano

La mattinata del venerdì del Rally dell’Arabia Saudita potrà rivelarsi uno snodo cruciale per l’esito finale del WRC 2025. Nel corso della tappa odierna Elfyn Evans, leader del campionato, ha forato perdendo secondi e posizioni in classifica. Ad approfittarne è stato sicuramente Sebastien Ogier che, saldamente al settimo posto, vede sempre più vicino il nono titolo nel Mondiale Rally.

Ma, oltre alla lotta per l’iride piloti, in ballo c’è anche la vittoria del Rally dell’Arabia Saudita, con Adrien Fourmaux che vuole conquistare il suo primo successo nel WRC. Il francese dovrà però vedersela con gli arrembanti Martins Sesks e Sami Pajari, a loro volto a caccia del primo successo mondiale. La tappa del venerdì è iniziata con Fourmaux subito in splendida forma. Il transalpino della Hyundai ha stampato lo scratch della Alghulah incalzato proprio da Pajari e Sesks.

Fourmaux non è però riuscito ad essere ugualmente incisivo nelle successive speciali di giornata subendo la rimonta degli avversari. In particolare Sesks, scivolato al terzo posto dopo essere incappato in una foratura nel pomeriggio di ieri, è riuscito a sorpassare Pajari e a limare il divario sul battistrada Fourmaux. Salito al secondo posto, il lettone del team Ford M-Sport è ora a soli 2”9 dalla vetta.

Ma nel pacchetto di mischia ci sono anche Pajari e Ott Tänak. Se il finnico della Toyota è a 4”5 da Fourmaux, l’estone della Hyundai ha accorciato le distanze della vetta siglando gli scratch nelle speciali di Um Al Jerem e Wadi Almatwi. Tänak, al suo ultimo rally in vista di un anno sabbatico, proverà a chiudere la stagione con una vittoria. Al contrario Thierry Neuville, nel corso della Um Al Jerem, ha perso terreno per un cedimento all’ammortizzatore posteriore sinistro della sua i20N Rally1 riuscendo comunque a conservare il quinto posto assoluto.

Ad approfittarne è stato Takamoto Katusta. Sesto, il nipponico della Toyota ha accorciarlo le distanze portandosi a 15”2 da Neuville. A seguire le altre Yaris Rally1 di Ogier e Kalle Rovanperä, quest’ultimo vittima di una foratura al termine della speciale di Wadi Almatwi. Prova che, però, si è rivelata ancora più indigesta per Evans che ha bucato la posteriore sinistra. Siccome la foratura è avvenuta nei primi chilometri, il gallese si è fermato per sostituire lo pneumatico perdendo oltre due minuti.

Seppur sia riuscito a ripartire, Evans è scivolato al decimo posto a oltre due minuti e mezzo da Ogier. L’unico lato positivo è che il gallese ha un distacco ampiamente recuperabile su Gregoire Muster, nono a 12”8 dal pilota della Toyota. Evans inoltre potrà puntare a racimolare punti preziosi nella tappa di domani e nella Power Stage conclusiva, ma la sua rincorsa al titolo si è fatta ora decisamente più ripida.

In recupero anche Joshua McErlean che, dopo aver accusato una foratura nella tappa di ieri, è riuscito a risalire in undicesima piazza. Protagonista di un curioso episodio nel pomeriggio del giovedì, in cui ha perso il portellone del bagagliaio della sua Puma Rally1, Nasser Al Attiyah sta cercando una disperata rimonta. Il qatariota occupa ora la diciassettesima posizione assoluta.

Nessuna novità tra le Rally2 con Oliver Solberg che detta ancora l’andatura. Sebbene trasparente ai fini della classifica, lo svedese della Toyota precede Gus Greensmith, primo tra i piloti iscritti nel WRC2. L’inglese, al volante della Skoda Fabia Rally2 griffata Toksport, ha ora un margine di 35”5 su Kajetan Kajetanowicz, a sua volta braccato a 9”4 da Nikolay Gryazin.

Venerdì 28 novembre 2025, classifica dopo la SS11 (top 15)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 2:00'46"1
2 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 2"9
3 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 4"5
4 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 9"2
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 43"1
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 58"3
7 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'32"1
8 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'52"0
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 3'55"6
10 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 4'08"4
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 5'08"5
12 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2*) – Printsport – 5'49"4
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 6'33"9
14 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) – Orlen – 7'09"4
15 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 7'18"8

27 Nov [22:11]

Rally Arabia Saudita – 2° giorno finale
Fourmaux 1°, Ogier allunga su Evans

Michele Montesano

I veri protagonisti del Rally dell’Arabia Saudita si sono rivelati gli pneumatici. Le gomme Hankook hanno ricoperto il ruolo di variabile impazzita dell’ultimo atto stagionale del WRC, tanto da ridisegnare la classifica della tappa odierna. Ad uscirne indenne è stato Adrien Fourmaux che, approfittando delle forature di Martins Sesks e Sami Pajari, è salito al comando della classifica. A muoversi è anche la lotta per il titolo con Sebastien Ogier che sembra sempre più diretto verso il suo nono iride.

Il passaggio pomeridiano si è rivelato deleterio per gli pneumatici Hankook. Il fondo stradale più rovinato ha fatto affiorare rocce e ghiaia rendendo la vita delle gomme decisamente più difficile. Sesks ha iniziato da dove aveva lasciato, ovvero siglando lo scratch della ripetizione di Al Faisaliyah. Il lettone della Ford M-Sport ha quindi cercato di estendere ulteriormente il suo vantaggio anche nella speciale successiva.

Ma, proprio mentre percorreva il secondo passaggio della Moon Stage, ha subito una foratura alla posteriore destra che gli è costata 15 secondi e il comando del Rally dell’Arabia Saudita. Se Sesks è scivolato al terzo posto, ad approfittarne sono stati Pajari e Fourmaux. Salito in testa, il finnico della Toyota si è ritrovato a dover fare i conti con la stessa sorte. Nella ripetizione di Khulais Pajari ha infatti delaminato l’anteriore destra perdendo a sua volta la testa della gara.

Ad uscirne indenne è stato Fourmaux. Con una guida attenta, ma non per questo meno rischiosa visto che anche lui ha optato per le Hankook Soft, il francese della Hyundai è riuscito a salire in vetta. Quando mancano ancora nove speciali al termine del rally, Fourmaux può contare ora su un vantaggio di sei secondi su Pajari e 6”9 su Sesks.

Ma, viste le numerose incognite, anche gli altri alfieri di Hyundai Ott Tänak e Thierry Neuville sono in piena lotta per la vittoria. Sebbene a distanza di circa 14 secondi dalla vetta, l’estone e il belga sono divisi tra loro da appena 1”2. Nettamente più in forma, Neuville stava per sferrare l’attacco nei confronti di Tanak quando ha subito la seconda foratura della giornata. A quattro chilometri dal termine della ripetizione di Khulais, il belga si è ritrovato con la posteriore destra delaminata.

Ormai nella terra di nessuno, Takamoto Katsuta occupa il sesto posto in classifica generale. A seguire troviamo Ogier che, seppur fuori dai giochi per la vittoria del Rally dell’Arabia Saudita, sta puntando tutto sulla conquista del suo nono titolo nel WRC. Per ora la strategia conservativa sta funzionando e, complice l’ottavo posto di Kalle Rovanperä, il francese virtualmente ha la corna in pugno, visto che Elfyn Evans è solamente nono e, per giunta, staccato di oltre 40 secondi da Ogier.

A completare la top-10 ci ha pensato il portacolori di Ford M-Sport Gregoire Munster, mentre il compagno di squadra Joshua McErlean è solamente dodicesimo. Peccato per Nasser Al Attiyah che, nel corso della ripetizione di Al Faisaliyah, dopo un brusco atterraggio da un salto ha perso il portellone del bagagliaio della sua Ford Puma Rally1. Oltre al danno aerodinamico, il qatariota si è ritrovato costretto a rallentare per via della sabbia che è iniziata a entrare nell’abitacolo. Al Attiyah non ha potuto far altro che alzare il piede e chiudere la tappa al ventesimo posto.

Non è cambiata la musica nel WRC2 con Oliver Solberg che ha proseguito a dettare il ritmo. Sebbene trasparente ai fini della classifica, il pilota della Toyota Yaris griffata Printsport ha esteso il suo vantaggio nei confronti di Gus Greensmith a oltre un minuto. Terzo tra le Rally2, Kajetan Kajetanowicz si deve vedere ora le spalle da un arrembante Roope Korhonen, staccato di appena un secondo e mezzo, mentre Nikolay Gryazin completa la top-5.

Giovedì 27 novembre 2025, classifica dopo la SS8 (top 15)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 1:18'45"3
2 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 6"0
3 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 6"9
4 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 13"7
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 14"9
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 22"9
7 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 44"2
8 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'21"2
9 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'25"3
10 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 2'10"9
11 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) – Printsport – 2'54"9
12 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 3'30"1
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 3'58"0
14 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) – Orlen – 4'23"5
15 - Korhonen-Viinikka (Toyota GR Yaris Rally2) – Toyota – 4'25"0

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