Nurburgring, gara 1: Hamilton batte anche la penalizzazione

Cosa dire di un pilota che gira costantemente un secondo più veloce degli altri? Per vincere la sua prima e attesa gara in GP2, Lewis Hamilton ha voluto stupire tutti e ci è perfettamente riuscito. Dopo aver fallito l'obiettivo a Valencia e Imola, l'inglese del team ART al Nurburgring ha indovinato il giusto set-up per la gara e dopo un ottimo scatto dalla seconda fila, che gli ha permesso di passare Nelson Piquet e Franck Perera mossisi lentamente davanti a lui, ha attaccato Hiroki Yoshimoto e si è portato in testa. Poi ha allungato in maniera perentoria. Al 6° giro aveva 8"8 di vantaggio sul giapponese della BCN, all'11° passaggio è entrato ai box per il pit-stop con più 13"5 su Negrao, divenuto secondo per il gioco delle soste. Ed è stato in quel momento che Hamilton ha commesso un errore beccandosi un drive through per velocità eccessiva in corsia box. Quando glielo hanno comunicato, Hamilton ha iniziato a spingere fortissimo, ha scontato la penalità rientrando in pista secondo, dietro al compagno Alexandre Premat. In un paio di giri ha cancellato il divario di 1"5 che aveva dal francese e l'ha superato con facilità. Premat è stato corretto anche perché aveva problemi ai freni e nulla poteva fare per contenere Hamilton. Che si è involato verso il suo primo grande successo stagionale.

Adam Carroll spettacolare
E' stata una doppietta ART. La squadra francese di Frederic Vasseur e Nicolas Todt torna protagonista dopo aver vinto con Nico Rosberg il campionato 2006. Se Premat ha concluso a 19" da Hamilton, ancora più lontano ha visto il traguardo il terzo classificato, Adam Carroll. Il britannico della Racing Engineering, ha risfoderato la grinta evidenziata nel 2005. Tutto il suo talento è emerso in occasione del sorpasso a Nicolas Lapierre, all'esterno dell'ultima curva dopo che il francese era appena stato superato da Nelson Piquet. Una bellissima manovra, così come bello è stato il sorpasso a Josè Maria Lopez nei chilometri finali. L'argentino della Super Nova si è difeso per tutto il tempo da Piquet, ma contro Carroll nulla ha potuto.

La determinazione e il... brivido di Piquet
E Piquet? L'autore della pole è partito malissimo ed ha dovuto fare una gara tutta di recupero. Ha più volte bloccato i freni, ma ha corso con temperamento e folle ma di grande abilità è stato il sorpasso su Lapierre e la successiva difesa su Carroll. Purtroppo il brasiliano ha strapazzato troppo gli pneumatici. L'anteriore sinistro andava deformandosi (ricordate quello di Raikkonen un anno fa proprio su questa pista?) finché non è esploso in una semicurva veloce a destra proiettando la Dallara di Piquet nella via di fuga. Per fortuna molto ampia. Un problema al pneumatico anteriore destro lo ha accusato anche Andreas Zuber che ha perso un ottavo posto che pareva già stampato sulle classifiche.

Italiani a picco, Yoshimoto domani è in pole
Gianmaria Bruni è mancato all'appello. Il brillante vincitore di Imola viaggiava in ottava posizione, alle spalle di Adrian Valles, quando al 17° giro, alla chicane, è arrivato lungo, si è scomposto ed ha tamponato lo spagnolo mettendo fine alla corsa di entrambi. Luca Filippi della FMSI era 15°, ma ha dovuto parcheggiare la sua Dallara all'ingresso box per un problema tecnico. Ferdinando Monfardini ha accusato noie al motore, si è toccato con Hernandez, ha scontato un drive through per velocità non consentita in pit-lane ed ha concluso la gara nei prati. Gara negativa anche per la Durango con Lucas Di Grassi e Sergio Hernandez nelle ultime posizioni. Subito fuori gioco Franck Perera, che partiva dalla prima fila. Il francese della Dams si era mosso male al verde, ma dopo due curve si è ritirato con la vettura ammutolita.
Bene a punti Alexandre Negrao, Ernesto Viso e Hiroki Yoshimoto che nella seconda gara di domani mattina scatterà dalla pole grazie all'ottavo posto. Finalmente protagonista Javier Villa, nono davanti a Michael Ammermuller, costretto a partire in penultima fila per la penalità ricevuta a Imola. E' rimasto fermo sullo schieramento, come in gara 1 a Imola, Timo Glock.

Massimo Costa

Nella foto, Lewis Hamilton.

L'ordine di arrivo di gara 1, sabato 6 maggio 2006

1 - Lewis Hamilton - ART - 35 giri in 1.01'26"097
2 - Alexandre Premat - ART - a 19"642
3 - Adam Carroll - Racing Engineering - a 28"756
4 - Josè Maria Lopez - Super Nova - a 29"782
5 - Nicolas Lapierre - Arden - a 30"073
6 - Ernesto Viso - iSport - a 35"784
7 - Alexandre Negrao - Piquet - a 38"426
8 - Hiroki Yoshimoto - BCN - a 40"107
9 - Javier Villa - Racing Engineering - a 55"748
10 - Michael Ammermuller - Arden - a 56"638
11 - Clivio Piccione - DPR - a 57"179
12 - Sergio Hernandez - Durango - a 1'04"519
13 - Tristan Gommendy - iSport - a 1'05"006
14 - Andreas Zuber - Trident - a 1'16"109
15 - Olivier Pla - DPR - a 1'17"218
16 - Felix Porteiro - Campos - a 1'29"541
17 - Timo Glock - BCN - a 1'38"504
18 - Lucas Di Grassi - Durango - a 1 giro
19 - Fairuz Fauzy - Super Nova - a 1 giro

Ritirati
0 giri - Franck Perera
11° giro - Luca Filippi
18° giro - Adrian Valles
18° giro - Gianmaria Bruni
29° giro - Ferdinando Monfardini
30° giro - Nelson Piquet