Massimo CostaE' già finita l'avventura in F1 di Jack Doohan con l'Alpine? Sei Gran Premi nel 2025, più l'ultimo del 2024, con una delle monoposto peggiori sulla griglia di partenza del Mondiale, sono abbastanza per decretare che l'australiano non è un pilota adatto alla F1? Abbiamo parlato e scritto tanto sulla insensibilità mischiata a confusione della Red Bull, che cambia piloti come fossero caramelle, ma almeno il team di Milton Keynes ha la scusante che è in corsa per il campionato del mondo piloti e costruttori. Ma la Alpine?
Team di centro e basso schieramento, l'Alpine è l'ideale per far crescere con calma un debuttante in F1, invece pare che il team principal Oliver Oakes, il consigliere Flavio Briatore, una sorta di Darth Vader che fino ad oggi non ha portato alcun frutto alla squadra del costruttore francese, siano convinti che con Franco Colapinto le cose cambieranno. Ora, paragonare subito Doohan a Pierre Gasly, un talento vero (guarda caso uno dei tanti giubilati da Helmut Marko) che ha sulle spalle 159 Gran Premi disputati e una vittoria clamorosa ottenuta con l'Alpha Tauri, è una cosa senza senso, da principianti.
Il sospetto, neanche tanto sospetto, è che Briatore volesse far correre fin da subito Colapinto, ma già c'era una sorta di accordo con Doohan, pilota della Academy. L'australiano ogni volta che scendeva in pista aveva una enorme e inutile pressione sulle spalle, ha commesso qualche errore, come anche Gasly del resto, alcuni gravi come a Suzuka (anche se poi si è scoperto che la mancata chiusura del DRS alla prima curva non è stata tutta colpa sua), ma sono pur sempre parte di un percorso di crescita. E si sa che quando guidi una monoposto che non va, capita di andare oltre il limite.
Tutta una messa in scena insomma, e se veramente Doohan sarà ingiustamente appiedato, chissà cosa penserà il presidente di Renault, quel Luca De Meo che si era indignato profondamente quando Oscar Piastri, allevato dalla Academy Alpine, decise di andarsene alla McLaren (e mai mossa di mercato fu più geniale) perché non considerato. Ora è la Alpine a comportarsi male, malissimo, nei confronti di un ragazzo che nel 2024 è stato tenuto in panchina, fatto da non sottovalutare perché rimanere lontano dalle gare per diversi mesi influisce sul rendimento.

Secondo fonti inglesi, Alpine ha comunicato a Doohan la volontà di rimpiazzarlo con Colapinto a partire dal GP di Imola. Alpine ha poi smentito tale ipotesi, rischiando così l'ennesima figuraccia se il cambio effettivamente avverrà. Tra l'altro, proprio a Miami, Doohan per la prima volta in qualifica era stato più veloce di Gasly, poi in gara al primo giro un contatto con Liam Lawson lo ha portato al ritiro al primo giro. Come a Melbourne, quando ha sbattuto sotto la pioggia. Si potrà dire che Doohan non ha fatto molto per ottenere risultati importanti, ma ripetiamo, nessuno dei debuttanti di questa stagione si è trovato a guidare con sull'halo la presenza del pilota che poteva sostiuirlo.
Da Andrea Antonelli a Gabriel Bortoleto pasando per Isack Hadjar, Oliver Bearman, tutti hanno potuto affrontare le prime gare del mondiale in totale serenità. Come deve essere. Doohan, come detto, è stato uno dei piloti della Academy, ha svolto una serie di test nel 2024, ma diciamo che non è una delle scelte dell'attuale dirigenza composta da Oakes e Briatore, che se lo sono trovato. Questo evidenzia come spesso le Academy siano totalmente inutili se questo è il risultato.
Niente da dire sulle qualità di Colapinto, che già per questa stagione avrebbe meritato un sedile dopo le belle e poche gare disputate con la Williams quando sostituì Logan Sargeant, ma questa fretta di Alpine nel volere l'argentino può anche essere dettata da motivi economici. Colapinto è supportato da diversi sponsor argentini e un po' di soldini alla Alpine, che di certo non se la passa benissimo, non possono che portare una buona dose di ossigeno.

Siamo tutti d'accordo che la F1 non è una organizzazione benefica, che i team cercano subito il risultato, cosa che non accadeva fino a qualche anno fa, che alle squadre poco importa se viene spezzato dopo una manciata di gare il sogno di un ragazzo che ancora tutto deve dimostrare (vedi Lawson con la Red Bull), ma piuttosto che gettare nel fango questi giovani che per anni hanno lottato duramente per raggiungere l'obiettivo, Oakes e Briatore sono così sicuri di aver offerto a Doohan il massimo per poter emergere? La risposta è no.
C'è chi ritiene che Oakes, considerando le dichiarazioni rilasciate nel weekend di Miami, sia una semplice marionetta di Briatore, che tira i fili dietro le quinte. Guarda caso, Colapinto lo ha voluto colui che fu bandito dalla F1 per il famoso crash gate di Singapore 2008. La domanda ora è: in Alpine sono così sicuri che Colapinto sia un passo avanti rispetto a Doohan? Se Franco riuscirà a ripetere le prestazioni delle prime gare quando in Williams sostituì Sargeant, allora sì. Ma se si comporterà come alla fine della sua esperienza in Williams, allora probabilmente no.