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15 Gen 2009 [13:58]

Bernie Ecclestone parla ai microfoni di Sky Sport 24

Sky Sport 24 ha intervistato Bernie Ecclestone. Come sempre, il boss della F.1 ha parlato senza peli sulla lingua. Ecco le sue dichiarazioni.

Come vede Bernie Ecclestone il prossimo campionato del mondo?

"Penso che qualcosa di diverso ci sarà. Credo che molti team faranno sicuramente meglio del passato, uno di questi potrebbe essere la BMW, che abbiamo già visto sul podio diverse volte con i suoi piloti. Protagonista sarà sicuramente anche Vettel, abbiamo notato quello che ha fatto, è incredibile, sono sicuro che non dovremo aspettare troppo per vederlo campione del mondo".

Il livello prestazionale delle vetture sarà lo stesso?

"Sì, perché no? Abbiamo cambiato il regolamento, stiamo cercando di premiare i sorpassi, quelli fatti onestamente. Penso che siano i piloti i protagonisti, non le auto, è per questo che voglio introdurre le medaglie. Oppure il pilota che vince più gare diventa il campione del mondo, perché credo che l’idea di ottenere più punti possibili, anche mantenendo un secondo posto in un gran premio, non è credibile e non è bello. Questo sarà sicuramente più importante di un regolamento tecnico che comunque spero migliori le possibilità di un sorpasso. E poi, ricordiamoci che torneremo alle slick e questo aiuterà molto per aumentare lo spettacolo".

Perché a lei piace molto questo sistema delle medaglie?

"Perché voglio che i piloti puntino alla vittoria. Se uno è primo e l’altro è secondo, questo non rischia il sorpasso per soli 2 punti in più. Nulla cambierà comunque sui punti dei costruttori, sempre legati a un discorso economico. I soldi vinti saranno sempre gli stessi, il cambiamento sarà solo per i piloti".

La crisi economica è arrivata in Formula 1?

"C’è crisi nel mondo, una recessione economica che sta avendo effetto anche su altre cose in modo abbastanza evidente. Certo non si può pensare che la Formula 1 sia immune da questa, dobbiamo cercare di stare calmi e avere pazienza, vedere bene come si svilupperanno gli eventi. Per esempio, noi abbiamo siglato quest’anno un accordo con una grande compagnia, un buon contratto, e altri due accordi sono in corso dal punto di vista degli sponsor. Non vedo una grande sofferenza per tutti".

Cosa pensa della FOTA?

"Sono accadute diverse cose negli anni: i costruttori si sono uniti in un’organizzazione che ha cercato di portare delle novità. È molto difficile cercare di mettere insieme coloro che sono concorrenti, cercare di arrivare a una soluzione che metta tutti d’accordo, non è affatto facile. Trovo che sia complicato quando in un gruppo ci sono alcuni che vogliono una cosa e altri che ne vogliono un’altra. L’unica via d’uscita, che può anche sembrare troppo severa, è quella di imporre delle regole: se volete gareggiare, attenetevi a queste, altrimenti non se ne fa nulla".

Briatore ha detto che la creazione della FOTA rappresenta un momento storico per la Formula 1.

"Ho vissuto diversi momenti storici nella Formula 1, non credo che questo sia diverso dagli altri, ma se proprio lo vogliamo dire, è un momento storico nel mondo, perché siamo in un periodo di recessione".

È il Presidente Montezemolo l’uomo giusto per essere a capo della FOTA?

"Abbiamo avuto diversi presidenti e, detto francamente, non sono sicuro che Luca abbia bisogno di questo nuovo incarico. A mio avviso è una di quelle cose in cui non puoi vincere, è difficile per lui riuscirci, sarebbe brutta la sconfitta e la prenderebbe male. La cosa certa è che sta cercando di cambiare qualcosa. L’ho già incontrato e abbiamo discusso degli investimenti da fare. Se hai dei rapporti con la Ferrari è sicuramente un vantaggio, essendo questa la scuderia più importante in Formula 1. Luca sta dando il meglio di sé, ma non sono sicuro che la gente lo sosterrebbe, per questo penso che per lui non sia semplice. Ricordo che all’inizio della sua carriera, da team manager, quando frequentava le nostre riunioni, i più anziani mi chiedevano di lui, mi dicevano di consigliarlo su qualsiasi tipo di decisione, di ascoltare prima il parere dei veterani. Ora è lui ad essere tra i più esperti e tutti chiedono consigli a Mister Ferrari".

Chi è stato il miglior pilota?

"Dipende, le cose oggi sono completamente diverse. Una volta i piloti potevano cambiare team da una gara all’altra, sicuramente potevi scegliere il migliore pilota e la migliore macchina, se volevi. Oggi non è così facile fare paragoni con il passato, in ogni caso penso che Ayrton Senna sia stato il più forte che abbiamo avuto: come persona, come pilota, come condotta, il numero uno in tutto. Dal punto di vista solo del pilota, gli addetti ai lavori pensano a Alain Prost, anche se molta gente non lo include tra i migliori di sempre. Però ha vinto molto, dovrebbe esserci tra i più forti. Poi ci sono tanti altri piloti.

Chi è stata la sorpresa dell’anno scorso?

"Ho avuto sensazioni diverse su chi avrebbe vinto il Mondiale, ho sempre pensato che tutto si sarebbe deciso all’ultima curva, all’ultimo giro, all’ultimo gran premio. È successo proprio così. Credo che Massa sia stato molto sfortunato, il team l’ha lasciato andare un po’, anche se non è completamente colpa loro, queste cose possono accadere nella vita. È stato sfortunato esattamente come Lewis Hamilton con il set up della McLaren, anche loro hanno sbagliato qualcosa, alla fine le cose si sono bilanciate. Forse Felipe vincerà quest’anno".

Sarebbe un buon matrimonio quello tra la Ferrari e Fernando Alonso?

"Dipende da chi dei due ferraristi chiede il divorzio, bisogna capire chi tra Felipe e Kimi gli lascerà il posto, dipende da cosa succederà in Ferrari. Probabilmente Fernando in questo momento è il migliore al mondo, se accadesse ciò sarei molto contento. Per me è più veloce di Lewis, Felipe e di tutti gli altri. Prima o poi Alonso finirà in Ferrari".
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