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25 Mar 2018 [12:21]

Mercedes con l'amaro in bocca,
un errore del software è costato la vittoria

Jacopo Rubino - Photo4

La Mercedes deve digerire il boccone, a Melbourne la stagione 2018 di Formula 1 non è iniziata come previsto: è sfumata una probabile vittoria con Lewis Hamilton, straordinario poleman ieri, che sembrava avere in pugno la gara fino alla Virtual Safety Car chiamata dallo stop di Romain Grosjean. Il campione del mondo si invece è dovuto accontentare del secondo posto, dietro al ferrarista Sebastian Vettel come lo scorso anno, ma questa volta con molto più rammarico: il sapore è quello della beffa. "Ho dato il massimo, ma nessuno può aspettarsi che accadano certe cose. Sono ancora un po' incredulo", ha ammesso candidamente.

Rimasto accodato a Vettel dopo il cambio gomme del tedesco, Hamilton era subito sorpreso: ha pure chiesto via radio se fosse stata colpa sua ("Ho sbagliato qualcosa? Dovevo andare più veloce?"). Dopo il traguardo, però, il team principal Toto Wolff ha indicato la causa determinante nel software utilizzato per le strategie: "Lewis non c'entra, è stata colpa di un bug o di un algoritmo errato. Pensavamo di avere un margine di tre secondi, ma il gap che ci serviva è stato calcolato in maniera errata. Credevamo di poter stare davanti, poi abbiamo visto le immagini TV e non era sufficiente. Il sistema che usiamo da cinque anni ci ha semplicemente fornito dei numeri diversi. È dura da accettare perché avevamo il ritmo", ha raccontato il manager austriaco.

Quanto al crollo dei giri finali, che lo hanno costretto a rallentare e a interrompere la caccia a Vettel, Hamilton ha spiegato: "Ho cercato di risparmiare il motore, le temperature erano alte e ne abbiamo bisogno per 7 gare". Riconoscendo comunque i meriti della Ferrari: "Il gap non era ampio come ieri, erano davvero veloci".

La vera delusione del weekend Mercedes in Australia, in ogni caso, è Valtteri Bottas. Il finlandese ha pagato pegno per il pesante errore in qualifica: partito quindicesimo (con cinque caselle di penalità per la sostituzione del cambio), non è riuscito a scalare il gruppo come ci si poteva immaginare. Problemi di raffreddamento, per giunta, non gli permettevano di stare troppo incollato agli avversari: "Spesso dovevo prendere distacco", ha rivelato.

A dargli una mano è stato proprio l'ingresso della VSC, grazie a cui è stato proiettato in zona punti e ha concluso ottavo in scia alla Renault di Nico Hulkenberg. "Ho preso qualche punto, ma non quanti speravo. La macchina era buona, purtroppo qui i sorpassi sono davvero complicati. Restano comunque 20 Gran Premi, ci riproveremo in Bahrain", ha garantito Bottas. Che sarà già osservato speciale.
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