formula 1

Verstappen e Norris danno spettacolo
Leclerc terzo è secondo in campionato

Un weekend complicatissimo per la Red Bull-Honda, si è risolto con la pole e la quinta vittoria stagionale su sette appuntame...

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formula 1

Imola - La cronaca
Verstappen vince col brivido

Neinte da fare per Norris, il GP di Imola lo vince Verstappen con 7 decimi di vantaggio. Terzo posto per Leclerc, poi Piastri...

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GT2 Europe

Misano – Gara 2
KTM risponde con Koch-Kofler

Michele Montesano - Foto Speedy Botta e risposta tra KTM e Maserati. Esattamente come avvenuto nella tappa di apertura del Fa...

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FIA Formula 2

Imola – Gara 2
Rivincita per Hadjar, Bortoleto 2°

In una gara povera di sorpassi, ma ricca di colpi di scena, Isack Hadjar ha messo a segno la seconda vittoria in questa stagi...

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FIA Formula 3

Imola - Gara 2
Prima vittoria per Meguetounif
Fornaroli leader di campionato

Sami Meguetounif ha conquistato a Imola la prima vittoria in carriera nel FIA Formula 3, regalando al team Trident di Ma...

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indycar

Indy 500 - Qualifica 1
Dominio del team Penske

Marco CortesiTeam Penske mostruoso nel primo giorno di qualifica per la Indy 500. Le tre vetture del Capitano, dopo tre anni ...

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14 Dic [16:48]

Ross Brawn truffato da un manager tedesco

Non poteva andargli sempre tutto bene. Ross Brawn, artefice dei trionfi Benetton e Ferrari, del miracolo della rinascita della ex Honda e della vittoria nel mondiale col team che porta il suo nome, abile tecnico ma anche abilissimo manager, nei mesi scorsi è stato truffato. Brawn infatti, aveva firmato un contratto di sponsorizzazione da 30 milioni di euro con un'azienda tedesca di nome Henkel (prodotti chimici). Ma dopo poco si è scoperto che la persona che si era esposta per conto della Henkel, altro non era che un truffatore che con carta intestata dell'azienda andava firmando contratti a destra e a sinistra.

Ora, Brawn ha comunicato ai nuovi proprietari del team, ovvero la Mercedes, l'incresciosa vicenda. La Casa di Stoccarda però non ha alzato le braccia al cielo, ma è andata all'attacco e ora pretende i soldi pattuiti. Ma la Henkel si difende dicendo che tale contratto era il punto di arrivo di una singola persona disonesta che mai aveva consultato la dirigenza. E che la F.1 non è mai stata nei loro programmi pubblicitari. Il tutto è finito dritto in un tribunale di Dusseldorf che dirimerà la vicenda.