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13 Lug 2008 [10:50]

Zandvoort - Gara 2
Van der Zande si rilancia

ART, un nome che era una garanzia. Oggi appare un marchio come tanti, allo sbando. In GP2 non si contano le rotture e la capacità di far sembrare degli incapaci i compagni di squadra dei piloti RDD. Era accaduto nel 2007 con il talentuoso tedesco Michael Ammermuller (al fianco di Lucas Di Grassi), si è verificato quest'anno con il solido Luca Filippi (compagno di Romain Grosjean). Solo un caso? Solo congetture? In F.3 invece, ART non domina più come sempre ha fatto. Può accadere, non si può sempre vincere, ma ritrovarsi con una vettura squalificata, dopo aver ottenuto la vittoria, perché sottopeso di ben tre chili, fa sorridere. Così nel weekend in cui a Edoardo Mortara tutto gira storto, Nico Hulkenberg non può approfittarne, permettendo all'italiano della Signature di rimanere al comando della classifica.

La seconda gara ha invece visto il dominio di Renger Van der Zande del team Prema. Se solo l'olandese (importante per lui vincere sul circuito di casa) riuscisse a essere più incisivo in qualifica, sarebbe costantemente tra i protagonisti. Van der Zande ha colto il secondo successo stagionale in gara 2 dopo quello di Hockenheim; ormai un esperto Van der Zande, perché nelle corse della domenica ha anche conquistato un secondo posto a Pau e un quinto al Norisring. Che si aggiunge al quinto del Mugello, in gara 1 però. Van der Zande è ora terzo in campionato. La Prema dimostra così di non avere nulla da invidiare agli altri team della categoria, ma di dipendere dalla buona luna dei suoi piloti. Come tutti i team del resto. Se, per esempio, Dani Clos parte in anticipo (gara 1) e supera con le bandiere gialle ben sventolate (gara 2) c'è ben poco da fare...

La cronaca
C'è Breen in pole, ma al via scatta male, si sposta verso destra e stringe malamente Wickens. Inevitabile il contatto. La vettura dell'irlandese sbatte contro il muretto box e senza controllo arriva alla prima curva, evitato da tutti gli altri piloti. Wickens si ferma poco più in là. Van der Zande dalla seconda fila parte molto, affianca Breen intento a fare disastri alla sua destra e imbocca al comando la prima curva seguito da Clairay e Bianchi. Al 1° giro si ferma ai box Tsukakoshi con la ruota anteriore destra divelta. Al 2° giro invece, è Mortara a imboccare la pit-lane per cambiare la ruota posteriore destra. Bianchi commette un errore, va largo in una curva e compie una divagazione sull'erba perdendo parecchie posizioni.

Al 4° giro, Van der Zande precede Clairay, Mailleux, Vernay, Maki, Bird, Oshima, Jakes, Bianchi e Janis. Hulkenberg, partito ultimo dopo la squalifica di gara 1, è 18°. Al 6° passaggio, Coletti (13°) mette due ruote sull'erba in uscita di curva e va in testacoda. Van der Zande procede indisturbato e regola il terzetto di francesi Clairay, Mailleux e Vernay. Hulkenberg e Mortara sono lontano dalla zona punti, rispettivamente 17° e 24°. A Clos (11°) viene comminato un drive through. Lo spagnolo ha incredibilmente superato un avversario nel corso del 1° giro, sul rettifilo dei box, mentre sventolavano le bandiere gialle. Ben visibili. Un errore grossolano per Clos che si aggiunge alla partenza anticipata di gara 1.

Al 12° giro, Vernay commette un errore alla penultima curva, Maki tenta di approfittarne, ma il francese resiste mantenendo la quinta piazza. Van der Zande porta a 2" il vantaggio su Clairay. Jakes supera Oshima e conquista il settimo posto. Hulkenberg sale 16° e se la vede con Gonzalez. Al 19° giro, contatto alla curva Tarzan tra Lancaster e Waldschmidt mentre lottavano per il 14° posto. Van der Zande ha portato il proprio vantaggio su Clairay a 3"3. Anche Gonzalez (13°) deve sottostare a un drive through. Coletti (21°) si rende ancora protagonista in negativo andando a sbattere al 23° giro. Janis attacca Bianchi, ma il francese tiene la nona piazza. La vettura di Coletti rimane ferma in una posizione critica.

Massimo Costa

Nella foto, Renger Van der Zande (Photo Pellegrini)

L'ordine di arrivo di gara 2, domenica 13 luglio 2008

1 - Renger Van der Zande (Dallara-Mercedes) - Prema - 26 laps 41'13"792
2 - Yann Clairay (Dallara-Mercedes) - SG - 3"749
3 - Franck Mailleux (Dallara-Volkswagen) - Signature - 5"420
4 - Jean Karl Vernay (Dallara-Volkswagen) - Signature - 6"336
5 - Mika Maki (Dallara-Mercedes) - Mucke - 6"824
6 - Sam Bird (Dallara-Mercedes) - Manor - 7"155
7 - James Jakes (Dallara-Mercedes) - ART - 12"184
8 - Kazuya Oshima (Dallara-Mercedes) - Manor - 12"760
9 - Jules Bianchi (Dallara-Mercedes) - ART - 13"174
10 - Erik Janis (Dallara-Mercedes) - Mucke - 13"807
11 - Christian Vietoris (Dallara-Mercedes) - Mucke - 15"373
12 - Richard Philippe (Dallara-Mercedes) - Carlin - 27"901
13 - Nico Hulkenberg (Dallara-Mercedes) - ART - 28"418
14 - Daniel Campos (Dallara-Mercedes) - HBR - 29"511
15 - Dani Clos (Dallara-Mercedes) - Prema - 37"705
16 - Cheng Cong Fu (Dallara-Volkswagen) - RC - 40"879
17 - Martin Plowman (Dallara-Volkswagen) - RC - 41"246
18 - Jens Klingmann (Dallara-Volkswagen) - RC - 42"760
19 - Basil Shaaban (Dallara-Mercedes) - HBR - 44"542
20 - Rodolfo Gonzalez (Dallara-Mercedes) - Carlin - 49"737
21 - Edoardo Mortara (Dallara-Volkswagen) - Signature - 1 lap

Ritirati
Lap 0 - Robert Wickens
Lap 0 - Niall Breen
Lap 1 - Kodai Tsukakoshi
Lap 20 - Jon Lancaster
Lap 21 - Henki Waldschmidt
Lap 22 - Stefano Coletti

Il campionato
1.Mortara 40; 2.Maki 31; 3.Van der Zande 27; 4.Hulkenberg 26; 5.Vietoris 20; 6.Mailleux, Clairay 19; 8.Vernay 18; 9.Bianchi 17; 10.Tsukakoshi 16.