Davide Attanasio
Immaginatevi di essere dei ragazzi di 16, 17, 18 anni, e avere la possibilità di percorrere le stesse traiettorie che, nelle stesse ore, avrebbero percorso anche quei 20 piloti di Formula 1 ai quali si guarda con ammirazione. Arrivare lassù è difficile, anzi difficilissimo. Ma essersi avvicinati così tanto, nello stesso luogo del grande evento, deve aver fatto un certo effetto.
A Silverstone, in occasione del GP della Gran Bretagna, è avvenuto un
fatto storico.
Per la prima volta, nello stesso weekend, hanno avuto luogo F1, Formula 2, Formula 3 e, appunto, F4 (britannica).
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Acclamati da 500.000 spettatori, che hanno riempito le tribune dell'autodromo britannico per eccellenza, ai 26 pilotini devono essere venuti i brividi. Di solito, nei weekend classici, i circuiti non sono così frequentati. Diciamo che in Inghilterra, rispetto - per fare un esempio - all'Italia, la cultura del motorsport è tale per cui, comunque, si vede certamente più gente. Questo malgrado nella nostra nazione si organizzi uno dei campionati di F4 più competitivi del panorama internazionale. I vari Stroll, Bearman, Antonelli, Bortoleto, tra gli altri, sono passati per l'Italia.
L'esperimento della British F4 non può che essere stato
un successo, e si spera che non sarà l'ultima volta, con altre nazioni che seguiranno lo stesso percorso. I risultati del round organizzato non sono valsi ai fini del campionato vero e proprio, con il weekend che, per ragioni legate alla quantità e all'importanza mediatica delle altre categorie, ha adottato un format diverso rispetto a quello classico, che ha previsto 2 (e non le solite 3) gare, ciascuna delle quali dalla durata di 25 minuti più 1 giro (mentre di solito si parla di 20 minuti senza il giro addizionale).
Gli schieramenti di gara 1 e gara 2 sono stati formati a partire da una sessione di qualifica. Per comporre le file della prima corsa sono stati presi in considerazione i secondi migliori tempi, mentre per gara 2 si sono considerati i migliori giri in assoluto. Niente griglia invertita. In gara 1, davanti a tutti è partito Salim Hanna (Virtuosi), giovane colombiano di stanza nella F4 italiana seguito da Juan Pablo Montoya, mentre nella seconda corsa a scattare davanti a tutti è stato Fionn McLaughlin (Hitech), rookie della Red Bull in testa al campionato vero e proprio.
Nella
prima corsa Hanna, dopo aver mantenuto la testa, era stato superato dal determinato Rowan Campbell-Pilling (JHR), autore di una stagione sotto le aspettative e voglioso di mettersi in mostra. Purtroppo per lui, però, un testacoda in uscita da Chapel causato da un problema alla sospensione lo ha messo fuori dai giochi. Tallonato dal junior Mercedes Ethan Jeff-Hall (Argenti, foto sotto a sinistra), Hanna ha tenuto i nervi saldi andando a vincere una corsa conclusasi in regime di safety-car. McLaughlin (foto sotto a destra), terzo, ha completato il podio.

In
gara 2, fortunatamente, non è stato necessario ricorrere alla safety-car. Come già scritto, questa volta è stato McLaughlin a partire davanti a tutti. L'irlandese, però, ha vissuto una domenica difficile. Un problema meccanico, infatti, non gli ha permesso di poter lottare ad armi pari e, inizialmente (seppur con difficoltà) tenuto a bada Hanna, ha perso la posizione con il colombiano autore di una bellissima manovra all'interno di Maggots, non un posto qualunque per superare. Costretto al ritiro, ora Fionn (o Finn, c'è chi lo chiama anche così) si concentrerà sul vincere un campionato ancora molto equilibrato.

Hanna (foto sopra), vincitore a mani basse con 6 secondi di margine su Tommy Harfield (Dittmann), 17enne talentuoso che ha in Jim Clark il suo più grande riferimento sportivo, si è così tolto la soddisfazione di fare en plein e salire sul podio, quel podio, per due volte su due da primo della classe. Il gradino più basso dello stesso è stato appannaggio di Thomas Bearman, fratello minore di quell'Ollie che ora corre con i più grandi (i due nella foto sotto). Bearman, inizialmente quarto, è stato promosso al terzo posto per una penalità comminata a Campbell-Pilling, autore di una manovra scorretta proprio su Thomas.
Sabato 5 luglio 2025, gara 1
1 - Salim Hanna - Virtuosi - 13 giri in 30'01"286
2 - Ethan Jeff-Hall - Argenti - 0”329
3 - Fionn McLaughlin - Hitech - 0”645
4 - Tommy Harfield - Dittmann - 1"358
5 - Thomas Bearman - Hitech - 1”902
6 - Theo Palmer - Xcel - 2"182
7 - Martin Molnár - Virtuosi - 2"849
8 - Adam Al Azhari - Rodin - 3"240
9 - Leo Robinson - Hitech - 4"803
10 - Yuhao Fu - Xcel - 5"580
11 - Ary Bansal - Fortec - 6"339
12 - Oleksandr Savinkov - Virtuosi - 6"892
13 - James Piszcyk - Rodin - 7"152
14 - Xavier Avramides - Hitech - 7”535
15 - August Raber - Argenti - 7"870
16 - Nina Gademan - Hitech - 8"121
17 - Ava Dobson - Dittmann - 8"822
18 - Emily Cotty - Fortec - 9"843
19 - Henry Joslyn - Fortec - 10”721
20 - Esmee Kosterman - JHR - 11"814
21 - Charlie Edge - Dittmann - 12"472
22 - Jaber Al Sabah - Xcel - 12"772
23 - Thomas Ingram Hill - Fortec - 13"393
Ritirati
Ella Lloyd
Guy Albag
Rowan Campbell-Pilling
Domenica 6 luglio 2025, gara 2
1 - Salim Hanna - Virtuosi - 14 giri in 28'54"912
2 - Tommy Harfield - Dittmann - 5"971
3 - Thomas Bearman - Hitech - 8”347
4 - Rowan Campbell-Pilling - JHR - **
5 - Martin Molnár - Virtuosi - 11"039
6 - Ary Bansal - Fortec - 18"174
7 - Ethan Jeff-Hall - Argenti - 20”606
8 - Oleksandr Savinkov - Virtuosi - 21"042
9 - Leo Robinson - Hitech - ***
10 - Ella Lloyd - Rodin - 21"363
11 - August Raber - Argenti - 23"214
12 - James Piszcyk - Rodin - 25"641
13 - Guy Albag - Rodin - 29"892
14 - Adam Al Azhari - Rodin - 31"528
15 - Ava Dobson - Dittmann - 31"818
16 - Emily Cotty - Fortec - 32"065
17 - Esmee Kosterman - JHR - 33"810
18 - Theo Palmer - Xcel - 35"199 *
19 - Yuhao Fu - Xcel - 35"391
20 - Henry Joslyn - Fortec - 39”381 *
21 - Charlie Edge - Dittmann - 43"152
22 - Jaber Al Sabah - Xcel - ****
23 - Nina Gademan - Hitech - 1'06"891
24 - Xavier Avramides - Hitech - 1'52”096
* 5" di penalità
** 1 posizione di penalità
*** 2 posizioni di penalità
**** 8 posizioni di penalità
RitiratiFionn McLaughlin
Thomas Ingram Hill