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17 Gen 2018 [11:46]

Aston Martin, un anno
per decidere se essere motorista

Jacopo Rubino

Un anno di tempo per accettare la sfida dei propulsori 2021. È questa la scadenza fissata in Aston Martin dall'amministratore delegato Andy Palmer, per decidere se compiere un passo oltre l'accordo da title sponsor con la Red Bull appena siglato. Le trattative per definire le specifiche future sono in corso, con gli attuali motoristi (Ferrari, Mercedes, Renault e Honda) poco inclini a stravolgere lo status quo.

La casa di Gaydon, intanto, sta analizzando nel dettaglio la materia: l'italiano Luca Marmorini, già uomo di riferimento per Toyota e Ferrari, guida un progetto che, per adesso, è soprattutto uno studio di fattibilità. "Gli ho chiesto di iniziare a pensare a come potrebbero essere le regole, di pensare alle possibili partnership che vorremmo", ha spiegato il manager britannico a F1Fanatic. "Se non è economicamente sostenibile, non si farà. Vorrei che non fosse una perdita di denaro, e in cui le spese per il marketing possano procurare dei vantaggi. Non pago Luca per dirmi di sì, voglio anzi che possa dirmi di no. Il rischio è che un dirigente possa spingersi troppo avanti, affascinato dal mondo delle corse, e invece serve qualcuno che possa tenerti a freno".

"In definitiva, credo che a inizio 2019 decideremo se esserci o no", ha confermato Palmer. "Quando hai le regole davanti, sai quali sono le limitazioni, di cosa è capace la tua tecnologia, e puoi cominciare a spendere".

Di certo, in Aston Martin si spinge per una semplificazione delle power unit introdotte dal 2014, in particolare per quanto riguarda il sistema di recupero dell'energia termica. "La maggior parte dei costi, la complessità, viene dalla MGU-H. È lì che ci sono i problemi, e per quale ritorno? Ci sono team che adesso hanno fra le 80 e le 100 persone a lavorare su un turbo, è una situazione fuori controllo", ha evidenziato il CEO inglese. "Una delle cose per cui abbiamo spinto, e che sembra sia stata accettata, è che le parti più nascoste del motore siano strettamente omologate per evitare magari acquistando pure dagli altri motoristi. Il vantaggio competitivo verrebbe dalla combustione e dal nuovo sistema di sovralimentazione, qualunque sia. E ovviamente dall'ibrido".
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