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28 Feb 2013 [12:09]

Gomme e centraline fanno impazzire i team

Marco Cortesi

Gomme, croce e delizia di Barcellona. Non c'è stata intervista, al termine dei quattro giorni di prova della scorsa settimana, che non abbia avuto come oggetto principale il consumo delle nuove coperture Pirelli e le difficoltà dei team nel portare avanti i piani della vigilia. Come l'ha definito Mark Webber, il test in terra di Catalunya è stato il peggiore tra i peggiori scenari per le gomme, in particolare quando l'obiettivo per il costruttore era offrire una mescola più morbida e performante: il freddo, combinato alla condizione del tracciato, ha causato un degrado massiccio.

"Non è tanto un problema di consumo, perché quello c'è per tutti. Il problema è che diventa difficilissimo lavorare, in particolare sui set-up - aveva spiegato Jenson Button - cosa che noi non siamo praticamente riusciti a fare perché si dovrebbero bruciare un sacco di pneumatici. D'altronde le condizioni sono state molto difficili per le gomme e la Pirelli non può fare pneumatici solo per i test: in gara penso che la storia sarà diversa. Non mi aspetto che la situazione rimanga com'è, ma sicuramente avremo corse con qualche pit-stop in più e potremmo arrivare a vederne anche quattro, perché credo che un po' di graining rimanga anche una volta iniziata la stagione e da quello che vedo non c'è molto che il pilota possa fare per ".

D'altra parte, Button ha anche evidenziato la natura più "user friendly" delle nuove Pirelli: "C'è da dire che, nonostante il graining, le nuove coperture sembrano molto più facili da interpretare, mentre l'anno scorso per alcuni, anche per noi, ci sono voluti mesi per comprenderle…". Ad essere spiazzati sono stati i più giovani, che hanno dato giudizi molto duri mentre, tra i più esperti, Kimi Raikkonen e Felipe Massa non hanno mostrato particolare sorpresa: "L'obiettivo era quello di avere coperture più morbide che potessero portare anche ad un pit-stop aggiuntivo - ha fatto notare il brasiliano - ma d'altronde si era detta la stessa cosa anche lo scorso anno e, alla fine, abbiamo comunque visto gran premi con un solo cambio."

"Anche per il pilota è difficile - ha continuato Webber - vedere che si fa fatica a fare sei o sette giri quando la gara è di 70, ma questa situazione climatica è tutt'altro che usuale e c'è ancora spazio per lavorare sulle vetture, lo faremo anche nelle prime sessioni di libere in Australia". L'esperienza sarà quindi un fattore centrale sia per massimizzare il lavoro di sviluppo una volta a Melbourne, sia in termini di conoscenza dell'auto, aggiungendo un punto a favore delle scelte votate all'evoluzione.

Un altro capitolo per quanto riguarda le problematiche riguardo le forniture, ha visto coinvolte le centraline elettroniche fornite dalla McLaren Electronic Systems a tutte le squadre. Le più forti critiche sono arrivate dalla Red Bull anche se, tra gli altri, Lotus e Williams hanno incontrato problemi e nel paddock si è parlato addirittura di "medioevo tecnologico". Il guaio ha portato grandi disagi nel trasferimento e nella "comunicazione" dei dati dalle vetture agli ingegneri. Dopo essere corsi ai ripari tornando al software versione 2012, si è proceduto ad una serie di aggiornamenti e bug-fixing...
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