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24 Giu 2025 [11:07]

IGTC – 24 Ore del Nürburgring
BMW e Rowe tornano al successo

Michele Montesano

BMW è tornata sul gradino più alto del podio della 24 Ore del Nürburgring, secondo atto stagionale dell’Intercontinental GT Challenge. Il successo nella gara dell’Inferno Verde mancava a una vettura bavarese dal 2020, quando a imposi era stato proprio il Rowe Racing. Squadra che ha vinto la 53ª edizione con l’equipaggio composto da Raffaele Marciello, Augusto Farfus, Jesse Krohn e Kelvin van der Linde. Il team tedesco ha regalato il 21° successo a BMW che si è, così, confermata la Casa automobilistica più vincente sul Nordschleife.

Ma, come da tradizione, la 24 Ore del Nürburgring ha regalato numerosi colpi di scena. Infatti a tagliare per prima il traguardo è stata la Porsche 911 GT R del Manthey EMA di Kevin Estre, Ayhancan Güven e Thomas Preining, ma una sanzione di 100 secondi – inflitta post-gara – ha visto il terzetto scivolare al secondo posto finale. Tutto è ruotato attorno a un episodio avvenuto a circa tre ore dal termine quando Estre, in una fase di doppiaggio, ha speronato l’Aston Martin Vantage GT4 spendendo Rolf Scheibner contro le barriere.



Anziché scontare la penalità, il team Manthey si appellato proseguendo la corsa sperando in una revisione da parte delle direzione gara che, però, non è mai arrivata. Anzi, a tre minuti dalla bandiera a scacchi, il ricorso è stato respinto. Così, nonostante Estre abbia concluso la gara con 22 secondi di vantaggio sulla BMW M4 GT3 di van der Linde, il tempo aggiuntivo lo ha retrocesso al secondo posto spalancando al team Rowe Racing le porte della vittoria.

Un successo, quello della squadra tedesca, arrivato al termine di una gara condotta con grande intelligenza e determinazione. La M4 GT3 Evo, unica BMW ufficiale in gara, ha vissuto una prima metà di gara difficile, con oltre due minuti e mezzo di distacco accumulati nei confronti della Porsche. Ma il team Rowe non ha mai perso la fiducia. Gazie a una strategia impeccabile e a una serie di stint velocissimi, soprattutto quelli mattutini di Marciello, la rincorsa si è trasformata in realtà.



Cruciali anche il contributo di Farfus, Krohn e van der Linde, quest’ultimo protagonista di un inseguimento serrato proprio nell’ultimo stint. Il sorpasso temporaneo del sudafricano sulla Porsche Manthey era avvenuto nel tratto del Döttinger Hohe, prima che i pit-stop ribaltassero nuovamente la situazione. Alla fine, però, è stata la regolarità del team tedesco a fare la differenza.

Il gradino più basso del podio è andato alla Porsche del team Dinamic gommata Pirelli. Una gara costante e senza errori ha permesso a Matteo Cairoli, Bastian Buus, Loek Hartog e Joel Sturm di scalare la classifica approfittando delle disavventure altrui. Infatti l’equipaggio della Lamborghini Hurácan GT3 del team ABT Sportsline è stato costretto a cambiare i freni posteriori nell’ultima sosta. Pur provando a risalire, una penalità post-gara di 32 secondi per un contato, ha retrocesso il terzetto Marco Mapelli, Christian Engelhart e Luca Engstler al quinto posto.



A beneficiare della sanzione è stata la Ford Mustang GT3 del Haupt Racing Team. Al debutto nella 24 Ore del Nürburgring la vettura americana, guidata da Dennis Fetzer, David Schumacher e i fratelli Salman e Jusuf Owega, ha centrato un ottimo quarto posto oltre a vincere la categoria SP9 ProAm. La Eastalent Racing Team è riuscita a issare la Audi R8 GT3 al sesto posto assoluto. Mentre il team Scherer Sport PHX, vincitore della scorsa edizione, è stato costretto a fermare ai box la sua Audi nella notte per via di un incidente.

Non sono mancati i ritiri eccellenti in una gara che, seppur asciutta, ha mietuto vittime illustri. Falken Motorsports, attesa tra le protagoniste, ha dovuto alzare bandiera bianca con entrambe le Porsche 911 GT3. Abbagliato dai fari di un’altra vettura, Julien Andlauer è finito contro una Porsche Cup in testacoda. L’altra Porsche del Falken è invece stata costretta alla resa nelle prime ore del mattino per via di un cedimento della trasmissione. Anche Mercedes-AMG ha vissuto una 24 Ore del Nürburgring da dimenticare. Le due GT3 del team GetSpeed hanno mostrato un buon passo, ma problemi tecnici hanno compromesso la loro corsa.



L’Inferno Verde non ha sorriso neppure al Cavallino Rampante. La Ferrari 296 GT3 del Kondo Racing with Rinaldi sembrava in grado di poter dire la sua, soprattutto nelle prime fasi di gara e al restart, avvenuto nel corso della seconda ora dopo uno stop forzato causato dal blackout che ha visto i box senza corrente. Purtroppo due forature e poi un incidente, quando Felipe Fernandez Laser si è scontrato con una BMW doppiata, hanno messo fine ai sogni del Cavallino.

L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2025 (top-15)

1 - Marciello-Farfus-K.van der Linde-Krohn (BMW M4 GT3) - Rowe - 141 giri - 24h02'40"104
2 - Estre-Güven Ayhancan-Preining (Porsche 911 GT3) - Manthey - 1'17"810
3 - Cairoli-Buus-Sturm-Hartog (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 1 giro
4 - Fetzer-Schumacher-S.Owega-J.Owega (Ford Mustang GT3) - HRT - 1 giro
5 - Mapelli-Engelhart-Engstler (Lamborghini Huracan GT3) - Abt - 1 giro
6 - Reicher-Klien-Siedler-Hofer (Audi R8 GT3) - Eastalent - 4 giri
7 - Palette-Böckmann-Bastian (Aston Martin Vantage GT3) - 4 giri
8 - Soufi-Paul-Elkmann-Lefterov (Lamborghini Huracan GT3) - Konrad - 4 giri
9 - Kim-Bruins-Holzer-Cho (Porsche 911 GT3) - Hankook - 5 giri
10 - Nana-Breuer-Mutsch-Schmidtmann (Lamborghini Huracan GT3) - Renazzo - 6 giri
11 - Müller-Nagelsdiek-Pereira-Rivas (Porsche 911 GT3) - Losch - 6 giri
12 - Veremenko-Selv-Erhart-Kaffer (Audi R8 GT3) - Juta - 6 giri
13 - Heyer-Härtling-Fittje-Brück (Mercedes AMG GT3) - 7 giri
14 - Salewsky-Scheerbarth-Rump (Porsche 911 GT3 Cup) - Mühlner - 7 giri
15 - Grütter-Grosse (Porsche 911 GT3 Cup) - SRS - 8 giri
Vincenzo Sospiri RacingTARGETgdlracing