Da Spa - Michele Montesano
L’evoluzione continua. Ferrari ha tolto i veli dalla 296 GT3 Evo. A distanza di tre anni dall’unveiling della 296 GT3, il Cavallino Rampante ha scelto nuovamente il palcoscenico della 24 Ore di Spa-Francorchamps per svelare la nuova arma con cui affronterà i campionati Gran Turismo. Migliorata in ogni area, la nuova rossa ha l’obiettivo di proseguire la storia vincente di Maranello nelle competizioni GT.
Vero e proprio punto di rottura con le precedenti vetture del Cavallino Rampante, la 296 GT3 in sole due stagioni ha conquistato 140 vittorie, 405 podi e 56 pole position. La Evo avrà quindi l’arduo compito di proseguire la striscia vincente. Proprio per questo in Ferrari hanno lavorato su ogni area per affinare e rendere ulteriormente competitiva la GT3.
A balzare all’occhio è sicuramente il lavoro effettuato sulla carrozzeria. Tallone d’Achille della precedente generazione era la difficoltà di lavorare in ‘aria sporca’. Si è quindi studiato, dapprima con CFD e poi in galleria del vento, per rendere l’aerodinamica della 296 GT3 Evo più stabile e meno sensibile quando lavora in scia. Inoltre la validazione finale è stata svolta direttamente in circuito simulando situazioni di traffico con altre vetture. Il risultato è una macchina sicuramente più costante nel rendimento e prevedibile da guidare e portare al limite anche dai gentleman driver.
Oltre al nuovo splitter anteriore e il fondo rivisto, è stato modificato anche l’estrattore che ora presenta due fence supplementari che possono essere sostituite in caso di usura o rottura senza intaccare il diffusore. Rivisti anche i flap anteriori e gli sfoghi sopra i passaruota. La 296 GT3 Evo si distingue per due nuove prese d’aria sul cofano anteriore, introdotte per migliorare il raffreddamento di freni e abitacolo, e per il supporto degli specchietti retrovisori dotati di un piccolo nolder per limitare le vibrazioni e migliorare la visibilità.
Molti elementi della carrozzeria posteriore derivano direttamente dalla 296 LMGT3 che prende parte al FIA WEC. La modifica dei passaruota posteriori, con un disegno più verticale, semplifica l’alloggiamento di pneumatici provenienti da fornitori differenti, una necessità fondamentale nei campionati GT internazionali. Sul posteriore spicca il nuovo alettone dotato di supporti a collo di cigno che ingloba il nuovo sistema per regolare l’incidenza in pochi secondi.
Anche la fluidodinamica interna è stata oggetto di attento studio: il flusso d’aria verso i freni anteriori è stato incrementato di oltre il 20%, mentre la pompa dello sterzo beneficia di prese NACA aggiuntive sul fondo vettura per migliorare la dissipazione del calore. Dal punto di vista dinamico, le sospensioni anteriori e posteriori adottano nuovi schemi per migliorare l’affidabilità e ottenere il corretto bilanciamento tra avantreno e retrotreno. L’intervento ha anche l’effetto positivo di semplificare e velocizzare gli interventi di setup nei box, oltre che di far lavorare meglio gli pneumatici.
Invariato sia l’abitacolo, già molto apprezzato dai piloti per la sua ergonomia, che il motore. Il 3 litri V6, con architettura a 120° e turbo alloggiato all’interno della “V”, rimane collocato in posizione avanzata e ribassata, rispetto alla 296 stradale, per migliorare il baricentro. Il propulsore, inoltre, ha un’inclinazione supplementare di due gradi per consentire di avere un diffusore posteriore più ampio. Il cambio, invece, adotta rapporti più corti con l’obiettivo di rendere più fluida l’erogazione della coppia su tutto l’arco di utilizzo.
Ferrari ha previsto che la nuova 296 GT3 Evo debutterà in pista a partire dalla stagione 2026. In linea con la filosofia modulare del progetto, sarà disponibile anche sotto forma di kit di aggiornamento per i team già in possesso della 296 GT3 attuale.