INTERVISTA A FABRIZIO GOLLIN
«Che orgoglio correre con la Ferrari 550»

Fabrizio Gollin si sta preparando a vivere l’avventura più entusiasmante della sua carriera. Il pilota veneto, classe 1975, giovedì 12 febbraio era alla Scuderia Italia per preparare il sedile di quella che sarà la sua vettura nel campionato Fia GT 2003: la Ferrari 550 Maranello. Che dividerà con Luca Cappellari, suo fido e valido compagno nel campionato GT internazionale dello scorso anno disputato con la Chrysler Viper della Racing Box. Italiaracing.net ha rintracciato Fabrizio mentre stava… sciando: «Non perdo mai l’occasione per mantenermi in allenamento», ci dice col fiatone, «voglio arrivare al giorno di inizio di campionato in perfetta forma fisica».

- Come è nata la possibilità di correre con la Ferrari 550 della Scuderia Italia?

«Tutto è cominciato al termine della scorsa stagione. I miei manager hanno svolto un ottimo lavoro avviando una serie di contatti con la Scuderia Italia. I responsabili della squadra bresciana mi hanno subito preso in considerazione e la cosa è andata avanti per qualche settimana. E’ stata una trattativa abbastanza rapida e lineare che si è chiusa come meglio non si poteva. E’ la prima volta nella mia carriera che mi capita di essere già tranquillo nel mese di gennaio. Sono molto rilassato e questo non potra che influire positivamente sulla mia guida. Quando ho fatto il sedile della vettura ero veramente emozionato. Il fatto di poter correre con una Ferrari mi riempie di orgoglio».

- Aumenterà la pressione, il dover ottenere risultati a tutti i costi…

«Questo proprio non mi preoccupa, anzi, fossero questi i problemi. Con tutto quello che ho vissuto nel passato… Correre in monoposto sempre per squadre non vincenti, con mezzi limitati, questo sì che mi provocava grande pressione. Pensa che lo scorso anno in questo periodo ero a piedi, disoccupato. Poi arrivò inaspettata la possibilità del GT con la Racing Box. Una valida squadra che mi ha permesso di mettermi in mostra. Il primo obiettivo di quest’anno è di vincere una gara. Poi si vedrà. L’importante per me è correre con professionalità e soprattutto divertirmi. Dal 2002 questo sta incredibilmente accadendo».

- Il tuo compagno sarà sempre Luca Cappellari…

«Certo, con lui mi trovo bene, c’è un ottimo affiatamento, è veloce. Prima che l’operazione con la Scuderia Italia si concretizzasse c’era per noi la possibilità di continuare con la Racing Box ma nel campionato GT italiano. No, da Luca non mi separo».