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22 Gen 2009 [16:53]

La Formula 2 è quasi piena
Ma è utile al motorsport?

Tra poche settimane, la Formula 2 annuncerà di avere completato il parco iscritti per il suo primo campionato. Un vero record considerando le difficoltà in cui si dibattono le altre categorie. Ma bisogna fare attenzione nel non eccedere con i trionfalismi verso la nuova creatura gestita dal pur bravo Jonathan Palmer e voluta dalla FIA. La Formula 2, con la sua monogestione e i suoi costi bassi, ha trovato terreno fertile in un momento di grave crisi economica mondiale. Migliore situazione per debuttare nel motorsport la F.2 non poteva incontrare. Migliore situazione certi piloti, privi del budget, non potevano trovare per evitare certi confronti più impegnativi.

Ma è veramente questa la categoria del futuro? E' questo il campionato che cambierà la faccia del motorsport? A nostro avviso no, benché Italiaracing sia venuta a conoscenza che da più parti, tra chi organnizza corse per monoposto, ci si interroghi se non sia il caso di copiare quanto accade con la Formula 2. Il progetto, sulla carta, non si addice ad una categoria che nel nome vuole con presunzione richiamare la gloriosa F.2. Quella che metteva a confronto vari costruttori, che formava veramente i migliori piloti del mondo grazie alla presenza dei team e di ingegneri di pista qualificati e competenti.

La monogestione può andare bene per campionati come la Formula Campus o la stessa Formula Palmer, serie club britannica. Non per una formula che vuole sgomitare con la F.3 Euro Series, con la F.Master, con la World Series Renault, con la GP2. La crescita di un pilota passa soprattutto attraverso il rapporto di fiducia che si crea con i propri meccanici, al feeling con l'ingegnere di pista, alla capacità di lavorare sulla monoposto sviluppandola per conto proprio. Tutte situazioni che la F.2 non offre. Un ingegnere infatti lavorerà su tre monoposto, la telemetria sarà aperta a tutti e via dicendo.

Gli organizzatori della Formula 2 stanno facendo un ottimo lavoro di promozione media e di ricerca dei piloti, siamo curiosi di vedere e capire quanto questa categoria potrà attecchire nel mondo del motorsport. Ma ci sia consentito di sperare che questa rimanga nella sua nicchia. Le corse automobilistiche sono fatte dai team, dal loro impegno e sudore. Dalla loro capacità di forgiare i piloti. Squadre che allevano anche meccanici, tecnici, che poi arrivano in F.1. Una monogestione globale farebbe terra bruciata di tutto ciò.

Massimo Costa
RS Racing