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28 Set [20:17]

Le Castellet, gara: Alpine campione
Grande vittoria di Hartley-Hirschi

Da Le Castellet - Filippo Zanier

Se voleva convincere i vertici Porsche a dargli un volante LMP1 per la prossima stagione, non avrebbe potuto farlo meglio: Brendon Hartley, pilota neozelandese ex Red Bull Junior Team, ha infatti portato a casa una vittoria perentoria nell'ultimo appuntamento della European Le Mans Series a Le Castellet. Se il biondo Kiwi e il suo compagno Jonathan Hirschi possono gioire per il successo di tappa, Pierre Ragues e Nelson Panciatici fanno invece festa per la conquista del titolo di classe LMP2, la categoria regina della European Le Mans Series.

I due dell'Alpine hanno chiuso al quarto posto al termine di una gara senza acuti, in cui hanno tirato i remi in barca dopo che i principali rivali nella corsa al titolo, Pierre Thiriet e Mathias Beche, sono stati messi fuori gara da un problema tecnico: la loro Oreca-Nissan ha infatti perso la ruota posteriore sinistra al tredicesimo giro, e nel distacco del cerchio anche l'impianto frenante è rimasto danneggiato. Il team ha risolto il guaio in tempo record, ma sono stati sette i giri persi e con essi ogni speranza di titolo.

I guai del team TDS e la gara tranquilla dell'Alpine hanno reso più lineare la lotta per il podio: nelle prime fasi della gara è stato il poleman Oliver Turvey a involarsi sulla Zytek del team Jota, precedendo Hirschi e Klien. Dopo il cambio pilota, però, quando in vettura è salito il più lento Simon Dolan, la barchetta britannica ha rallentato notevolmente il passo. Questo ha permesso a Natacha Gachnang, che aveva rilevato il volante della Morgan del team Morand da Klien, di farsi sotto, mentre alle spalle della pilota svizzera Hartley rimontava ancora più furiosamente chiudendo in fretta un gap di una ventina di secondi.

Alla fine il neozelandese ha passato entrambi i rivali per sparire all'orizzonte, mentre la Gachnang ha chiuso seconda nonostante un testacoda dopo un contatto con Dolan, alla fine terzo. Da sottolineare anche la bella prestazione di Maurizio Mediani con la Oreca-Nissan della SMP: il pilota italiano era riuscito a portare la barchetta del team russo fino alla quarta piazza prima di cedere il volante al meno competitivo Sergey Zlobin. Per loro sesto posto finale.

In Classe GTE successo mai in discussione per Matt Griffin e Johnny Mowlem, che si sono laureati campioni dopo una gara condotta dall'inizio alla fine con la Ferrari 458 del team RAM Racing. I due sono stati capaci di staccare di un giro tutta la concorrenza a partire dal duo composto da Andrea Bertolini e Joel Camathias che ha chiuso al secondo posto. Terza piazza per la Porsche Proton di Christian Ried, Klaus Bachler e Nick Tandy, che ha approfittato delle disavventure capitate alla Ferrari 458 Italia schierata dalla AF Corse per Federico Leo, Marco Cioci e Piergiuseppe Perazzini. La vettura avrebbe potuto essere in lizza tranquillamente per l'ultimo gradino del podio, ma un drive through rimediato da Perazzini per non aver rispettato i limiti della pista è costato tempo prezioso, che si è rivelato determinante ai fini del risultato di gara. Per loro quarto posto finale, davanti a Jeannette-Montecalvo.

In GTC terzo successo consecutivo e titolo per Fabio Babini, Viktor Shaitar e Kirill Ladygin: i tre della SMP hanno fatto quello che dovevano, vincere, ma la strada per il titolo era stata già spianata dal ritiro della Ferrari 458 Italia di Andrea Rizzoli, Lorenzo Casé e Stefano Gai, a lungo al terzo posto. Il podio di classe è stato completato da Persiani-Markozov-Frolov per una doppietta SMP, mentre in terza piazza ha chiuso la Villorba Corse con Hiesse-Mezard.

Sabato 28 settembre 2013, gara

1 - Hartley-Hirschi (Oreca-Nissan) - Murphy – 93 giri 3h01'04"351
2 - Gachnang-Klien (Morgan-Judd) – Morand - 6”255
3 - Dolan-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 21”691
4 - Ragues-Panciatici (Alpine-Nissan) - Signatech - 24”350
5 - Kapadia-Kuppens (Oreca-Nissan) - Boutsen Ginion - 1'38”954
6 - Mediani-Zlobin (Oreca-Nissan) - SMP – 1 giro
7- Frey-Marateotto (Oreca-Judd) - Race Performance – 2 giri
8 - Pons-Ayari (Formula Le Mans Oreca) - Endurance Challenge – 3 giri
9 - Mowlem-Griffin (Ferrari 458) - RAM – 3 giri
10 - Bertolini-Camathias (Ferrari 458) - JMW – 4 giri
11 - Ried-Bachler-Tandy (Porsche 997) - Proton – 4 giri
12 - Perazzini-Cioci-Leo (Ferrari 458) - AF Corse – 4 giri
13 - Jeannette-Montecalvo (Ferrari 458) - RAM – 5 giri
14 - Babini-Shaitar-K.Ladygin (Ferrari 458) - SMP – 5 giri
15 - Markozov-Persiani-Frolov (Ferrari 458) - SMP – 5 giri
16 - Perrodo-Collard (Porsche 997) - Prospeed – 6 giri
17 - Milesi-Vernay (Porsche 997) - IMSA – 6 giri
18 - Hiesse-Mezard (Ferrari 458) - Villorba Corse – 6 giri
19 - Millroy-Smith-Quaife (BMW Z4) - Ecosse – 7 giri
20 - Mallegol-Bachelier-Blank (Ferrari 458) - AF Corse – 7 giri
21 - Chatin-Hirsch (Formula Le Mans Oreca) - Endurance Challenge – 7 giri
22 - Thiriet-Beche (Oreca-Nissan) - Thiriet by TDS – 7 giri
23 - Salo-Rotenberg-A.Ladygin (Ferrari 458) - SMP – 8 giri
24 - Lecuyer-Accary-Enjalbert (BMW Z4 2011) – DKR – 8 giri
25 - Rizzoli-Gai-Casè (Ferrari 458) - AF Corse – 11 giri
26 - Kox-Pronk-Retera (Lamborghini Gallardo) - Kox – 32 giri

Giro più veloce: Brandon Hartley 1'51"134