formula 1

Lindblad a Silverstone
con la Red Bull nella FP1

Massimo CostaPrimo campanello di allarme per Yuki Tsunoda. La Red Bull proverà nella FP1 del GP di Silverstone il giovane de...

Leggi »
formula 1

Sauber/Audi lancia il Centro
Tecnologico in Gran Bretagna

Sauber Motorsport ha annunciato l'apertura del suo nuovo Centro Tecnologico presso Bicester Motion, nel Regno Unito, che...

Leggi »
formula 1

La rinascita di Alonso
La caduta senza fine di Stroll

 Massimo Costa - XPB Images Non lo nascondiamo. Nella primissima parte della stagione, un po’ di preoccupazione c’era. ...

Leggi »
formula 1

Colapinto sulla graticola
L'Alpine pensa a Bottas

Massimo Costa - XPB ImagesDalla Gran Bretagna gira la notizia che Valtteri Bottas è divenuto il candidato numero uno per una...

Leggi »
formula 1

A Baku 2026 si correrà di sabato
11 giorni di test pre-campionato '26

Massimo CostaIl Gran Premio di Baku 2026 non si correrà di domenica, bensì di sabato. Il 27 settembre è infatti il National ...

Leggi »
formula 1

L'incidente Antonelli-Verstappen
spegne i sogni iridati della Red Bull

Massimo Costa - XPB ImagesVolti tristi nel box Red Bull domenica pomeriggio quando si è concluso il GP di Austria. L'inc...

Leggi »
13 Mag 2013 [13:08]

Le gomme Mozzarella snaturano la F.1
e pure le corse della GP2 e GP3

Massimo Costa

Ma sono corse queste, signori? La sensazione è che la Pirelli si stia incartando su se stessa. E la storiella che è la FIA a chiedere pneumatici che si sfaldano, comincia anche a stancare un po'. Perché immaginiamo che nessuno della FIA sia stato troppo contento nell'assistere alla girandola di pit-stop che si sono susseguiti nel corso del GP di Spagna. Cosa mai avranno capito le persone in tribuna? Jenson Button ha detto la cosa giusta: "È una vergogna". Si lo è. E non si venga a dire che il pilota della McLaren parla così perché non ottiene risultati. Possibile che l'esito di un Gran Premio oggi sia determinato da come una monoposto sia capace di "leggere" le gomme? La cosa assurda è che poi la "lettura" varia da gara a gara.

Non c'è continuità insomma. Sembra un terno al lotto. Abbiamo una Mercedes che vola in qualifica, ma in gara si perde per colpa degli pneumatici. Al contrario, la Ferrari soffre nelle prove del sabato, ma va fortissimo durante la corsa. E poi la Red Bull, che a volte domina e a volte fatica. Si spendono milioni di euro per progettare nuove soluzioni aerodinamiche, ale e alette, fondi e quant'altro, poi tutto è determinato da una cosa tonda e nera. E la cosa assurda è che sono ben pochi ad aprire gli occhi (in Italia ovvio; se a costruire le gomme fossero la Hankook o la Michelin, state certi che la musica sarebbe diversa) su questa situazione allucinante. Non basta più costruire una monoposto valida e avere un pilota forte. No, perché se la gomma si sveglia con la luna storta, sono guai. È F.1 questa?

Ma la cosa che fa sorridere è che le gomme mozzarella si estendono anche nelle categorie propedeutiche GP2 e GP3. Un tema che affrontammo già lo scorso anno. Possibile che in GP2, dove i piloti devono offrire le migliori performance agonistiche per dimostrare il loro reale valore, tutto debba dipendere dalla strategia? E addirittura in GP3, dove abbiamo ragazzini per la prima volta alla guida di una vettura di una certa potenza (400 cavalli), si devono fare i conti con gli pneumatici che perdono aderenza rovinando il weekend? Certo, l'operazione marketing è notevole perché, dicono: in GP2 e GP3 si guidano monoposto che hanno le stesse gomme della F.1 e quindi si impara a gestirle.

A parte che non è assolutamente così, come raccontò Luiz Razia nei mesi scorsi ad Autosport, chi ha buona memoria e ottimo spiriro di osservazione ricorderà che nei test di Abu Dhabi riservato ai rookie F.1, il più veloce è stato un certo Kevin Magnussen con la McLaren. Un ragazzo che saliva su una vettura della massima formula praticamente per la prima volta (a dispetto di molti altri) e che le gomme Pirelli le aveva assaggiate soltanto in quell'occasione, in quanto corre in una serie dove sono impiegate le Michelin. E Antonio Felix Da Costa, stessa situazione di Magnussen, non era troppo lontano con la Red Bull. Dunque?
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar