Massimo CostaViene qualche dubbio osservando la situazione attuale della GP3. La categoria che si è rifatta il trucco presentando un pacchetto monoposto-motore decisamente migliore di quello precedente, non riesce a dare una fisionomia ben precisa al proprio campionato. Ingabbiata dal regolamento, ormai antiquato e che tutti stanno abbandonando, quello della anti-sportiva griglia invertita, travolta a quanto pare da un rendimento delle gomme Pirelli schizofrenico, la GP3 non ha i suoi migliori uomini e team nelle posizioni che dovrebbero occupare. Troppi alti e bassi da un weekend all’altro, spesso incomprensibili. Tra l’altro non riesce neanche a offrire gare spettacolari, come dovrebbe, ma solo monotone file indiane. C’è qualcosa che non va e otto vincitori diversi su otto gare sono la chiara testimonianza di un campionato che definire bizzarro o sotto le aspettative è poco.
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