Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 3° turno
Stromsted strappa il primo tempo

Anche il terzo turno del secondo giorno dei test Regional European by Alpine è iniziato con pista umida a Hockenheim, asciuga...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 2° turno
Giltaire comanda la giornata

C'è il campione della F4 francese davanti a tutti alla fine del secondo turno, il più veloce, della prima giornata di tes...

Leggi »
FIA Formula 2

Test a Montmelò - 2° giorno
Martì profeta in patria

Nella seconda giornata dei test Formula 2 a Montmelò, i riferimenti cronometrici sono crollati di 1"5 rispetto alla sess...

Leggi »
indycar

CLAMOROSO: irregolarità a St.Pete
Newgarden e McLaughlin squalificati

Clamorosa tripla squalifica in IndyCar: la categoria ha annunciato infatti l’esclusione di Josef Newgarden e Scott McLaughlin...

Leggi »
World Endurance

Caldarelli sostituirà Mortara
sulla Lamborghini LMDh a Spa

Michele Montesano Archiviata la 6 Ore di Imola, secondo atto stagionale del FIA WEC, per Lamborghini è già il momento di guar...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 1° turno
Bedrin leader, Badoer secondo

Ultima tornata dei test collettivi per la Regional European by Alpine. Dopo Montmelò e Le Castellet, la categoria sta facendo...

Leggi »
11 Apr [14:08]

Mercedes a due velocità resta leader
A Roma primi punti per il team NIO

Da Roma - Michele Montesano

Senza dubbio è stato lo strapotere targato Mitch Evans e Jaguar a focalizzare tutta l’attenzione del doppio E-Prix di Roma. Ma le due gare capitoline della Formula E, hanno saputo regalare anche altri spunti molto interessanti. Innanzitutto, le due manche hanno permesso ai tecnici e piloti di poter analizzare i dati del sabato, per poi poter modificare i set-up delle rispettive vetture nella giornata seguente. A dimostrazione di ciò, abbiamo potuto assistere a vari ribaltamenti di fronte. Ne sanno qualcosa in Mercedes, passati nell’arco di 24 ore dalla pole ad una qualifica piuttosto deludente, e soprattutto in NIO che nella giornata di domenica hanno potuto assaporare la gioia dei primi punti stagionali.

Sentimenti contrastanti per la Mercedes a Roma

Il team Mercedes EQ ha vissuto una girandola di emozioni nell’arco del fine settimana romano. Fortunatamente i tedeschi hanno mantenuto la vetta del campionato riservato ai team. Sabato le due frecce d’argento sono state imprendibili nel giro secco, tanto che Stoffel Vandoorne si è assicurato la sua settima pole in Formula E. In gara però, il passo non è stato altrettanto efficace, con il belga terzo e nettamente in difficoltà a tenere il ritmo di Robin Frijns e del vincitore Evans. Invece, il campione in carica Nyck De Vries, a due giri dalla bandiera a scacchi, è stato costretto al ritiro per via di un contatto con la Porsche di Pascal Wehrlein che gli ha fatto piegare il braccetto dello sterzo.



Nella giornata di domenica, i valori si sono ribaltati. O meglio, in Mercedes hanno puntato sulla gara a dispetto delle qualifiche, dove De Vries non è riuscito a superare il suo girone, mentre Vandoorne (nella foto sopra)  è stato eliminato ai quarti di finale. Scattato dall’ottava piazzola, l’ex pilota di Formula 1 è riuscito a tagliare il traguardo al quinto posto. Con un bottino di 28 punti, il belga si è assicurato il terzo posto in graduatoria generale oltre a mantenere il primato nella classifica a squadre per la Mercedes. “Ad essere onesto sono felice del risultato, il nostro passo gara è nettamente migliorato rispetto a quello di sabato. Non ho i dati, ma sono convinto di aver risparmiato più energia rispetto agli avversari per affrontare la seconda metà di gara. Purtroppo le due safety car hanno rovinato la nostra strategia”.

“La prima neutralizzazione – ha continuato il pilota Mercedes – è avvenuta appena ho attivato l’Attack Mode. La seconda safety-car è entrata proprio quando stavo sorpassando André Lotterer e ho dovuto restituirgli la posizione. Sono stati due episodi sfortunati ma nel complesso, nonostante il quinto posto finale, nella gara di 2 la vettura si è comportata meglio rispetto alla prima manche”.



Doppio zero in casella per De Vries (nella foto sopra). Il campione in carica ha concluso il secondo E-Prix in settima posizione, ma a fine gara ha subito una penalità di 10” per la collisione con Sergio Sette Camara scivolando al quattordicesimo posto e fuori dalla zona punti. “Ovviamente è stato un weekend molto deludente per me – ha ammesso uno sconsolato De Vries – ma purtroppo non posso cancellarlo. L’unica cosa positiva è che sentivo di essere molto più competitivo rispetto alla giornata del sabato. Siamo ancora nella prima parte di stagione ma dobbiamo assolutamente lavorare. Non possiamo più permetterci di non essere sufficientemente competitivi nei prossimi appuntamenti”.

Una domenica da campioni per NIO

La sorpresa dell’E-Prix domenicale è stato senza dubbio il doppio ingresso in zona punti per il team NIO. Primo punto per il debuttante Dan Ticktum e gara da incorniciare per Oliver Turvey, arrivato settimo dopo aver preso il via dalla ventiduesima posizione. Trasferitasi nella nuova sede di Silverstone, la compagine anglo cinese sta continuando la sua fase di rodaggio anche con l’innesto di nuovi tecnici.



“Quando parti ultimo e finisci settimo è praticamente una vittoria – ha esordito un raggiante Turvey (in azione nella foto sopra)  – è un ottimo risultato per tutta la squadra. La nostra gara è stata perfetta così come la strategia, inizialmente ho risparmiato energia sperando proprio in un ingresso della safety car. Al restart ho sfruttato appieno l’Attack Mode e sono stato fortunato anche ad aver approfittato degli incidenti avvenuti dinnanzi la mia vettura”.

Visibilmente non soddisfatto Ticktum che, dopo aver siglato il quarto crono nelle prove libere domenicali, sperava in un risultato migliore: “Avevo il potenziale per finire in top-5 nella qualifica, ma ho avuto un problema ai freni. La situazione non è migliorata in gara, non mi dispiace l’aver conquistato il mio primo punto in Formula E, ciò nonostante mi aspettavo qualcosa di più. Il mio passo era decisamente più veloce di quello di Turvey, semplicemente non sono stato fortunato con le varie fasi di neutralizzazioni”.