15 Mag 2010 [20:34]
Monaco - Webber alza la voce
Kubica meraviglioso sui cittadini
Ma che fa Mark Webber? Ci prova? Pare proprio di sì. Ridimensionato da Sebastian Vettel per mesi e mesi, costretto a cambiare ritmo per sopravvivere, si ritrova ad essere più veloce e consistente del tedesco. Se guardiamo a questa fase del campionato, occorre dunque riconsiderare molte cose. Webber nella qualifica di Montecarlo si è mangiato in un sol boccone Vettel. Una chiara inversione di ruoli. Già iniziata a Barcellona. Si sta profilando un campionato sempre più interessante, ma mentre in casa Red Bull i ruoli si attorcigliano, la RB6 a motore Renault è costante nelle sue favolose prestazioni.
Che sia un cittadino o tutt'altro, la macchina di Adrian Newey è sempre prima in qualifica. Sei pole su sei: tre Vettel, tre Webber. E una volontà degli uomini del team di continuare con questo passo che è quasi commovente. Stamane alle 5 erano già al lavoro sulla monoposto di Webber. Vettel, sia ben chiaro, non si è improvvisamente "rimbambito", ma in qualifica lo abbiamo visto un po' in difficoltà. Un lungo alla variante dopo il tunnel e la capacità di trovare traffico, così dice lui, benché in pista vi fossero solamente altre nove vetture scartando la sua. E il suo viso pieno di stupore per la prestazione di Webber appariva evidente.
Tra le due "lattine" si è ficcato un Robert Kubica spettacolare. La Renault R30 non vale la Red Bull, ma su un cittadino del genere l'istinto del pilota ha ancora il suo valore inestimabile. E Kubica, uno che adorava i muretti del ben più veloce e terribile Macao (per non parlare di Bilbao), Montecarlo gli sembrerà estremamente facile. Per la Q3 aveva conservato due set di gomme belle fresche. Col primo si era sparato in testa, col secondo, quando doveva rispondere a Webber, ha peggiorato il crono di 1 millesimo perché quei pneumatici a metà del tracciato sono entrati in sciopero. Kubica annusava la pole col suo simpatico nasone, ma se l'è tenuta Webber e l'amarezza era tanta e ben dipinta nel suo volto.
Felipe Massa è quarto con la Ferrari. Non lontano da Vettel, ma pur sempre dietro a una Renault. Massa ha spinto più che poteva, è però mancato qualcosa. La seconda fila è comunque un ottimo luogo di osservazione sul podio... Di Fernando Alonso c'è poco da dire perché la qualifica se l'è vista in TV. Un vero peccato. Un piccolo botto da 90 orari ha distrutto una scocca. E così per lui è stato impossibile prendere parte alla sessione. Partirà dalla pit-lane nel circuito dove non si sorpassa. Non essendo prevista pioggia, si fa dura per Alonso e i punti che rischia di perdere a Monaco possono divenire importanti nel conteggio finale.
Lewis Hamilton ci ha messo del suo come sempre. Come dice lui, ha toccato tutte le barriere che si potevano sfiorare, ha usato tutto l'asfalto a disposizione, ma alla fine non ha fatto meglio del quinto posto con una McLaren con poca aderenza. Costretto ad accelerare sempre un attimo dopo, in uscita curva, rispetto alle Red Bull. Dietro di lui Nico Rosberg che ha portato la Mercedes nella sua classica posizione, poi Michael Schumacher che ha svolto un buon lavoro e un Jenson Button che ha sicuramente dato il suo massimo. Nella top ten Vitantonio Liuzzi. Dove serve il "manico" il buon Tonio si è fatto vedere e con onestà si rammarico per non avere acchiappato il nono posto per un errorino in chicane.
Per concludere, il "terrore" seminato sul Q1 da giorni e giorni, con le vetture più lente che dovevano rallentare quelle più veloci, si è rivelato insensato. Ognuno ha fatto il suo dovere e l'unica recriminazione è arrivata da Button su Massa... Insomma, tanto rumore per nulla.
dall'inviato Massimo Costa