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24 Mag [17:15]

Monte Carlo - Mercedes assurda
Fa festa soltanto Vettel

Da Monte Carlo - Massimo Costa

Una follia. La Mercedes ha mostrato al mondo come annientare il morale del miglior pilota del mondo avviato al successo nel GP di Monaco. Lo ha fatto con una chiamata ai box assolutamente non necessaria quando al termine della gara mancavano una quindicina di giri e in pista c'era la safety-car, chiamata dopo un breve periodo di virtual safety-car, per l'incidente di Max Verstappen. Hamilton stava dominando la corsa ed aveva lasciato Nico Rosberg a distanza, il quale a sua volta se la doveva vedere con la Ferrari di Sebastian Vettel. Poi, Hamilton ha imboccato la corsia box (ma non poteva rifiutarsi sentendo che le sue gomme erano ok?) e quando è tornato in pista si è trovato dietro a Rosberg e Vettel, seppur di un soffio.

Cosa volessero fare i maghi della strategia Mercedes non è dato saperlo. Certo, una W06 ha pur sempre tagliato per prima il traguardo, quella di Rosberg (che almeno ha avuto la compostezza di non gioire più di tanto), ma è stata quella sbagliata. Non è la prima volta che il team di Toto Wolff commette inspiegabili sciocchezze. Rimane il fatto che Hamilton era furioso, ma nello stesso tempo molto calmo.

Sembrava non volesse scendere dalla monoposto quando è giunto sul rettilineo di arrivo per poi spostarsi sul palco dei principi. Lo ha fatto con una lentezza da consumato attore, sapendo che la TV era tutta per lui. Il linguaggio del corpo è stato fenomenale sul podio, nella breve intervista concessa a Martin Brundle e tutto il mondo ha compreso la sua disperazione per un risultato letteralmente buttato, e non per colpe proprie. Il GP di Monaco, pur essendo stato vinto da Rosbeg e dalla Mercedes, passerà così alla storia per la grande sconfitta della Casa tedesca. Paradossale, ma verissimo. Una studiata operazione di... marketing.

Se Rosberg non ha avuto il coraggio di festeggiare come si confà a un vincitore di Gran Premio, se Hamilton era in lutto, il più allegro era Sebastian Vettel. Il tedesco ha disputato una gara aggressiva, ha tentato senza successo di passare Rosberg al via, poi si è sempre fatto vedere negli specchietti del biondo mettendogli ansia. Negli ultimi nove giri, uscita la safety-car, ci poteva scappare pure lo sgambetto da sogno, ma Rosberg se ne è andato via subito e allora Vettel si è dovuto difendere da Hamilton, che poi è crollato e ha lasciato in pace il ferrarista. Il secondo posto di Vettel è il risultato massimo cui la Ferrari poteva ambire e ci è riuscita grazie alla dabbenaggine della Mercedes.

Bello il quarto posto di Daniil Kvyat che riscatta un inizio di campionato sotto tono. Il russo della Red Bull-Renault ha superato Daniel Ricciardo al via ed ha poi tenuto sempre la posizione. Dietro di lui il compagno di squadra, che era però stato superato da Kimi Raikkonen. Ricciardo si è ripreso la posizione con una manovra poco pulita sul finlandese al Mirabeau. Raikkonen ha così concluso sesto un weekend amaro. Fine settimana da urlo invece, per Sergio Perez, settimo con la Force India-Mercedes. Jenson Button dopo Montmelò aveva detto che la McLaren-Honda non avrebbe mai preso punti quest'anno. Ed ecco che dopo 15 giorni si ritrova ottavo. Buon per lui, protagonista di una gara attenta e all'attacco. Si è invece ritirato Fernando Alonso quando anche lui era in odore di punti.

Nella top 10 è tornato Felipe Nasr con la Sauber-Ferrari, che ha ribaltato una qualifica pessima, e Carlos Sainz con la Toro Rosso-Renault, addirittura partito dalla pit-lane e bravo nell'affrontare pazientemente ogni situazione di corsa. Undicesimo Nico Hulkenberg con la seconda Force India-Mercedes, che senza quella sportellata ricevuta da Alonso nel 1° giro (lo spagnolo era stato penalizzato di 5") e il tempo perso ai box, poteva puntare ai punti.

Come poteva farcela Romain Grosjean con la Lotus-Mercedes prima che venisse colpito da Max Verstappen alla Sainte Devote. L'olandese della Toro Rosso-Renault ha sbagliato completamente la staccata urtando la Lotus e a gran velocità ha sbattuto frontalmente contro le gomme. Fortunatamente non vi sono state conseguenze per lui. Verstappen, che aveva perso tempo per una gomma posteriore destra che non si toglieva nel primo pit-stop, aveva disputato un ottimo weekend, ma con quella pericolosa manovra su Grosjean ha mostrato di avere ancora dei limiti. Mai in gara le Williams-Mercedes di Valtteri Bottas e Felipe Massa.

Domenica 24 maggio 2015, gara

1 - Nico Rosberg (Mercedes W06) - 78 giri 1.49'18"420
2 - Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 4"486
3 - Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 6"053
4 - Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 11"965
5 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB11-Renault) - 13"608
6 - Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 14"345
7 - Sergio Perez (Force India VJM08-Mercedes) - 15"013
8 - Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda) - 16"063
9 - Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 23"626
10 - Carlos Sainz (Toro Rosso STR10-Renault) - 25"056
11 - Nico Hulkenberg (Force India VJM08-Mercedes) - 26"232
12 - Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 28"415
13 - Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari) - 31"159
14 - Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 45"789
15 - Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 1 giro
16 - Roberto Merhi (Manor 04-Ferrari) - 2 giri
17 - Will Stevens (Manor 04-Ferrari) - 2 giri

Giro più veloce: Daniel Ricciardo 1'18"063

Ritirati
62° giro - Max Verstappen
41° giro - Fernando Alonso
5° giro - Pastor Maldonado

Il campionato
1.Hamilton 126; 2.Rosberg 116; 3.Vettel 98; 4.Raikkonen 60; 5.Bottas 42; 6.Massa 39; 7.Ricciardo 35; 8.Kvyat 17; 9.Nasr, Grosjean 16; 11.Perez 11; 12.Sainz 9; 13.Hulkenberg, Verstappen 6; 15.Ericsson 5; 16.Button 4.