17 Nov 2003 [17:58]
Nicolas Lapierre: «A Macao è importante rimanere calmi»
Il suo migliore risultato quest'anno era stato un terzo posto a Hockenheim oltre alla pole di Pau. Nicolas Lapierre, tra i ragazzi terribili della F.3 Euro Series, al termine del 2003 che lo avevo visto classificarsi in undicesima posizione, non aveva lasciato grandi tracce anche se era sempre nelle posizioni da top ten. Lapierre ha invece stupito tutti a Macao inserendo il proprio nome nel prestigiosissimo albo d'oro.
Ecco un'intervista del 19enne francese che ha rilasciato ad Autosport subito dopo la vittoria asiatica.
- Pensavi che la vittoria a Macao potesse essere alla tua portata prima di imbarcarti sull'aereo che ti ha portato qui?
«Sapevo bene che per un rookie Macao è un tracciato difficile e quando l'ho visto per la prima volta ho pensato che sarebbe stato improbabile fare qualcosa di buono. Il circuito cittadino è lungo, complesso, pieno di trabocchetti. Ma per fortuna il team Signature mi ha fornito una macchina perfetta che mi ha permesso di stare tranquillo, poi abbiamo fatto una buona strategia utilizzando due gomme nuove nella seconda corsa».
- Rispetto ai big, pensi che la mancanza di pressione ti possa aver aiutato?
«Lo speravo... Questa vittoria per me è importantissima e adesso voglio proprio vedere quel che accadrà nel futuro».
- Il team Signature aveva vinto anche lo scorso anno...
«La squadra è stata eccezionale, i ragazzi conoscevano il circuito benissimo e sapevano cosa fare. Mi è stato di grande aiuto Tristan Gommendy, che vinse qui nel 2002, il quale mi ha fornito un sacco di consigli giusti».
- Sei rimasto sorpreso dai tanti guai che hanno avuto i tuoi avversari nelle due gare?
«Questa è Macao. Sapevo che nella prima corsa dovevo restare calmo. Quando Courtney mi ha superato io non ho spinto. La cosa più importante era partire dalla prima fila per la seconda corsa. Dopo lo start ho tentato di passarlo due o tre volte, ma lui era molto veloce nel rettifilo. Allora mi sono limitato a mettergli pressione e lui improvvisamente ha sbattuto».
- Quando hai visto Courtney fermo contro le barriere cosa hai pensato?
«In un primo momento non capivo bene quel che era accaduto, non pensavo che fosse la macchina di James, poi quando ho realizzato che era proprio lui... ero felicissimo. Direi che se non usciva di pista per me sarebbe stato impossibile superarlo. A quel punto mi sono dovuto guardare dal mio compagno Carbone che era molto vicino. Ho continuato a spingere forte perché a Macao appena ti rilassi commetti un errore».
Fonte: Autosport