28 Ott 2010 [0:34]
Renault Sport ufficializza il campionato ALPS
Due tappe con la WSR, si parla anche di Pau
Ogni giorno che passa, il campionato di F.Renault ALPS, che unisce la serie italiana e quella svizzera, prende corpo. Renault Sport Technologies ha ufficializzato la creazione della nuova serie italo-elvetica che avrà un calendario di tutto rispetto. Sono infatti cambiate alcune delle piste inizialmente annunciate; confermate Monza, Imola e Zeltweg, entrano Budapest e Le Castellet, con le gare che si svolgeranno entrambe nel weekend della World Series by Renault. Per le altre due prove sono in ballo Nurburgring o Hockenheim, Spa o la novità Pau. C'è la concreta possibilità di poter organizzare una tappa del campionato ALPS sul tracciato cittadino francese che nel 2011 tornerà ad organizzare gare internazionali lungo le proprie vie.
Per la F.Renault sarebbe una novità di rilievo e prestigio anche perché è dal 2005, dalla prova europea di Bilbao, che la categoria propedeutica della Casa francese non assapora il brivido di gareggiare per le strade di una città. Una chance che potrebbe anche essere importante per i giovani piloti che in un futuro non lontano si ritroveranno a correre a Montecarlo o sul cittadino di Valencia. Tra qualche settimana sapremo qualcosa di più. Renault ha dunque ufficializzato che i campionati 2011 riservati alla 2.0 litri saranno tre: la Eurocup, l'ALPS e il NEC. Qualche giorno fa si era parlato di un possibile ritorno di una serie francese o del WEC, ma tale progetto è subito abortito.
Dal 2011 il regolamento Renault permetterà alle squadre di partecipare per intero a due campionati. I team della Eurocup devono ora scegliere quale torneo affrontare in seconda battuta: l'ALPS o il NEC? Se Kaufmann ha dichiarato poche ore fa il proprio ingresso nel NEC (oltre ovviamente all'europeo), la Fast Lane di Domenico Porfiri si sta muovendo per attirare formazioni dalla Spagna (Epsilon Euskadi), magari dalla Francia (la nuova ART e Tech 1) oltre che altre realtà come Interwetten e via dicendo. La situazione è molto fluida, l'interesse comunque è in crescendo e questo è positivo per una categoria che in Italia, nel 2010, ha seriamente rischiato di scomparire.
Massimo Costa