Massimo CostaCi sarà un pilota che nel Mondiale 2022 sarà sotto la lente di ingrandimento di tutti: George Russell. L'inglese è finalmente approdato nel team dei sogni, la Mercedes, e nella mente degli addetti ai lavori c'è il ricordo di quel GP di Sakhir 2020 in cui sostituì Lewis Hamilton (fermato dal Covid) e fece faville sfiorando la pole, andata al compagno di squadra occasionale Valtteri Bottas, e la vittoria, non arrivata per una foratura e un errore ai box. Dunque, la domanda è: Russell riuscirà a ripetersi fin da subito su questi livelli? Riuscirà a dare un aiuto concreto ad Hamilton nella battaglia per il titolo oppure non avrà il passo di Lewis e Max Verstappen, come accaduto a Bottas lo scorso anno? Ma c'è un'altra domanda da porsi: non è che sarà Russell il candidato al titolo iridato facendosi beffe di Hamilton e Verstappen?
"Il mio obiettivo 2022? Tirare fuori il massimo da me stesso in sinergia col team perché sarà un anno di sviluppo. In termini di risultati, non posso fissare un obiettivo perché realmente non si può dire per cosa si può lottare fino a quando la macchina non scenderà in pista. Voglio tirare fuori il meglio da me stesso e dalla macchina, pensare in termini di micro-obiettivi, solo così si può avere la speranza di raggiungere il risultato più importante”, ha commentato George il quale ha ben chiaro quel che lo aspetta.
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“Essere un pilota Mercedes è una sensazione incredibile, ma è anche strano perché facevo parte del programma giovani Mercedes in Formula 3 e Formula 2, e quindi in un certo modo, è come essere tornato a casa, con le persone che ho conosciuto all’inizio. L’esperienza alla Williams è stata fondamentale per capire la macchina, capire le sfide e le dinamiche per prepararsi al meglio per una nuova stagione. Dopo la fine della scorsa stagione ho visto in Mercedes una grande voglia di rivincita ed è bello farne parte”.
“Durante queste ultime settimane ho passato tanti giorni in fabbrica con gli ingegneri, al lavoro sul simulatore per capire i limiti e provare a indirizzare i prossimi sviluppi dove servono. Per me è molto stimolante questo lavoro proprio all’inizio di un nuovo ciclo tecnico con nuove regole. La nuova W13 è interessante, è veramente differente rispetto all’era tecnica precedente, il carico verticale è completamente diverso, abbiamo ancora un bel margine per capire come si può migliorare e mettere tutto insieme. Quello che più conta è capire i limiti del regolamento perché quelle sono le aree su cui puntare gli sviluppi. Come vedo le nuove regole? Come qualcosa di positivo, le macchine sono completamente nuove nella loro filosofia, incluse le gomme, si tratta di un foglio completamente bianco da cui ricominciare”.