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30 Giu [18:19]

Spielberg, gara 1
Grande Russell, ma ancora guai tecnici

Jacopo Rubino - Photo4

Un'altra vittoria, la quarta stagionale, e adesso George Russell del team ART è a un soffio dalla vetta della classifica in Formula 2: conquistando gara 1 a Spielberg l'inglese si è portato soltanto a due lunghezze dal connazionale Lando Norris (Carlin), che ha chiuso alle sue spalle, ma ora sente il fiato sul collo, dopo essere stato fuggitivo sin dalla tappa di apertura in Bahrain.

Russell ha sempre avuto in mano la corsa, ma dopo le fasi iniziali è tornato in testa solo a pochi chilometri dal traguardo: le strategie sono state infatti influenzate dalla safety-car intervenuta al sesto giro per lo stop di Ralph Boschung (MP), causato da problemi tecnici. Adirato lo svizzero, uno dei più bersagliati dalla precaria affidabilità della Dallara-Mecachrome in versione 2018, e un altro motivo di imbarazzo per la categoria cadetta nonostante la prudente decisione di dare il via in regime di safety-car, per evitare ulteriori rischi con le disastrose partenze da fermo di quest'anno.

Tornando alla gara, gli unici a non sfruttare il momento per andare ai box sono stati Arjun Maini, Artem Markelov e Sean Gelael, che avevano scelto la mescola più dura a disposizione: la neutralizzazione ha giocato decisamente a loro sfavore, e i tentativi di ricostruire un po' di margine sono stati di nuovo azzerati dalla successiva fase di safety-car, provocata dal ritiro di Jack Aitken al giro 20. Anche qui, per problemi tecnici.

Markelov al giro 25 ha quindi preso la testa superando Maini, l'indiano al giro 32 si è fermato per montare le Pirelli supersoft così come Gelael. Entrambi sono scivolati fuori dalla zona punti, non Markelov che, entrato ai box alla 35esima tornata, ha dato vita a una volata da urlo: l'ultima tornata lo ha visto effettuare uno spettacolare triplo sorpasso a Ferrucci, Latifi e Gunther (in caduta libera nel finale, dopo essere stato molto combattivo), e in extremis ha infilato pure Nirei Fukuzumi per ottenere l'ottava posizione e la pole per la Sprint Race di domani. Senza dimenticare il best lap che vale due punti aggiuntivi. Il tutto dopo aver ricevuto in dotazione un nuovo telaio e un nuovo propulsore, al termine di un venerdì complicato.

Con Russell divenuto comodamente leader, Norris ha invece strappato la piazza d'onore a Roberto Merhi che lo aveva sorpreso al restart: l'ex F1, in difficoltà con le gomme, si è pure arreso ad uno strepitoso Antonio Fuoco. Ritrovatosi ultimo, con due soste ravvicinate in apertura (la prima per sostituire l'ala danneggiata al 1° giro in un contatto con Santino Ferrucci), il calabrese del team Charouz nell'ultima parte della corsa è diventato quasi irresistibile, centrando un podio insperato a suon di sorpassi.

Senza clamori ha chiuso quinto Alex Albon, seguito da Sergio Sette Camara che è sembrato meno brillante con i pneumatici soft e ha perso attimi preziosi accodandosi durante il pit-stop al compagno di squadra Norris. Dietro al brasiliano, Tadasuke Makino.

È stata una giornata no per il nostro Luca Ghiotto, 13esimo, sfortunatissimo nel proprio cambio gomme: due meccanici del team Campos sono caduti a terra mentre la vettura di Gunther, durante una fase confusa in pit-lane, ha agganciato il cavo di un pistola pneumatica. L'episodio è stato messo sotto indagine dai commissari, il tedesco della Arden potrebbe ricevere una penalità. L'affidabilità ha tradito anche Roy Nissany e Louis Deletraz, che fin lì aveva condotto una buona prova, mentre Nyck De Vries è uscito presto di scena per una foratura alla ruota posteriore destra, compiendo un rischioso lungo in frenata alla curva 3.

Aggiornamento: penalità a Gunther
Come previsto, Maximilian Gunther è stato penalizzato per l'episodio in pit-lane avvenuto durante gara 1: il tedesco ha ricevuto 20 secondi aggiuntivi sul proprio tempo di gara (l'equivalente di uno stop and go), passando da 12esimo a 15esimo. Per i commissari il tedesco è stato fatto ripartire dalla propria piazzola in modo sicuro, così come i rivali Deletraz e Albon, ma "la differenza nei tempi di reazione, il rilascio della frizione e il pattinamento" hanno fatto sì che si trovassero tutti e tre appaiati. I piloti hanno gestito la fase in modo "lodevole", è stato spiegato, senza contatti o vantaggi indebiti, ma Gunther ha agganciato uno dei cavi pneumatici trascinando per terra un meccanico del team Campos. A Gunther è stato comunque riconosciuta la difficoltà di visione del cavo, poggiato su un'area di colore scuro nella corsia box. La sanzione, secondo la spiegazione degli stewards, sarebbe stata quella comminata a caldo con le immagini disponibili.

Sabato 30 giugno 2018, gara 1 (aggiornata)

1 - George Russell - ART - 40 giri 56'16"865
2 - Lando Norris - Carlin - 5"131
3 - Antonio Fuoco - Charouz - 9"633
4 - Roberto Merhi - MP Motorsport - 11"796
5 - Alex Albon - DAMS - 14"643
6 - Sergio Sette Câmara - Carlin - 16"900
7 - Tadasuke Makino - Russian Time - 18"834
8 - Artem Markelov - Russian Time - 24"690
9 - Nirei Fukuzumi - Arden - 25"528
10 - Santino Ferrucci - Trident - 26"585
11 - Nicholas Latifi - DAMS - 27"406
11 - Luca Ghiotto - Campos - 29"485
12 - Sean Gelael - Prema - 37"135
14 - Arjun Maini - Trident - 39"355
15 - Maximilian Günther - Arden - 49"153 *

* Penalità di 20 secondi

Giro più veloce: Artem Markelov 1'17"062

Ritirati
33° giro - Louis Deletraz
20° giro - Jack Aitken
8° giro - Nyck De Vries
5° giro - Ralph Boschung
4° giro - Roy Nissany

Il campionato
1.Norris 122 punti; 2.Russell 120; 3.Albon 83; 4.Markelov 77; 5.Sette Camara 76; 6.De Vries 75; 7.Fuoco 74; 8.Aitken 49; 9.Ghiotto 47; 10.Deletraz 44