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3 Dic 2014 [18:49]

Stop ai piloti minorenni in F.1
Dal 2015 si torna in Corea

Antonio Caruccio

Mai più un Verstappen. Il Consiglio Mondiale della Federazione ha infatti deliberato che dal 2016 per correre in Formula 1 sarà necessario avere 18 anni, la patente di guida ed almeno due anni di esperienza in monoposto. Insomma il fenomeno del giovane Max Verstappen, che il prossimo anno diverrà il più giovane pilota che la Formula 1 abbia mai avuto, è destinato a non ripetersi. Ma non solo, per arrivare in Formula 1 bisognerà anche avere risultati di un certo spessore, con una sorta di “punteggio” che verrà assegnato ad ogni campionato e che quindi stabilirà se un pilota sarà abbastanza competitivo o meno per partecipare al Mondiale. Verrà inoltre verificata la conoscenza delle regole sportive della Formula 1 da parte dello stesso.

È stato confermato il minimo di 300 km che un pilota deve aver percorso su una Formula 1 prima di poter avere la SuperLicenza. Quella dell’età e della formazione di un pilota è un problema che comunque persiste da tempo. Già Kimi Raikkonen nel 2001 arrivò in F1 dalla Formula Renault 2000, con una licenza provvisoria, che gli venne poi confermata essendo il finlandese arrivato a punti con la Sauber al debutto in Australia.

Sono stati inoltre aboliti i doppi punti, situazione che avrebbe potuto sovvertire l’esito del mondiale, ma che per fortuna di Lewis Hamilton non si è verificata. I team inoltre hanno rigettato la proposta della ripartenza da fermi dalla safety-car: la procedura rimarrà così invariata. Cambia tuttavia il comportamento coi doppiati, dato che una volta ripreso il giro del leader, non si attenderà il riallineamento di tutto il gruppo per far rientrare la vettura di sicurezza ai box. In caso di sospensione della corsa inoltre, le monoposto dovranno entrare in pit-lane, come avvenuto a Suzuka, e non rimanere sulla linea del traguardo, come successo ad esempio a Silverstone.

Proprio il dramma di Jules Bianchi in Giappone ha portato alla conferma della Virtual Safety Car, soluzione già provata nel finale dell’anno 2014 in occasione delle prove libere di Austin, Interlagos e Abu Dhabi. Cambia anche il sistema di penalità per la sostituzione delle parti meccaniche. Non sarà infatti più possibile cambiare l’intera power-unit, ma ogni singola componente avrà una penalità specifica, che se non sarà possibile scontare sulla griglia di partenza, verrà comminato in penalità tempo gara nello stesso evento.

In caso di rilascio pericoloso della vettura in occasione del pit-stop, sarà automaticamente assegnato dalla direzione gara uno Stop&Go di 10 secondi. Sempre 10 secondi saranno anche una penalità possibile da infliggere ai piloti oltre a quella di 5 secondi introdotta quest’anno. Se, come capitato alla Ferrari di Alonso in Belgio, un membro del team dovesse lavorare sulla vettura in griglia oltre il limite dei 15 secondi precedenti alla partenza del giro di formazione, la monoposto dovrà partire dai box. Se questo non venisse rispettato, sarà inflitto uno Stop&Go di 10 secondi.

Saranno 21 le gare in calendario il prossimo anno, con il rientro della Corea, anche se ancora da confermare definitivamente. Contrariamente alla sua originale collocazione, la gara è prevista a maggio, prima dell’approdo in Europa, e non in ottobre.

Photo 4

Il calendario 2015

15 marzo – Melbourne
29 marzo – Sepang
12 aprile – Shanghai
19 aprile – Al Sakhir
3 maggio – Yeongam *
10 maggio – Montmelò
24 maggio – Monte Carlo
7 giugno – Montreal
21 giugno – Zeltweg
5 luglio – Silverstone
19 luglio – Nurburgring
26 luglio – Hungaroring
23 agosto – Spa Francorchamps
6 settembre – Monza
20 settembre – Singapore
27 settembre – Suzuka
11 ottobre – Sochi
25 ottobre – Austin
1 novembre – Messico
15 novembre – Interlagos
29 novembre – Yas Marina

* Da confermare

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