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28 Apr [18:56]

Toro Rosso, sfiorata la
tragedia tra Gasly e Hartley

Massimo Costa

Ne abbiamo parlato in sede di commento, ma l'episodio merita di essere trattato nuovamente sentendo i protagonisti della vicenda. Stiamo parlando dell'episodio che poteva trasformarsi in tragedia, e non stiamo esagerando utilizzando quella parola. Quando una monoposto piomba a 300 orari su una vettura che procede a poco meno di 100 orari in una parte stretta del tracciato cittadino di Baku, con i muri e le reti di protezione vicinissime, vie di fuga brevi, non c'è molto per descrivere quel che poteva accadere. I protagonisti della vicenda finita bene per questione di millimetri, hanno un nome e un cognome: Pierre Gasly e Brendon Hartley, compagno di squadra in Toro Rosso.

Il francese era in pieno giro di qualifica nel corso della Q1 mentre il neozelandese aveva rallentato pochi istanti prima per una foratura all'anteriore destra dovuta a un contatto con un muretto. Inspiegabilmente, Hartley anziché tenersi fuori dalla traiettoria, è rimasto in mezzo alla pista, incerto sul da farsi. In un batter di palpebra, forse neanche quello, Gasly se l'è trovato davanti ed ha dovuto decidere cosa fare. Si è buttato d'istinto a destra, ma anche Hartley ha sterzato da quella parte. Gasly ha quindi agito ancora di più sul volante evitando non si sa come di colpire la Toro Rosso del compagno di squadra. Se lo avesse fatto, sarebbe volato via andando a sbattere chissà dove con una violenza inaudita. Non vogliamo pensarci.

Gasly via radio era furioso mentre Hartley si è subito scusato, avvilito, avendo capito che poteva finire molto male. Ha detto il francese: "Probabilmente è stato il momento più spaventoso della mia carriera. Ero sicuro di andare a sbattere contro Brendon perché ci trovavamo nella parte della pista dove raggiungiamo i 320 orari. Lui aveva rallentato tanto e ho dovuto cambiare direzione improvvisamente quando ho visto che era lento, ma non sapevo se stava andando a destra o a sinistra. Sono riuscito ad evitarlo con l'anteriore, ma temevo di colpirlo con la gomma posteriore sinistra e di volare via. Per fortuna non è stato così. È chiaro che nessuno voleva che succedesse qualcosa del genere, ma è la seconda volta che ci troviamo in questa situazione, quindi dobbiamo essere sicuri di evitare nuovamente episodi come questo".

Hartley dal canto suo ha dichiarato: "È stata una qualifica disastrosa. Non avevo fatto neanche un giro cronometrato fino al momento del quasi contatto con Pierre, perché avevo sempre incontrato bandiere gialle. Finalmente stava procedendo molto bene ed ero felice del rendimento della vettura, ma in una curva ho tagliato con troppa leggerezza sfiorando il muro. All'inizio non pensavo che ci fosse alcun danno, quindi stavo ancora spingendo, poi ho realizzato che c'era una foratura. Ho dovuto rallentare immediatamente cercando di evitare di uscire di pista, ma Pierre stava arrivando molto rapidamente dietro e ho completamente giudicato male la situazione. Ho fatto un casino totale, sono davvero deluso e gli devo delle grandi scuse".