5 Mag 2013 [1:19]
Tripletta per Audi e AF Corse
Dall'inviato Alfredo Filippone
A Silverstone, sotto l’acqua, l’Audi ha battuto la Toyota. La Casa dei cerchi si è affermata in modo ancora più netto a Spa, sotto il sole, facendo chiaramente capire qual è lo stato delle cose in questo inizio di stagione. Tripletta per le R-18 e-tron, dunque. La Toyota si è dovuta accontentare del quarto posto con Davidson-Buemi-Sarrazin, dopo il ritiro della sua vettura di punta (Wurz-Lapierre-Nakajima) che aveva quanto meno infastidito le Audi per le prime due ore. Quinta e sesta, come da copione, le due Rebellion.
L’altro team trionfatore del giorno è l’AF Corse, che centra il successo in ben tre categorie. In LMP2, bellissima affermazione dell’Oreca formalmente iscritta dal Pecom Racing, con Kaffer-Companc-Minassian, dopo il brivido finale di una ruota deschappata, mentre in GT, a dispetto del responso delle qualifiche, le Ferrari 458 hanno dominato. Fisichella-Bruni e Vilander-Kobayashi hanno dato vita a un vibrante duello per metà gara, e nonostante uno stop-and-go per un sorpasso in regime di gialle e un contatto con la Porsche di Pilet, i due romani si sono imposti alla grande mentre Vilander-Kobayashi hannio dovuto cedere per un soffio il secondo posto all’Aston di Senna-Makowiecki-Bell. Indiscutibile il successo GT Am di Matteo Malucelli-Rui Aguas-Vicente Potolicchio sulla 458 arancione dell’8Star Motorsport curata dal team piacentino. Quinti Ruberti e Roda sulla Porsche Proton.
Complice il tempo splendido, la gara parte a ritmo indiavolato con Duval (Audi) che beffa tutti e prende il comando seguito come un’ombra da Lapierre (Toyota). Il duello fra i due francesi, accesissimo, è appassionante e dura a lungo, fino a quando Lotterer, partito non troppo bene, frega i due di testa con un sorpasso mozzafiato. Saranno i pit-stop a sfasare le vetture, con la Toyota che si ferma sistematicamente più tardi, disponendo di ben 2-3 giri a stint di vantaggio. Nel secondo terzo della gara, però, il ritmo delle giapponesi sembra calare e, a metà gara, le tre Audi di Kristensen, Di Grassi e Fässler sono solidamente al comando, con le due Toyota a seguire, nello stesso giro. Poco più dietro, le due Rebellion, molto regolari.
Per il resto, la gara non offre grandi colpi di scena se non la violenta uscita di Pizzonia all’Eau Rouge al 29esimo giro (sull’Oreca ADR), che provoca l’entrata in pista della safety-car e il contatto fra Baguette e Leventis. Da metà gara in poi, le Toyota sembrano ridurre il ritmo e in pratica, la corsa finisce. Per di più, al centesimo giro si ferma la TS030 meglio piazzata, con un problema di surriscaldamento dei freni posteriori provocato da un’anomalia al sistema di recupero d’energia. E’ il ritiro.
Le Audi si possono avviare verso una tranquilla tripletta davanti alla Toyota superstite di Buemi-Davidson-Sarrazin, che paga un avvio di gara troppo tranquillo, anche per la scelta di tenere gli pneumatici per due stint. Ad animare il fine gara è la lotta in LMP2 con l’Oreca Pecom che perde momentáneamente il primato brillantemente conseguito per una ruota deschappata a mezz’ora dalla fine, ma Kaffer risupera Pla sul finire.
Sabato 4 maggio 2013, gara
1 - Lotterer/Tréluyer/Fässler (Audi R18 e-tron) – Audi – 188 giri
2 - Duval/Kristensen/McNish (Audi R18 e-tron) – Audi – a 1 giro
3 - Di Grassi/Gené/Jarvis (Audi R18 e-tron) – Audi – a 1 giri
4 - Buemi/Sarrazin/Davidson (Toyota TS30 h) – Toyota – a 2 giri
5 - Heidfeld/Jani/Prost (Lola-Toyota) – Rebellion – a 3 giri
6 - Belicchi/Beche/Cheng (Lola-Toyota) – Rebellion – a 3 giri
7 - Watts/Leventis/Kane (HPD ARX) – Strakka – a 27 giri
8 - Kaffer/Minassian/Companc (Oreca Nissan) – Pecom – a 11 giri
9 - Pla/Hansson/Brundle (Morgan Nissan) – OAK – a 11 giri
10 - Luhr/Dolan/Turvey (Zytek-Nissan) – Jota- a 11 giri
11 - Baguette/Gonzalez/Plowman (Morgan Nissan) – OAK – a 12 giri
12 - Rusinov/Martin/Conway (Oreca Nissan) – G-Force- a 16 giri
13 - Nicolet/Merlin (Morgan Nissan) – OAK – a 16 giri
14 - Holzer/Kraihamer/Charouz (otus) – Lotus – a 16 giri
15 - Bruni/Fisichella (Ferrari 458) – AF – a 19 giri
16 - Makowiecki/Senna/Bell (Aston Martin Vantage) – Aston – a 19 giri
17 - Kobayashi/Vilander (Ferrari 458) – AF – a 19 giri
18 - Turner/Mücke/Dumbreck (Aston Martin Vantage) – Aston – a 19 giri
19 - Lieb/Lietz/Dumas (Porsche 911 RSR) – Manthey – a 10 giri
20 - Dalla Lana/Lamy/Stanaway (Aston Martin Vantage) – Aston – a 21 giri
21 - Makucelli/Potolicchio/Aguas (Ferrari 458) – 8 Star – a 21 giri
22 - Simonsen/Poulsen/Nygaard (Aston Martin Vantage) – Aston – a 22 giri
23 - Canal/Rees/Bornhauser (Corvette C6) – Larbre – a 23 giri
24 - Rossiter/Liuzzi/Weeda (Lotus) – Lotus – a 24 giri
25 - Goethe/Hall/Campbell (Aston Martin Vantage) – Aston – a 24 giri
26 - Ried/Roda/Ruberti (Porsche 911 RSR) – Proton – a 25 giri
27 - Narac/Vernay (Porsche 911 RSR) – IMSA – a 25 giri
28 - Krohn/Jönsson/Mediani (Ferraru 458) – Krohn – a 26 giri
29 - Fatien/Giroix/Ihara (Lola-Nissan) – Gulf – a 28 giri
30 - Mallegol/Bachelier/Blank (Ferrari 458) – AF – a 30 giri
31 - Gerber/Griffin/Cioci (Ferrari 458) – AF – a 43 giri