GT Internazionale

Verstappen correrà al Nürburgring
al volante di una Porsche Cayman GT4

Michele Montesano - XPB Images Dalla vittoria di Monza in Formula 1, conquistata la scorsa domenica, al debutto in gara sul...

Leggi »
Rally

Rally del Cile – Shakedown
Tänak il più rapido sull’umido

Michele Montesano Archiviato il combattuto Rally del Paraguay, il WRC si è fermato in Sudamerica. Gli specialisti del traver...

Leggi »
World Endurance

Ferrari rinnova con Nielsen
Accordo pluriennale per il danese

Michele Montesano Si prosegue nel solco della stabilità a Maranello. Dopo aver esteso i contratti ad Antonio Giovinazzi e A...

Leggi »
E4

Anteprima Mugello
Consani, junior Mercedes, con R-Ace
Torna Cram con Weiss e Repetto

Davide AttanasioNovità interessanti per quanto concerne il campionato E4, pronto a disputare il suo secondo (di tre) appunta...

Leggi »
FIA Formula 3

Slater si accorda con Trident

Davide AttanasioSarà Freddie Slater il quarto pilota con il quale il team Trident si aggiudicherà il campionato piloti della...

Leggi »
Rally

Lancia svela la Ypsilon Rally2 HF
Primi test in Francia anche con Biasion

Michele Montesano Il sogno è diventato realtà. Presto torneremo a vedere il marchio Lancia nel mondo dei rally. Dopo aver d...

Leggi »
dtm 2019 con 16 macchine,<br />e un nuovo nome in futuro?
22 Ago 2018 [11:43]

2019 con 16 macchine,
e un nuovo nome in futuro?

Jacopo Rubino

Da un lato c'è l'euforia della vigilia di Misano, con la prima volta in notturna e la sensazionale partecipazione di Alex Zanardi. Ma dall'altro, nel DTM si continua a ragionare sul futuro: il 2019 sarà un anno di transizione, tra i nuovi regolamenti tecnici (addio ai motori V8, arrivano i turbo e l'allineamento al Super GT giapponese) e Audi e BMW chiamate a reggere da sole l'intera baracca senza la Mercedes.

Serviranno almeno 16 piloti al via, con i due costruttori superstiti che dovranno tornare a schierare 8 vetture, come accadeva fino a due stagioni fa. Questo è il parere di Dieter Gass, direttore sportivo della casa di Ingolstadt. "Per me è il limite", ha sottolineato ad Autosport. "Questo è quanto stiamo discutendo. Siamo ancora agli inizi, ma dobbiamo avere almeno due macchine in più per ogni marchio".

Per rendere lo sforzo più sostenibile, le due auto "extra" potrebbero essere affidate a squadre satellite, seppur i cambi regolamentari consentiranno di avere materiali alla pari degli ufficiali. "Questa è la grande differenza con il passato, quando le vetture clienti erano del campionato precedente", ha ribadito Gass. Il tutto con la speranza che possano avverarsi le voci di un ingresso di Aston Martin nel 2020, attraverso il supporto della struttura di HWA.

Si studia un nuovo nome?
A livello promozionale, invece, il DTM potrebbe addirittura varare un cambio di denominazione per assumere un profilo più ampio, allentando un po' lo stretto legame con la Germania. Ad ammetterlo è stato direttamente il boss della serie Gerhard Berger: "L'attuale nome ha tanti punti a favore e tanti a sfavore. C'è una solida base di appassionati tedeschi, ma al di fuori vorrebbero un nome più internazionale. Fin qui non siamo giunti a una conclusione".

Sarebbe un'operazione simile a quella compiuta nel 1996, quando il "vecchio" DTM si trasformò in ITC (International Touring Car Championship): a sfidarsi erano Mercedes, Alfa Romeo e Opel con gli indimenticabili bolidi di Classe 1, si gareggiò persino a Interlagos e Suzuka, ma a fine anno arrivò il collasso per l'impennata dei costi. Poi la rinascita nel 2000, ripartendo dal suolo teutonico.

"A lungo termine credo che un campionato puramente tedesco sia piuttosto difficile da sostenere, dobbiamo essere più internazionali", preme proprio Gass. Ma Berger non vuole avere fretta: "Dobbiamo prima rafforzare il nostro prodotto in paesi come Italia o Gran Bretagna. Servono due o tre anni per stabilizzarci, non è un singolo evento a bastare, ci vuole tempo. Dopodiché potremo pensare al prossimo step".