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23 Mar [10:28]

Addio a Johnny Dumfries,
ex Lotus F1 e vincitore a Le Mans

Jacopo Rubino - XPB Images

A 62 anni è venuto a mancare dopo una breve malattia Johnny Dumfries, al via in Formula 1 nel Mondiale 1986. Il pilota scozzese disputò 15 Gran Premi con la Lotus, come compagno di Ayrton Senna che aveva messo il veto sull'ingaggio Derek Warwick. Ma nel suo curriculum c'è pure la vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1988, in equipaggio con Jan Lammers e Andy Wallace al volante della Jaguar XJR-9M.

John Colum Crichton-Stuart, questo il suo vero nome, era noto anche come il Conte di Dumfries, piccolo paese in Scozia: da qui la scelta di farsi chiamare Johnny Dumfries per mascherare nell'ambiente motoristico le sue origini aristocratiche (era il settimo marchese di Bute).

Iniziata la gavetta in monoposto senza l'aiuto economico della famiglia, e anzi sostenendosi con lavori umili, Dumfries nel 1984 fu vicecampione europeo di Formula 3 alle spalle del nostro Ivan Capelli e dominò la serie britannica. Nel 1985 il salto in F3000, senza risultati significativi, e il parallelo impegno da collaudatore Ferrari in F1, quasi antesignano dei tester moderni. Quindi l'esordio in griglia nel 1986, in una stagione difficile anche per le tante critiche ricevute, ma affrontate sempre con eleganza: con la potentissima Lotus 98T, spinta dal motore turbo Renault, Dumfries non riuscì a qualificarsi a Montecarlo, ma centrò la zona punti a Budapest (quinto) e nell'ultima gara di Adelaide (sesto).

"Chiunque entri in uno sport professionistico, lo fa innanzitutto per passione. È stata una parte enorme della mia vita, ho fatto errori, preferirei non averli commessi perché la mia carriera avrebbe potuto essere di maggior successo. Ma è andata così e non cambierei nulla", raccontò alcuni mesi fa a Beyond the Grid, il podcast ufficiale della F1. Sulla parentesi in Lotus, disse: "Sarebbe stato meglio iniziare in un'altra squadra, Senna aveva tutto il team intorno a lui, non era facile guidare al suo fianco. Ma ho avuto la mia chance e non è andata bene. Ad essere onesti, guardando indietro, alle situazioni e alla mia esperienza dell'epoca, avrebbero fatto meglio a dare il posto a Warwick".

Visto il seguente l'accordo fra Lotus e Honda per la fornitura dei propulsori, nel 1987 Dumfries venne sostituito dal giapponese Satoru Nakajima e passò alle competizioni di durata, dapprima con la Sauber-Mercedes, poi con Jaguar (vincendo a Le Mans), Toyota e Courage, per appendere il casco al chiodo a fine 1991 dedicandosi alle attività di famiglia e all'amata Isola di Bute.

"Lo spirito indomito e l'energia che Johhny ha portato nella sua vita verranno profondamente rimpiante, così come il calore e l'amore con cui ha abbracciato la sua famiglia", si legge nel messaggio che i suoi cari hanno diffuso per annunciare la sua scomparsa.