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7 Set 2022 [16:21]

Alpine-McLaren, duello continuo
Ricciardo l'anello debole di Brown

Massimo Costa - XPB Images

Una sfida nella sfida. E’ quella che vede opposte l’Alpine Renault e la McLaren. Un confronto che negli ultimi due mesi si è spostato dalla pista al Contract Recognition Board, l’ente preposto dalla FIA per valutare la validità dei contratti esistenti tra piloti e team. Tra Alpine e McLaren è in gioco il quarto posto nella classifica costruttori, riassumendo l’essere primi degli “altri” anche se con l’introduzione del budget cap, sulla carta tutti partono in ugual maniera.

A Zandvoort, Fernando Alonso ed Esteban Ocon dopo una qualifica difficile che li aveva visti entrambi estromessi dalla top 10, rispettivamente 13simo e 12esimo, grazie ad una indovinata strategia e un po’ di fortuna nei momenti in cui effettuare i pit-stop nelle fasi di virtual safety-car e safety-car, hanno recuperato diverse posizioni e visto il traguardo in sesta e nona posizione. Notevole per l’Alpine, che ha recuperato 10 punti e messo dietro in gara Lando Norris, finito alle spalle di Alonso dopo una furiosa battaglia.

Il due volte campione del mondo marca punti da dieci gare consecutive, un apporto fondamentale il suo, e ne conta 59 contro i 66 di Ocon. Un bel recupero quello dello spagnolo che nella prima fase della stagione, più che altro per motivi tecnici, era scivolato parecchio distante dal compagno di squadra. Ma anche il francese ha un ottimo ruolino di marcia avendo concluso in top 10 dodici volte su quindici. Una bella coppia insomma, ed era anche curioso vedere come Alonso dopo il tradimento di fine luglio per passare in Aston Martin il prossimo anno, si sarebbe comportato nei confronti della squadra e viceversa. Invece, massima professionalità e serietà da entrambe le parti tanto che a Spa Alonso ha terminato quinto e a Zandvoort sesto.

L’Alpine ha superato nella classifica costruttori la McLaren in occasione del GP di Francia, dodicesimo appuntamento, e da quella domenica non ha più mollato la quarta piazza, allungando sempre più il divario dalla McLaren. Che ora è di 24 punti. Il cammino è ancora lungo considerando che mancano sette corse alla fine dell’anno, ma se le cose continueranno così, il presidente di Renault Luca De Meo può stare sereno. Al momento infatti, appare una battaglia impari quella tra Alpine e McLaren. Perché?

Il costruttore francese può contare sul prezioso supporto di tutti e due i piloti (59 e 66 i loro punti) non la McLaren. L’inutilità di Daniel Ricciardo prosegue drammaticamente per il team di Zak Brown. L’australiano, che a fine stagione lascerà la squadra, a Zandvoort ha fatto la sua peggiore seconda qualifica dell’anno, 17esimo dopo il 18esimo posto nella prova di apertura a Sakhir. Non solo, ma Ricciardo in gara è stato costantemente inesistente, come se non ci fosse, tagliando il traguardo in 17esima posizione, penultimo davanti all’inconsistente Nicholas Latifi. Un crollo sempre più verticale quello di Ricciardo che ha in classifica 19 punti mentre il compagno Norris ne somma ben 82.

Per la McLaren deve essere una situazione inaccettabile e ora che è stato reso ufficiale l’arrivo di Oscar Piastri per il 2023, sorge spontanea una domanda: perché non mettere in macchina il nuovo arrivato ed appiedare Ricciardo? Di certo, peggio non potrà fare il giovane australiano e potrebbe dare una mano nella lotta contro l’Alpine. Inoltre, lavorando già fin da ora col team McLaren, guadagnerebbe tempo prezioso per quanto riguarda l’ambientamento in vista del 2023. La cosa, seppur logica sotto molti aspetti, appare piuttosto impossibile. Piastri è ancora sotto contratto Alpine e il costruttore francese non ha certo intenzione di lasciarlo fin da subito al principale team rivale con il rischio concreto di vedersii portare via punti. Sarebbe una ulteriore beffa.

Di conseguenza, nulla cambierà in McLaren, a Zak Brown non resta che sperare in un cambio di marcia repentino di Ricciardo fin da Monza, la pista sulla quale lo scorso anno ottenne una clamorosa vittoria.
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